Autore Topic: Crisi del calcio italiano - Analisi  (Letto 24146 volte)  Share 

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Offline Hwarang

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #60 il: 12 Agosto, 2011, 10:19:39 am »
io credo che anche se domani per miracolo ci svegliassimo in Italia con gli stadi pari pari a quelli inglesi non avremmo gli stessi ricavi (per biglietti e indotto) nemmeno nei sogni migliori. Cultura e abitudini diverse, qui ormai la sacralità dell'evento sportivo dal vivo si è totalmente persa. Nessuno dice, per esempio, che in Inghilterra solo il 40% delle partite di campionato va in diretta tv, il resto solo in differita. E' una differenza enorme, grazie al cazzo che riempiono gli stadi, hai voglia a dire che la differenza la fa il comfort... certo, guardare tutte le partite di campionato in diretta a 19 € al mese è una comodità, ma allora non lamentiamoci degli stadi vuoti

edit: e questo per tacere di tante altre cose, come per il fatto che in Inghilterra nel periodo in cui la gente ha più soldi e tempo (nelle feste di Natale) giocano5-6 turni di campionato, partite ogni due giorni... noi nemmeno una, c'è la sosta, fa freddo...


Ecco, questo volevo dire...siamo culturalmente diversi, abbiamo altri usi e costumi, pure sul calcio...
E' tutto da vedere...

Cio' non toglie che sugli stadi bisogna intervenire eh.
Pero' uno come DeLa batte sui diritti tv perchè ci sono evidentemente margini di profitto superiori soprattutto a fronte di spese minime e tempistiche piu' rapidi, cosa da non sottovalutare.
« Ultima modifica: 12 Agosto, 2011, 10:21:44 am da Hwarang »

Offline Piskyno89

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #61 il: 12 Agosto, 2011, 11:00:28 am »
se poi vogliamo parlare di risultati sportivi, stavolta vedo un  futuro otimistico: dite che la differenza tra ieri e oggi sta nella coppa uefa/EL, dove i tedeschi ci hanno stracciato superandoci nell'importantissimo ranking..............ora, forse mi sbaglierò, ma per quanto ne so l'europa league non piace ai tedeschi piu di quanto piaccia agli italiani. la differenza sta nel tenore delle squadre che la affrontano, perchè mentre noi ci mandiamo la sesta/settima, loro ci mandano la terza e qualche volta anche la seconda. quindi fisiologicamente potremmo essere portati a ri-batterli
ti sbagli... loro hanno un altro modo di vivere le partite. prima di tutto, si abboffano di pub. i pub/birrerie sky il sabato pomeriggio (e la domenica per i posticipi), e nelle 3 sere europee sono stracolmi. inoltre lì c'è una situazione ben diversa. sky monopolizza il tutto trasmettendo sia la bundes, che champions (tranne il match in esclusiva) e l'europa league. solo ke skyitalia fa molti più guadagni di skyde, avendo la nostra già raggiunto il break even (sta cosa la dissa marino quando era dg del napoli).
Loro hanno una considerazione dell'europa league, non dico uguale alla champions ma poco ci manca ben sapendo che ha la stessa considerazione in fatto di punteggio della champions. loro bramavano quel 3° posto. ora manderanno 3+1 squadre in chl, e 3 squadre in el.
E questo renderà, imho, un campionato a 18 squadre ancora più competitivo.
Prime 6 in europa, e ultime 2+1 in zweite bundes. La forbice si taglia.

noi dobbiamo imparare a vendere i diritti all'estero perché 90 milioni sono pochi. poi i guadagni se li prende tutti media partner che li rivende.

in italia xké galliani e la lega hanno fatto una ripartizione ad hoc per mediaset, che ha la possibilità di scegliere 12 squadre (di cui 10 in prima scelta) pagando solo 280 milioni l'anno, a differenza di sky che paga per tutte e 20 le squadre 570 milioni l'anno (con poche esclusive in più, tipo gli spogliatoi, la flash interview tra 1° e 2° tempo). E ora che succede? Che l'anno scorso dahlia ha pagato per le restanti 8 squadre 35 milioni. Ma il gioco non vale la candela e infatti è fallita.
E ora mediaset non vuole pagare 35 milioni per quelle squadre. Europa7 ha offerto solo 4 milioni per quei diritti, ma soprattutto semmai mediaset li acquistasse, sky farebbe un ricorso senza precedenti, come già ha provato a fare durante l'anno all'indomani del fallimento di dahlia.
Quindi per i diritti nazionali del triennio 2012-2015i a breve sapremo come saranno venduti (magari faranno l'esclusiva come ha fatto la uefa per champions ed el, senza distinzione tra dtt e sat. Il che ha portato la uefa a duplicare i ricavi per il mercato italiano. sky per i diritti champions 2012-2015 ha offerto 130 milioni e avrà tutte le gare tranne la gara del mercoledì che andrà in chiaro su c5. E se volesse potrebbe trasmettere le altre gare sul dtt ma non lo farà. Così come mediaset non andrà mai sul sat per trasmettere l'el)

Inoltre, siamo l'unico paese che snobba la coppa nazionale salvo arrivare in semifinale. La facciamo giocare in pieno inverno alle 5 del pomeriggio, a meno che non si tratti delle 5 grandi. E grazie al cazzo che nessuno va allo stadio. Inoltre svendiamo i diritti di coppa italia e supercoppa per poche decine di milioni. Quando all'estero, coppe nazionali (tranne la finale) e supercoppa vanno in onda sul pay.

Sugli stadi, con sti chiari di luna la legge crimi credo la vedremo dal binocolo. ma se tremonti volesse, potrebbe vendere del suolo pubblico alle società sportive in modo da dare loro il diritto ad erigere uno stadio di proprietà. in questo senso, juventus (e di riflesso torino, visto che l'olimpico comunale ora sarà solo suo, anche se non di proprietà) e ora udinese e cagliari vedremo come agiranno nei prossimi anni.

il merchandising? Bisogna cominciare a sviluppare l'e-store. andate su un sito straniero. e poi andate su un sito italiano. guardate la differenza.

SpamMattia

Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #62 il: 12 Agosto, 2011, 11:06:26 am »
per quanto riguarda la vendita dei diritti televisivi la camorra del nostro presidente del consiglio ha rovinato tutto

Offline Guallera V.2

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #63 il: 12 Agosto, 2011, 11:24:47 am »
Infatti mi sa che a parte le solite due (e il Malaga) non è che se la stiano passando proprio bene...
In Spagna sono nella stessa situazione che si è trovata il calcio italiano qualche anno fa : hanno speso tutti in maniera SMODATAAAAAAAAAAA!! (cit.) :look:, come quando perfino il Brescia e l'Atalanta spendevano 30 miliardi delle vecchie lire per Toni e Comandini che avevano alle spalle un solo campionato di serie A, ed adesso come capitato un pò di tempo fa qui, quasi tutti i club rischiano il crack economico.

SpamMattia

Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #64 il: 12 Agosto, 2011, 11:26:20 am »
ma infatti il punto è proprio questo. qquesti qui stanno buttando un sacco disoldi nel cesso come succedeva in italia anni fa. nel giro di 5-6 anni cominceranno a fallire tutti

Offline Freddo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #65 il: 12 Agosto, 2011, 11:34:57 am »
ragà ma guardate che in Italia a parte 4 o 5 squadre che cq risentono pure loro di un certo calo, gli stadi sono vuoti, guardate quanto incasso un Chievo o anche un Genoa o un Palermo nelle partite che non sono di cartello....la gente non ha più soldi per andare allo stadio, ci prova e magari tira la cinghia ma non sempre ce la fa, abbiamo generazioni di giovani che guadagnano se gli dice bene 700 euro al mese ma come fanno ad andare allo stadio? In Inghiltera o Germania stanno proprio meglio economicamente, le richezze non sono divise in maniera così sproporzionata.....gli stadi di proprietà possono aiutare noi, la Roma, il Milan e l'inter ma le altre non saprebbero che farci.....tanto non lo riempiono mai...Noi risentiamo della crisi del calcio esattamente come risentiamo adesso a livello europeo adesso della crisi, siamo i più esposti perchè tutto i nostro sistema economico cola a picco...si salva ancora il nord e bisogna dirlo per onestà intelletuale ma per il resto andiamo sempre peggio.....non è un caso che gli sceicchi ed i petrolieri russi preferiscono investire in Inghilltera ed in Spagna....Si vuole salvare il calcio italiano? Bisogna cambiare tutta l'Italia...E' impossibile fare altrimenti, sono pie illusioni....   
Con Ancelotti a prescindere.....

Offline wendell

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #66 il: 15 Agosto, 2011, 20:34:16 pm »
Ho trovato questa bella analisi dei ricavi delle prime 20 società europee, buon divertimento :look: http://www.deloitte.com/assets/Dcom-UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/Industries/Sports%20Business%20Group/UK_SBG_DFML2011.pdf
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline WhiteManCanJump

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #67 il: 15 Agosto, 2011, 21:15:28 pm »
Sono curioso di sapere l'economia delle squadre tedesche: spendono poco, vendono a tanto e fanno incassi mostruosi al botteghino.
Citazione da: Starfred
E a noi serve un titolare lì, non il Giaccherini iberico, uno che a 26 anni non è nessuno.

Offline noel

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #68 il: 15 Agosto, 2011, 21:16:57 pm »
Io mi preoccuperei molto di più della crisi economica di questo paese.
E parlo dei prossimi 12 mesi,mica tra una vita.

Offline wendell

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R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #69 il: 15 Agosto, 2011, 21:49:33 pm »
Io mi preoccuperei molto di più della crisi economica di questo paese.
Demagogo! Sei ot :patt:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline duracell

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #70 il: 25 Agosto, 2011, 00:11:29 am »
Gli allenatori italiani sono una piaga.
Io non mi spiego perchè in molti li ritengano i migliori al mondo, oramai insegnano le lingue morte, il loro calcio è finito, e giusto in mezzo ad altri morti riescono ad emergere!Appena varchiamo il confine le prendiamo di santa ragione!
Purtroppo nei giocatori è radicato questo modo di giocare che oramai è obsoleto, ci vorranno anni rimettersi in carreggiata.

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #71 il: 25 Agosto, 2011, 00:16:34 am »
Gli allenatori italiani sono una piaga.
Io non mi spiego perchè in molti li ritengano i migliori al mondo, oramai insegnano le lingue morte, il loro calcio è finito, e giusto in mezzo ad altri morti riescono ad emergere!Appena varchiamo il confine le prendiamo di santa ragione!
Purtroppo nei giocatori è radicato questo modo di giocare che oramai è obsoleto, ci vorranno anni rimettersi in carreggiata.

la differenza in europa la fanno i petrolieri russi e gli sceicchi arabi, fosse il problema della nazionalità degli allenatori... :asd:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline Julinho

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #72 il: 25 Agosto, 2011, 00:19:53 am »
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #73 il: 25 Agosto, 2011, 00:23:00 am »
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:

doveva aggiungere "Reja, austroungarico del cazzo che limita la fantasia e l'estro degli argentini, simile a quello dei neoborbonici". Se ne sta scendendo.
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline Gabbie

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #74 il: 25 Agosto, 2011, 00:27:40 am »
doveva aggiungere "Reja, austroungarico del cazzo che limita la fantasia e l'estro degli argentini, simile a quello dei neoborbonici". Se ne sta scendendo.
:asd:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline Hwarang

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #75 il: 25 Agosto, 2011, 00:31:11 am »
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:

Capello e Ancelotti stanno prendendo appunti da queste perle tattiche...

Offline ferro

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #76 il: 26 Agosto, 2011, 10:19:54 am »
scusate ma voi avete visto che fine ha fatto la Roma ieri sera??? Quella dovrebbe essere la squadra dell'allievo di Guadiola, pronto ad insegnare agli allenatori italiani com'è che si gioca a calcio in europa!? Ma per favore... è facile parlare di allenatori esteri quando sono in casa propria. Metteteli nel nostro campionato, non valgono una cippa.
In Europa vincono perchè le squadre italiane sono piu scarse e perchè il campionato italiano risucchia tutte le energie, che non possono essere investite in champion(per non parlare in europa league). E parlo di energie fisiche e nervose...
« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #77 il: 26 Agosto, 2011, 15:53:43 pm »
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:
Nessuno precisa il fatto che Zarate manteneva palla per 2 minuti di orologio prima di tentare un passaggio o un tiro? E' un megalomane del cazzo, Reja ha ragione assolutamente.
"IL M0ND0 3' 1 P4LC0SC3N1C0 3 N01 GL1 4TT0R1 K3 R3C1T4N0 UN4 P4RT3  <3 <3 <3
esco alle 8 dallo studio,corso novara.....non prendo gelati...ti mangio il cuore.
Spoiler
 
bha...io non rinuncerei ad Hamsik.
Tanto è lui che rinuncia a sè stesso.

Offline wendell

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #78 il: 14 Settembre, 2011, 20:10:17 pm »
Il problema vero è che in Italia la cessione dei diritti televisivi rappresenta da sola il 65% dei ricavi complessivi. In Inghilterra sono il 50%, in Germania e Spagna (ma qui la metà dei soldi li mangiano Barça e Real) addirittura 32% e 38%.
Noi siamo il fanalino di coda in quanto a ricavi dallo stadio. Del merchandising non ne parliamo proprio: la Bundesliga e la Premier dominano, noi ci piazziamo addirittura alle spalle della Ligue 1.

Mentre qua in Italia abbiamo sempre guardato al guadagno facile ed immediato, altrove c'è stata programmazione. Oggi hanno una diversificazione dei ricavi e possibilità di crescita del settore legate allo sviluppo di diversi settori delle aziende.
In Italia a parte la Juventus (che per me nel giro di 5 anni staccherà tutti, comprese le milanesi) nessuna società si è mossa per fare uno stadio proprio (e qui la legge italiana non da una mano). L'impianto di proprietà non ha incidenza solo sul numero degli spettatori ma genera effetti positivi anche sul merchandising, catering e altre attività collaterali. Inoltre costituisce, ovviamente, un asset patrimoniale fondamentale dal punto di vista finanziario (chissà che cazz' aggia scritto, correggetemi se sbaglio, così imparo :look:).
Intanto noi a Napoli teniamo il presidente giovane :cool: che invece di pensare a queste cose farnetica su leghe internazionali e litiga con Infront sulle gocce di un limone, quello televisivo, già abbondantemente spremuto.

Sul mercato estero ho detto che gli do ragione ma in queste settimane mi pare che lui si stesse ingrippando più per il digitale terrestre...
Il futuro del calcio non si gioca lì ma su altri terreni: stadi di proprietà, sponsor e merchandising (in Italia molto penalizzato dal pezzotto, purtroppo). I primi possono fare anche da traino per tutto il resto.
Uno stadio accogliente spinge la gente ad affollarlo. Uno stadio con servizi di ristorazione spinge la gente a spendere ulteriormente durante la partita. Uno stadio con museo, fan shop e centro commerciale vive 365 giorni all'anno. E arrivano pure gli sponsor. E la cornice di pubblico dona ancor più prestigio allo spettacolo televisivo.

Io non dico che il presidente sbaglia questa battaglia, il punto è che non è quella campale.
Ah, massimo sostegno sui diritti d'immagine. Il principio è giusto. Il problema è che non abbiamo abbastanza introiti per stuzzicare i calciatori con ingaggi più importanti. Avessimo uno stadio e tutto quello che ne consegue... e turnamm' semp' llà :asd:

Volevo dire a Nicolao Hwarang che Fassone mi ha appena dato ragione su tutta la linea :patt:
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Offline Hwarang

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #79 il: 14 Settembre, 2011, 20:18:01 pm »
Volevo dire a Nicolao Hwarang che Fassone mi ha appena dato ragione su tutta la linea :patt:

Io tengo Don Aurelio  :patt:  :look: