Autore Topic: Il fenomeno Facebook  (Letto 21983 volte)  Share 

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Offline nickwire

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #160 il: 24 Giugno, 2012, 16:54:02 pm »
C'è privacy e privacy però. Io so la gente perché litiga, quando litiga, quand fa pace ecc ecc. Io apparte le pariate non commento quasi mai, invece ce sta gente che pure e discussioni le fa la sopra, se pigl a capill, scrivono cose che dovrebbero essere private.
Non trovo sbagliato il fatto che la gente metta foto ecc, questo accadeva già ai tempi del blog MSN, Netlog, Myspace e servizi simili. Anch'io condivido foto e video di tanto in tanto e non c'è nulla di male.
La cosa raccapricciante è sapere tizio quando va ndo cess, quando va a palestr, se fa scuola guida ecc ecc
E' questa la cosa sbagliata, l'utente medio ormai non ha più segreti poiché è convinto e sta sul'iss, oppure di parlare con qualcosa di astratto (buonanotte facebook [cit]). Lo fanno di loro spontanea volontà ma vallo a spiegare ad un bambino che non è bene mettere sulla piazza tutta la sua vita. Se un pargolo cresce con la convinzione che questo sia il modo giusto di vivere andiamo incontro ad una riduzione della vita sociale, ma sopratutto, della privacy. O' problema non è di chi c'è (perché molti di noi hanno una percezione diversa del web e di quella che dev'essere la vita) ma di chi ci sarà, ci ritroveremo con gente che vive esclusivamente su internet e condivide pure le chiavate online. Roba da brividi. Poi ognuno è libero di desiderare il mondo che vuole.

Capetiè, ma se sta gente ha l'ansia di approvazione altrui (presente anche su questo forum), oppure smanea nello spiattellare cazzi personali Facebook cosa c'entra?

A me una volta capitò un litigio assurdo su Facebook e me ne vergogno ancora come un appestato, ma se c'è gente che non se ne vergogna è colpa di Facebook?

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #161 il: 24 Giugno, 2012, 16:59:18 pm »
continuo a non capire: ma se io voglio che tutti quelli che mi conoscono sappiano quello che faccio ma qual'è il problema? :boh:

la vita reale è la stessa cosa: ci sono persone che spettegolano e raccontano i cazzi tuoi a tuttima il problema non sono loro siamo noi che siamo andati a confidare certe cose agli altri. Fa parte dell'essere socievoli manifestare i propri interessi e i propri modi di essere. Poi su fb mica devo aggiungermi ogni sconosciuto, mi aggiungo solo le persone che io voglio quindi continuo a non capire il problema.
Non so tu quanti anni abbia Acqua magari fai parte di un'altra generazione e hai su Fb amici avanti con l'età.
Io ho molti amici diciassettenni e alcuni che vanno dai quindici ai sedici (fratelli degli amici della mia ex che era di tre anni più piccola di me) e sono davvero una cosa esasperante. So perfettamente dove sono, se li voglio acchiappare so dove acchiapparli se li voglio evitare so dove non passare. So cosa pensano, so cosa fanno, so cosa gli piace e so esattamente che spaccimma stanno passando in quel momento della loro vita.

Ora dimmi tu se ragazzi che vivono nell'Area Nord (zona già di per se disastrata) e che hanno quindici anni riescono ad avere coscienza del fatto che la privacy può essere importante o meno. E' una questione di ignoranza, una questione di vulnerabilità. Amici di famiglia mi chiamano perché il figlio di dieci anni vuole iscriversi a facebook, e io sempre di più amo alla follia mio suocero che tutt'ora non permette alla mia ragazza di stare su Fb (che comunque ha un account da meno di due anni). Questo ha sviluppato in lei na specie di neutralità verso il mezzo, mentre la mia ex che ci è stata piazzata già da piccola ne aveva sposato letteralmente la politica passandoci le ore e condividendo ogni cazzat e strunzat con crisi d'astinenza che toccavano picchi altissimi in caso di impossibilità a connettersi.

Ora molto probabilmente sono poco chiaro ai vostri occhi ma il punto dove voglio arrivare è: noi nasciamo resettati come degli hard disk da riempire, se impiantiamo nella testa di un bambino che sparare ai negri è giusto, quest'ultimo, crescerà con la convinzione che accoppare un nero sia na cosa giusta. Tutto sta nell'educazione, la nostra generazione se passava più di tre ore al giorno davanti alla tv si pigliava dei cavecioni nel culo che nemmeno i rinvii della buonanima di Navarro, invece ora vedo sempre più gente che parcheggia i figli lla e se ne fotte, bambini di 11, 12 anni che alle quattro di mattina quando finisco di scrivere stann ancor lla ngopp a condividere a dire e a fare. Cose che i miei coetanei si chiamavano azzeccati tra di loro se c'era uno che giocava troppo ai videogiochi, se non scendevi per giocare a Tomb Raider venivi emarginato a vita. A me sembra innaturale quest'inversione di tendenza improvvisa. Ripeto se non vogliamo degli zombie che fanno del virtuale la propria vita dobbiamo educarli e fargli capire che facebook è un mezzo di comunicazione e va usato per ampliare gli orizzonti, non per ridurli rinchiudendosi nel virtuale.
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Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #162 il: 24 Giugno, 2012, 17:01:04 pm »
Capetiè, ma se sta gente ha l'ansia di approvazione altrui (presente anche su questo forum), oppure smanea nello spiattellare cazzi personali Facebook cosa c'entra?

A me una volta capitò un litigio assurdo su Facebook e me ne vergogno ancora come un appestato, ma se c'è gente che non se ne vergogna è colpa di Facebook?
E' roba di educazione, leggi il post che ho scritto qui su. Nei miei contatti i ventenni/trentenni che vivono fb così sono 2 su 5 invece i ragazzini che vivono il mezzo così sono 4 su 5. E questa la dice lunga.
« Ultima modifica: 24 Giugno, 2012, 17:04:13 pm da 'O Capetiello Nnammurato »
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Offline pappasouth

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #163 il: 24 Giugno, 2012, 17:15:29 pm »
ma anzicche essere contento di poterti arrattiare sulle 15-16-17enni che mettono le foto con la patana da fuori!

Offline Lovercraft

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #164 il: 24 Giugno, 2012, 17:20:38 pm »
E' roba di educazione, leggi il post che ho scritto qui su. Nei miei contatti i ventenni/trentenni che vivono fb così sono 2 su 5 invece i ragazzini che vivono il mezzo così sono 4 su 5. E questa la dice lunga.

eh hai cambiato il tiro, sei passato dal "tutto merda" dei primi post al "è una questione di educazione". E' vero, è una questione di educazione, motivo per cui tutti sti discorsi sono validi ora come lo erano 15 anni fa, in relazione ad altre tecnologie.
« Ultima modifica: 24 Giugno, 2012, 17:32:20 pm da Loverpesce »
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SpamMattia

Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #165 il: 24 Giugno, 2012, 17:23:20 pm »
vabbè ma che tenete a verè con la privacy? che ve ne fotte? ne fate solo una questione di principio...

Offline mk89

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #166 il: 24 Giugno, 2012, 17:24:46 pm »
uagliù ma io non capisco, diritto o non diritto se volete privacy uscite da internet e da ogni forma di comunicazione e rinchiudetevi in casa. anche quando entrate in farmacia e chiedete al farmacista i preservativi involontariamente state rinunciando alla vostra privacy. ma che cazzo tenete da nascondere. io facestrunz non me lo faccio perchè non mi piace ma se me lo facessi pubblicherei solo foto di ciaccaroni e cazzate varie, con questo mica metterei in mostr tutti i cazzi miei. come ogni cosa dipende da come uno lo utilizzza: se ogni 2-3 si pubblicano foto della nostra vita e invettive contro il governo a favore dei sionisti allora in quel caso è un gesto cosciente che sto compiendo e sto PUBBLICANDO (voce del verbo pubblicare ovvero rendere pubblico, di tutti ) quindi VOLONTARIAMENTE sto rinunciando alla mia privacy. ma non c'è nulla di male in questo. e basta con tutte ste menate sulla privacy. più condivisibile è il discorso di capetiello.

Libertà di espressione e privacy sono entrambi diritti ma se ci pensi uno esclude l'altro.  :asd:

sì ma facebook ti offre un servizio e in cambio, apertamente, ti chiede di rinunciare alla privacy su quella piattaforma. Mò, o te ne fotti perchè tanto non tieni una fava da nascondere e rinunci oppure non te lo fai e ciao... La privacy la deve garantire lo stato nel non diffondere, che so, quanto guadagni quando paghi le tasse, no facebook che decide di fare il cazzo che gli pare facendoti firmare, per altro, una liberatoria.
Veramente non capisco che c'entrino i diritti, bah.

Infatti aspè voi state confondendo la privacy con la pubblicazione automatica di ogni cazzo che uno fa. Per privacy non intendo quello, mi sembra alquanto ovvio (pubblico solo canzoni tanto ...). D'altronde, facebook stesso garantisce quel genere di privacy con i gruppi (alcuni possono vedere delle cose, altri altre cose). Fin qui nulla di male, anzi.

Il problema subentra quando tu per mandare avanti il tuo servizio e fare soldi vendi i miei dati a chiunque e, non solo, permetti l'accesso alle forze dell'ordine come se nulla fosse senza bisogno di mandato o altro.

Mentre per la prima cosa ormai è tutto normale (non dovrebbe ...ma del resto pure noi sul forum lo facciamo anche se involontariamente usando adsense che a sua volta vende blablablabla...), per la seconda non so quanto sia normale essere soggetti a questo tipo di cose perchè venga "garantita la sicurezza".

Si tratta di diritti, qualunque cosa tu voglia dire. E' materia che è costantemente sotto osservazione dall'unione europea stessa. Non è che mi fai firmare un contratto e fai quello che cazzo ti pare con i miei dati, non funziona così.
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline mk89

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #167 il: 24 Giugno, 2012, 17:29:07 pm »
C'è privacy e privacy però. Io so la gente perché litiga, quando litiga, quand fa pace ecc ecc. Io apparte le pariate non commento quasi mai, invece ce sta gente che pure e discussioni le fa la sopra, se pigl a capill, scrivono cose che dovrebbero essere private.
Non trovo sbagliato il fatto che la gente metta foto ecc, questo accadeva già ai tempi del blog MSN, Netlog, Myspace e servizi simili. Anch'io condivido foto e video di tanto in tanto e non c'è nulla di male.
La cosa raccapricciante è sapere tizio quando va ndo cess, quando va a palestr, se fa scuola guida ecc ecc
E' questa la cosa sbagliata, l'utente medio ormai non ha più segreti poiché è convinto e sta sul'iss, oppure di parlare con qualcosa di astratto (buonanotte facebook [cit]). Lo fanno di loro spontanea volontà ma vallo a spiegare ad un bambino che non è bene mettere sulla piazza tutta la sua vita. Se un pargolo cresce con la convinzione che questo sia il modo giusto di vivere andiamo incontro ad una riduzione della vita sociale, ma sopratutto, della privacy. O' problema non è di chi c'è (perché molti di noi hanno una percezione diversa del web e di quella che dev'essere la vita) ma di chi ci sarà, ci ritroveremo con gente che vive esclusivamente su internet e condivide pure le chiavate online. Roba da brividi. Poi ognuno è libero di desiderare il mondo che vuole.

Capatiè se tu te la fai con i muccusielli la colpa non è nostra.  :boh:
Cioè io non ho manco 1 utente che scrive cose di cui parli. E se ci fosse pacienz, toglierei gli aggiornamenti dai suoi post.  :boh:

Se parli in generale, ... e vabuò so d'accordo, questa è la generazione di bambini che invece di fare le partite di pallone le passa al pc ... ma che vuò fa  :boh:
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline SalvyTheCrow

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #168 il: 24 Giugno, 2012, 17:32:38 pm »
C'è privacy e privacy però. Io so la gente perché litiga, quando litiga, quand fa pace ecc ecc. Io apparte le pariate non commento quasi mai, invece ce sta gente che pure e discussioni le fa la sopra, se pigl a capill, scrivono cose che dovrebbero essere private.
Non trovo sbagliato il fatto che la gente metta foto ecc, questo accadeva già ai tempi del blog MSN, Netlog, Myspace e servizi simili. Anch'io condivido foto e video di tanto in tanto e non c'è nulla di male.
La cosa raccapricciante è sapere tizio quando va ndo cess, quando va a palestr, se fa scuola guida ecc ecc
E' questa la cosa sbagliata, l'utente medio ormai non ha più segreti poiché è convinto e sta sul'iss, oppure di parlare con qualcosa di astratto (buonanotte facebook [cit]). Lo fanno di loro spontanea volontà ma vallo a spiegare ad un bambino che non è bene mettere sulla piazza tutta la sua vita. Se un pargolo cresce con la convinzione che questo sia il modo giusto di vivere andiamo incontro ad una riduzione della vita sociale, ma sopratutto, della privacy. O' problema non è di chi c'è (perché molti di noi hanno una percezione diversa del web e di quella che dev'essere la vita) ma di chi ci sarà, ci ritroveremo con gente che vive esclusivamente su internet e condivide pure le chiavate online. Roba da brividi. Poi ognuno è libero di desiderare il mondo che vuole.

Sì ma non mi pare un buon motivo per inveire contro una tecnologia, altrimenti potremmo allargare il discorso a qualsiasi cosa, qualsiasi, anche aldilà dell'informatica e delle tecnologie. Se il tuo timore sono i bambini che crescono "a pane e facebook", la scutuliata va fatta ai genitori dei bambini (che fino ad una certa età secondo me i social network non dovrebbero proprio usarli, più che per privacy per sicurezza), non a facebook e a chi lo usa. Se poi ti lamenti che gli amici tuoi stann tutt azzeccat non penso che sia stato facebook a tramutarli in mongoloidi, evidentemente una certa demenza latente doveva già starci, perchè altrimenti l'intera popolazione globale avrebbe fatto quella fine.

Non stiamo in mano alla dittatura, "sta cos non mi piace quindi la chiudiamo" non è una soluzione in una società civile.
« Ultima modifica: 24 Giugno, 2012, 17:34:13 pm da SalvyTheCrow »
sii sempre la star della freva altrui.
Ma vergognati, schiavo sudista che non sei altro!

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #169 il: 24 Giugno, 2012, 17:36:04 pm »
eh hai cambiato il tiro, sei passato dal "tutto merda" dei primi post al "è una questione di educazione". E' vero, è una questione di educazione, motivo per cui tutti sti discorsi sono validi ora come lo erano 15 anni fa, in relazione ad altre tecnologie.
Evidentemente mi so espresso male o non hai capito bene.
Sono un grande sostenitore di Facebook come mezzo d'informazione e il primo detrattore della gente stupida che apre le chiappe dando nuovi spunti da imperialismo mediatico a ste merde che l'hanno creato.
Anche Fb come ogni cosa positiva ha i suoi larghi lati negativi. E come sempre è stata la gente a dare spunti per far si che ciò accadesse.
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Offline Genny Fenny

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #170 il: 24 Giugno, 2012, 17:38:20 pm »
Lessi che sono allo studio correttivi per una versione pe 'e criature. Sarebbe cosa buona e giusta, perché senza parental control  (ragioniere, guardami), è pacifico che su facebook si è molto più vulnerabili ed esposti che su winm-x (per citare un dinosauro dei tempi miei) a qualunque genere di interazione  invadente e non consapevole.

Se non si ha padronanza di un mezzo tanto invasivo la sola diffusione a pioggia diventa problematica. Immaginate se tutti quanti conoscessero omegle o qualche altro sito vuoi o non vuoi prestato al pescimmano.

N'ata cosa è che queste norme sulla privacy (concordate, ok) sono talvolta cambiate in maniera piuttosto oscura in seguito a certe modifiche dell'interfaccia. E a meno che uno nun sta là come un cane da caccia a spuntare caselle e leggersi regolamenti il grado di personalizzazione diventa nu poco vago.

Al di là delle questioni di sfruttamento commerciale del prodotto, che non mi sono chiare nelle dimensioni, è chiaro che la globalizzazione mette su un piatto la divulgazione e sull'altro la diffusione di contenuti personali di dubbio gusto e interesse. E' un po' come la proporzione inversa che esiste tra sicurezza e privacy. E' impossibile guadagnare da una parte senza perdere dall'altra.

Voi che proponete? Di (far) setacciare i contenuti del web comm fanno in Corea o di tornare all'età di Heidi?

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #171 il: 24 Giugno, 2012, 17:40:32 pm »
Capatiè se tu te la fai con i muccusielli la colpa non è nostra.  :boh:
Cioè io non ho manco 1 utente che scrive cose di cui parli. E se ci fosse pacienz, toglierei gli aggiornamenti dai suoi post.  :boh:

Se parli in generale, ... e vabuò so d'accordo, questa è la generazione di bambini che invece di fare le partite di pallone le passa al pc ... ma che vuò fa  :boh:
Nono mica sono miei amici, ho già largamente detto che sono fratelli e sorelle di ex amici che frequentavo ai tempi della mia ex. Non li vedo quasi mai dal vivo ma (era proprio questo che volevo farvi capire) conosco più cose loro che di un amico stretto. So piccoli, si ma facess coi quindicenni, specie quelli, mess sul accirere.  :asd:
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Starfred

Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #172 il: 24 Giugno, 2012, 17:43:21 pm »
Nono mica sono miei amici, ho già largamente detto che sono fratelli e sorelle di ex amici che frequentavo ai tempi della mia ex. Non li vedo quasi mai dal vivo ma (era proprio questo che volevo farvi capire) conosco più cose loro che di un amico stretto. So piccoli, si ma facess coi quindicenni, specie quelli, mess sul accirere.  :asd:


eh ma a questo punto sarei curioso di capire con chi te la fai :look:

Sì ma non mi pare un buon motivo per inveire contro una tecnologia, altrimenti potremmo allargare il discorso a qualsiasi cosa, qualsiasi, anche aldilà dell'informatica e delle tecnologie. Se il tuo timore sono i bambini che crescono "a pane e facebook", la scutuliata va fatta ai genitori dei bambini (che fino ad una certa età secondo me i social network non dovrebbero proprio usarli, più che per privacy per sicurezza), non a facebook e a chi lo usa. Se poi ti lamenti che gli amici tuoi stann tutt azzeccat non penso che sia stato facebook a tramutarli in mongoloidi, evidentemente una certa demenza latente doveva già starci, perchè altrimenti l'intera popolazione globale avrebbe fatto quella fine.

Non stiamo in mano alla dittatura, "sta cos non mi piace quindi la chiudiamo" non è una soluzione in una società civile.

Eh bravo. Ma poi non è nemmeno detto che uno che sta sin da bambino davanti ai computer diventi un mongoloide di merda eh :sisi:

Offline acquaLOTA

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #173 il: 24 Giugno, 2012, 17:44:19 pm »
Non so tu quanti anni abbia Acqua magari fai parte di un'altra generazione e hai su Fb amici avanti con l'età.
Io ho molti amici diciassettenni e alcuni che vanno dai quindici ai sedici (fratelli degli amici della mia ex che era di tre anni più piccola di me) e sono davvero una cosa esasperante. So perfettamente dove sono, se li voglio acchiappare so dove acchiapparli se li voglio evitare so dove non passare. So cosa pensano, so cosa fanno, so cosa gli piace e so esattamente che spaccimma stanno passando in quel momento della loro vita.

Ora dimmi tu se ragazzi che vivono nell'Area Nord (zona già di per se disastrata) e che hanno quindici anni riescono ad avere coscienza del fatto che la privacy può essere importante o meno. E' una questione di ignoranza, una questione di vulnerabilità. Amici di famiglia mi chiamano perché il figlio di dieci anni vuole iscriversi a facebook, e io sempre di più amo alla follia mio suocero che tutt'ora non permette alla mia ragazza di stare su Fb (che comunque ha un account da meno di due anni). Questo ha sviluppato in lei na specie di neutralità verso il mezzo, mentre la mia ex che ci è stata piazzata già da piccola ne aveva sposato letteralmente la politica passandoci le ore e condividendo ogni cazzat e strunzat con crisi d'astinenza che toccavano picchi altissimi in caso di impossibilità a connettersi.

Ora molto probabilmente sono poco chiaro ai vostri occhi ma il punto dove voglio arrivare è: noi nasciamo resettati come degli hard disk da riempire, se impiantiamo nella testa di un bambino che sparare ai negri è giusto, quest'ultimo, crescerà con la convinzione che accoppare un nero sia na cosa giusta. Tutto sta nell'educazione, la nostra generazione se passava più di tre ore al giorno davanti alla tv si pigliava dei cavecioni nel culo che nemmeno i rinvii della buonanima di Navarro, invece ora vedo sempre più gente che parcheggia i figli lla e se ne fotte, bambini di 11, 12 anni che alle quattro di mattina quando finisco di scrivere stann ancor lla ngopp a condividere a dire e a fare. Cose che i miei coetanei si chiamavano azzeccati tra di loro se c'era uno che giocava troppo ai videogiochi, se non scendevi per giocare a Tomb Raider venivi emarginato a vita. A me sembra innaturale quest'inversione di tendenza improvvisa. Ripeto se non vogliamo degli zombie che fanno del virtuale la propria vita dobbiamo educarli e fargli capire che facebook è un mezzo di comunicazione e va usato per ampliare gli orizzonti, non per ridurli rinchiudendosi nel virtuale.
no ma io condivido quello che dici, criticavo l'eccessivo protezionismo della privacy che non è di certo dire in ogni secondo dove si è. per me la privacy sono altre cose, tipo conversazioni private con un amico o essere guardato mentre mi scopo una poppice :look:. detto questo io non ho fB  :ok:



Offline acquaLOTA

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #174 il: 24 Giugno, 2012, 17:47:51 pm »
Infatti aspè voi state confondendo la privacy con la pubblicazione automatica di ogni cazzo che uno fa. Per privacy non intendo quello, mi sembra alquanto ovvio (pubblico solo canzoni tanto ...). D'altronde, facebook stesso garantisce quel genere di privacy con i gruppi (alcuni possono vedere delle cose, altri altre cose). Fin qui nulla di male, anzi.

Il problema subentra quando tu per mandare avanti il tuo servizio e fare soldi vendi i miei dati a chiunque e, non solo, permetti l'accesso alle forze dell'ordine come se nulla fosse senza bisogno di mandato o altro.

Mentre per la prima cosa ormai è tutto normale (non dovrebbe ...ma del resto pure noi sul forum lo facciamo anche se involontariamente usando adsense che a sua volta vende blablablabla...), per la seconda non so quanto sia normale essere soggetti a questo tipo di cose perchè venga "garantita la sicurezza".

Si tratta di diritti, qualunque cosa tu voglia dire. E' materia che è costantemente sotto osservazione dall'unione europea stessa. Non è che mi fai firmare un contratto e fai quello che cazzo ti pare con i miei dati, non funziona così.
beh in realtà è così anche quando firmi alcuni contratti c'è la spunta "accetti che i tuoi dati vengano utilizzati per fini commeciali e blablabla.."in questo caso tu hai accettato (e non obbligato) quando ti sei iscritto. è una cosa che accade ogni giorno a prescindere da facebook che è diventato un accentratore e semplificatore di questi processi. il marketing si basa totalmente sullo studio dell'essere umano, pià che facebook allora dovremmo discutere sulle teorie del marketing che , secondo le vostre opinioni, sono il male del mondo. se la polizia venisse sul mio (ipotetico) profilo ci fa nulla visto che io non posto le foto di mia nonna nuda quindi ci venissero, sticà. il problema è che la polizia interagisce sempre e solo con le cose che TU e non altri decidono di postare.
« Ultima modifica: 24 Giugno, 2012, 17:51:27 pm da acquaLOTA »



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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #175 il: 24 Giugno, 2012, 17:49:21 pm »
Sì ma non mi pare un buon motivo per inveire contro una tecnologia, altrimenti potremmo allargare il discorso a qualsiasi cosa, qualsiasi, anche aldilà dell'informatica e delle tecnologie. Se il tuo timore sono i bambini che crescono "a pane e facebook", la scutuliata va fatta ai genitori dei bambini (che fino ad una certa età secondo me i social network non dovrebbero proprio usarli, più che per privacy per sicurezza), non a facebook e a chi lo usa. Se poi ti lamenti che gli amici tuoi stann tutt azzeccat non penso che sia stato facebook a tramutarli in mongoloidi, evidentemente una certa demenza latente doveva già starci, perchè altrimenti l'intera popolazione globale avrebbe fatto quella fine.

Non stiamo in mano alla dittatura, "sta cos non mi piace quindi la chiudiamo" non è una soluzione in una società civile.
E' quello che ti sto dicendo, educare i bambini per evitarne sto consumo. Po quelli che stann azzeccat non sono amici ma conoscenti, al limite qualche nipotino, parliamo di criaturielli non di coetanei. Anche perché se c'è un azzeccato (specie di facebook) è difficile che vada d'accordo con me e che mi diventi amico. Quando sento gente parla di Skyrim (credo sia un videogioco) oppure i miei vecchi amici parlavano di Metin me ne andavo da vicino, so cose ca detesto proprio.
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Starfred

Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #176 il: 24 Giugno, 2012, 17:51:03 pm »
Quando sento gente parla di Skyrim (credo sia un videogioco) oppure i miei vecchi amici parlavano di Metin me ne andavo da vicino, so cose ca detesto proprio.

Eh ma allora sei tu ad essere prevenuto, capiscilo e fattene una ragione :look:

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #177 il: 24 Giugno, 2012, 17:53:26 pm »
eh ma a questo punto sarei curioso di capire con chi te la fai :look:
Cu soreta!
Spoiler
scusa ma mi fai l'assist  :bacino:
"IL M0ND0 3' 1 P4LC0SC3N1C0 3 N01 GL1 4TT0R1 K3 R3C1T4N0 UN4 P4RT3  <3 <3 <3
esco alle 8 dallo studio,corso novara.....non prendo gelati...ti mangio il cuore.
Spoiler
 
bha...io non rinuncerei ad Hamsik.
Tanto è lui che rinuncia a sè stesso.

Starfred

Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #178 il: 24 Giugno, 2012, 17:59:00 pm »
Cu soreta!
Spoiler
scusa ma mi fai l'assist  :bacino:

a sorema ce piace o pesce, mi dispiace :look:


jamm fai il serio e rispondimi!  :nono:

Offline SalvyTheCrow

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #179 il: 24 Giugno, 2012, 17:59:30 pm »
E' quello che ti sto dicendo, educare i bambini per evitarne sto consumo. Po quelli che stann azzeccat non sono amici ma conoscenti, al limite qualche nipotino, parliamo di criaturielli non di coetanei. Anche perché se c'è un azzeccato (specie di facebook) è difficile che vada d'accordo con me e che mi diventi amico. Quando sento gente parla di Skyrim (credo sia un videogioco) oppure i miei vecchi amici parlavano di Metin me ne andavo da vicino, so cose ca detesto proprio.

E allora avevo frainteso il tuo discorso.
Vabè però con Skyrim so altri fatti ja, i videogames sono una cosa tranquillissima.
sii sempre la star della freva altrui.
Ma vergognati, schiavo sudista che non sei altro!