Autore Topic: Crisi del calcio italiano - Analisi  (Letto 24097 volte)  Share 

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Offline bart

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #80 il: 06 Ottobre, 2011, 15:55:55 pm »
Un lento, inesorabile declino: l'Italia dei club, in Europa, è stata scavalcata dalla Germania, terza nel ranking Uefa, e ormai irraggiungibile (chissà per quanti anni). Questo significa che il prossimo anno avremo solo tre club in Champions League (e il terzo farà i preliminari di agosto). Non solo: la Francia e il Portogallo ci incalzano e i nostri club, nella classifica stagionale europea, sono finiti addirittura al dodicesimo posto. Questo il ranking Uefa 2012 (che tiene conto delle stagioni dal 2007 al 2012): 1) Inghilterra 75,535; 2) Spagna 68,757, 3) Germania 65,019, 4) ITALIA 52,552, 5) Francia 49,011, 6) Portogallo 48,346. Per quanto riguarda la stagione attuale, 2011-'12, Roma e Palermo sono state eliminate nei playoff dell'Europa League, l'Udinese è scivolata dalla Champions alla seconda Coppa europea. Nonostante i buoni risultati dell'ultimi turno, nell'annata in corso l'Italia (3928 punti), è dodicesima in classifica! Proprio così: hanno fatto meglio di noi Inghilterra, Spagna, Germania, Francia, Portogallo, Olanda, Belgio, Austria, Cipro, Israele e Repubblica Ceca. Anche Cipro (con due squadre: noi ne abbiamo ancora cinque in corsa, su 7, e presto lo scavalcheremo...).


Nel ranking Uefa 2006 (2001-'06) l'Italia era seconda, in quello 1999 (1994-'99) era prima. Come sono lontani quei tempi. Irripetibili. Abbiamo snobbato per anni l'ex Coppa Uefa (ora Europa League) e ne paghiamo le conseguenze. Ma non solo: tante sono le cause del nostro declino. Adriano Galliani ha proposto all'Uefa due ranking: uno per la Champions (dove, tutto sommato, stiamo ancora a galla) e l'altro per la Coppa n.2. Risposta di Platini: non se ne parla nemmeno. D'altronde, perché mai Germania o Francia dovrebbero favorirci? E così, continua la discesa. Se la Francia ci raggiunge, non perderemo il terzo posto in Champions ma avremo un playoff in più. Ma, soprattutto, c'è il rischio reale che nel giro di un paio d'anni i nostri club possano contare sempre meno a livello internazionale. Non solo per via del fair play finanziario (che ci penalizza più di altri, avendo scarse risorse da stadio e da merchandising) ma soprattutto perché i grandi "mecenati" del passato (Berlusconi, Agnelli, Moratti) non possono, né vogliono, più spendere certe cifre per il calcio. La stessa Juve, quest'anno, ha fatto un aumento di capitale-record: se non finisce fra le prime tre, la proprietà difficilmente potrà ancora impegnarsi a quei livelli. In futuro, il nostro calcio faticherà sempre più a ingaggiare campioni (costosi) come Ibrahimovic, per non parlare degli Eto'o. Già adesso dobbiamo dire ai Fabregas. Un problema reale, che molto spesso i nostri presidenti dimenticano, rifugiandosi nella parrocchietta del nostro campionato. L'unico (o uno dei pochi) che sa guardare lontano è Adriano Galliani, ad del Milan: ha parlato di un calcio italiano che da "ristorante di lusso è diventato una pizzeria...". Immagine chiara, forte, di uno abituato a frequentare ottimi ristoranti. Beh, qualcuno l'ha accusato di lesa maestà. Più le critiche che discorsi costruttivi. Ridicolo: Galliani ha detto la (cruda) verità. Manca però un progetto globale, un piano serio di rilancio: e a Galliani una cosa va rimproverata. Essersi interessato poco in questi anni della Lega di serie A, di cui è stato anche presidente in passato. Ha lasciato che salisse il livello di litigiosità e crescesse (scomparisse...) quello dei programmi, delle riforme. Ognuno guarda in casa sua. C'è da augurarsi, adesso, che almeno l'Unione delle quattro Leghe (A, B, Pro e Dilettanti) possa portare ad una svolta. Ma anche la Figc deve fare la sua parte: entro fine anno (dicono) il consiglio federale discuterà-ad esempio-il piano di rilancio del settore tecnico preparato da Roberto Baggio. E' un anno che ne parla: a marzo la Figc ha stanziato 50.000 euro per Coverciano, poi silenzio. Manca ancora un progetto definitivo. Speriamo in bene.


Fulvio Bianchi, SpyCalcio - repubblica.it

Offline Neapolis84

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #81 il: 06 Ottobre, 2011, 16:17:14 pm »
L'unico (o uno dei pochi) che sa guardare lontano è Adriano Galliani, ad del Milan
potevano cominciare l'articolo con questa frase, avrei evitato di leggermi tutto quel papiello.

Cose da pazzi, galliani...uno degli artefici dei disastri del calcio italiano...

Offline FistingTopo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #82 il: 06 Ottobre, 2011, 16:27:14 pm »
potevano cominciare l'articolo con questa frase, avrei evitato di leggermi tutto quel papiello.

Cose da pazzi, galliani...uno degli artefici dei disastri del calcio italiano...

Aldilà della mafiosità e della corruzione che sprigiona il personaggio che ha fatto  :asd: ?

Offline Moebius

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #83 il: 06 Ottobre, 2011, 16:28:10 pm »
Aldilà della mafiosità e della corruzione che sprigiona il personaggio che ha fatto  :asd: ?
e non ti basta?
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Neapolis84

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #84 il: 06 Ottobre, 2011, 16:44:56 pm »
Aldilà della mafiosità e della corruzione che sprigiona il personaggio che ha fatto  :asd: ?
e vuoi altro? Si sta esponendo ora perchè ha capito, in maniera palesemente tardiva, che oramai all'estero stanno anni avanti. Dietro calciopoli c'era anche lui e lì l'Italia fece un bel passo indietro. Dietro la b a 457 squadre con la A a 20 squadre c'era anche lui e ora da più parti si invoca la riduzione di squadre.
galliani...uà, uno dei cancri del calcio italiano.

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #85 il: 06 Ottobre, 2011, 16:48:05 pm »
la crisi del calcio italiano sta semplicemente nel fatto che nessuno ci mette più i soldi a fondo perduto come dieci anni fa.
Poi vabbè, lo stadio di proprietà , i fatturati dipendenti dalle tv ecc.ecc., ma il nodo cruciale è quello, senza prenderci in giro.
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline cavallopazzo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #86 il: 06 Ottobre, 2011, 16:54:34 pm »
la crisi del calcio italiano sta semplicemente nel fatto che nessuno ci mette più i soldi a fondo perduto come dieci anni fa.
Poi vabbè, lo stadio di proprietà , i fatturati dipendenti dalle tv ecc.ecc., ma il nodo cruciale è quello, senza prenderci in giro.
si è questo, ma messo in relazione con una vecchia mentalità nel fare calcio, ed è per questo che ancora più pesante, valorizzazione dei giovani, aumento dello scouting, ecc...potrebbero far cambiare la scena.... insomma la migliore squadra del mondo che ha vinto di tutto ha basaro essenzialmente tutto su questi fattori..

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #87 il: 06 Ottobre, 2011, 16:56:04 pm »
si è questo, ma messo in relazione con una vecchia mentalità nel fare calcio, ed è per questo che ancora più pesante, valorizzazione dei giovani, aumento dello scouting, ecc...potrebbero far cambiare la scena.... insomma la migliore squadra del mondo che ha vinto di tutto ha basaro essenzialmente tutto su questi fattori..

eh, facendo comunque 100 milioni di perdite all'anno. Se dovessero tenere il bilancio in pareggio sicuramente pariassero di meno
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Offline Jena Plissken

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #88 il: 06 Ottobre, 2011, 18:54:52 pm »
Per l'articolo di bart: da quest'anno l'Italia ha già 3 posti in CL, quindi chi arriva 4° va in EL.

Offline cavallopazzo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #89 il: 06 Ottobre, 2011, 18:58:10 pm »
eh, facendo comunque 100 milioni di perdite all'anno. Se dovessero tenere il bilancio in pareggio sicuramente pariassero di meno
è vero però con la cantera tengono apparata mezza squadra

Offline djcarmine

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #90 il: 06 Ottobre, 2011, 20:01:00 pm »
la crisi del calcio italiano sta semplicemente nel fatto che nessuno ci mette più i soldi a fondo perduto come dieci anni fa.
Poi vabbè, lo stadio di proprietà , i fatturati dipendenti dalle tv ecc.ecc., ma il nodo cruciale è quello, senza prenderci in giro.

si ma in germania, dove i club sono abbastanza virtuosi, cosa è stato a decretare l'ascesa del movimento calcistico??
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #91 il: 06 Ottobre, 2011, 20:03:30 pm »
si ma in germania, dove i club sono abbastanza virtuosi, cosa è stato a decretare l'ascesa del movimento calcistico??

l'insana e stramba passione per l'Europa League :look: visto che in Europa le tedesche non vincono un cazzo da dieci anni (le italiane nel frattempo hanno vinto tre Champions) e anche a livello tecnico (oltre che come potere contrattuale di mercato) il loro campionato non è certo superiore al nostro
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Starfred

Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #92 il: 06 Ottobre, 2011, 23:15:32 pm »
l'insana e stramba passione per l'Europa League :look: visto che in Europa le tedesche non vincono un cazzo da dieci anni (le italiane nel frattempo hanno vinto tre Champions) e anche a livello tecnico (oltre che come potere contrattuale di mercato) il loro campionato non è certo superiore al nostro

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Offline GeppiGeppi

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R: Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #93 il: 22 Maggio, 2014, 16:02:16 pm »
Ho trovato questo topic per dire la mia strunzata nella diatriba DioBrando vs Alemao.
Intervengo per dire che la tarantella "calciatori forti del passato >>> calciatori forti del presente" applicato a tutto lo scibile calcistico manco si può sentire.
Crisi del calcio italiano: ne vogliamo riparlare?

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Alemao

Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #94 il: 22 Maggio, 2014, 17:32:55 pm »
Credo che la crisi nostra e di riverbero  qualche anno dopo del calcio italiano sia accaduta quando da Cannavaro Senior si è passati a produrre i Cannavaro Junior e tutto ciò è colpa senza ombra di dubbio dell'abbattimento dei limoneti che prima si ergevano in quelli che ora sono polverosi campi di calcio. Tutto ciò era già stato predetto dall'oracolo di Fusignano. I Maya non potevano saperlo.

Offline GeppiGeppi

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R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #95 il: 22 Maggio, 2014, 17:50:25 pm »
Credo che la crisi nostra e di riverbero  qualche anno dopo del calcio italiano sia accaduta quando da Cannavaro Senior si è passati a produrre i Cannavaro Junior e tutto ciò è colpa senza ombra di dubbio dell'abbattimento dei limoneti che prima si ergevano in quelli che ora sono polverosi campi di calcio. Tutto ciò era già stato predetto dall'oracolo di Fusignano. I Maya non potevano saperlo.

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Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #96 il: 22 Maggio, 2014, 19:04:30 pm »
La crisi del calcio itagliano è semplicemente una conseguenza della crisi economica, globale sì ma che in itaglia è una devastazione.

falceEmarcello

Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #97 il: 22 Maggio, 2014, 19:42:56 pm »
La crisi del calcio italiano e' colpa di berlusconi e nun sto pazziann

Offline Trenz

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Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #98 il: 22 Maggio, 2014, 19:58:37 pm »
La crisi del calcio italiano e' colpa di berlusconi e nun sto pazziann
Quoto assolutamente,me lo ricordo ancora quando si presentò come portatore del calcio"nuovo" e paladino dello sport .In generale ha raso al suolo proprio il paese a tutti i livelli,ma questa,come direbbero in conan,è un'altra storia..
Poi tengo una teoria strampalata tutta mia secondo cui era meglio se ci fermavamo ad un massimo di sei o sette stranieri per rosa,in effetti la nostra esplosione calcistica era anche figlia delle chiusure di frontiera dopo il 66 e la riapertura fino all arrivo del terzo straniero...
« Ultima modifica: 22 Maggio, 2014, 20:02:00 pm da Trenz »

Offline GeppiGeppi

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R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
« Risposta #99 il: 22 Maggio, 2014, 19:59:32 pm »
La crisi del calcio italiano e' colpa di berlusconi e nun sto pazziann

E del PD.

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