Apro questo topic dopo l'eliminazione del Palermo dall'Europa League (anzi dai preliminari), in quanto questo è il punto piu basso , secondo me, mai toccato dal calcio italiano. Io ricordo negli anni 90 il calcio italiano come il piu bel campionato del mondo, il piu seguito. In italia volevano venirci a giocare TUTTI. Ora siamo in grandissimo declino. Ci hanno superato Inghilterra, Spagna Germania e mi sa che tra poco anche la Francia ci supererà in questo.
Di chi le colpe o i meriti (o entrambe) ??
Certamente gli sceicchi arabi che stanno conquistando il mondo del pallone sono una delle forze di questi campionati ( e ricordo con terrore una frase di Oriana Fallaci secondo la quale sarà il mondo occidentale ad orientalizzarsi. E ciò sta accadendo in primis con questi ricconi arabi che conquistano i nostri mercati, vbè ma siamo in OT).
Basti pensare al Manchester City, uscito dal nulla (se è per questo la stessa cosa vale per il Chelsea, solo targato made in russia) , che hanno reso il campionato Inglese piu interessante e più vivo; c'è l'esempio ultimo del PSG o del Malaga o ancora in Russia (che si è messa a rubarci i campioni anche lei), e chisa quante altre in futuro!
Inoltre l'organizzazione del calcio in Inghilterra, partendo dagli ultras finendo agli stadi , passando per la minore pressione fiscale dello stato, è diventato un modello da seguire . Modello copiato anche in Germania, che ha capitalizzato al massimo i fondi concessi dalla FIFA per il mondiale tedesco (costruendo grandi stadi e scuole calcio per scoprire talenti, i cui PRIMI frutti si intravedono oggi). In Spagna non ne parliamo : il Real è sempre il Real, il Barça è oramai diventata famosissima per la sua "cantera", le altre società vivono di riflesso, con progetti interessanti e a lungo termine.
E NOI!?!?!?!
Noi restiamo al palo, fermi a schemi vecchissimi, pensando che il calcio si sia fermato a quindici- venti anni fa. Quando Berlusconi e Moratti e gli Agnelli disperdevano i loro patrimoni. Quando la Lazio sfornava campioni a profusione che restavano internos(cioe andavano alle grandi), così come la Roma. Quando, in pratica, esisteva una scala gerarchica ben precisa , e i campioni erano concentrati in poche squadre.
C'è da dire infatti che uno dei peggiori colpi l'abbiamo avuto con calciopoli e la Juve in serie B ( e l'emigrazione di tutti i loro campioni in altri campionati) e del Milan , il cui presidente ha tagliato i viveri (avendo compiuto una palese scelta: la vita politica a quella imprenditoriale, per un fatto di esposizione mediatica).
Viviamo secondo me in un periodo di RIASSESTAMENTO delle gerarchie del calcio italiano, nel quale ci sono delle società di medio bassa classifica che spingono per emergere (Palermo, Genoa, Sampdoria prima del tracollo, Napoli, Udinese, Roma, Lazio) che si contendono i posti in cima alla scala gerarchica , rimasta senza testa.
Però poi vedi presidenti come Zamparini o Pozzo, che crescono giocatori prospettivamente interessanti, trasformandoli in veri campioni e vendendoli però al migliore offerente quando la cifra in ballo si fa abbastanza alta ( miglior offerente sempre proveniente dalle società estere, coi loro petroldollari)Come del resto la Sampdoria o come la Fiorentina o come il Genoa o come........
QUESTO E' IL MALE DEL CALCIO ITALIANO!! La cattiva organizzazione, i presidenti fanfaroni, inciarmatori, mangiasoldi , senza progetti a lungo termine.
Finchè squadre come Udinese, Palermo, Fiorentina, Genoa ecc continueranno a lasciare emigrare i cmapioni del campionato italiano (che prima erano concentrati la maggior parte in poche squadre ed ora invece sono spalmati in 7-8 squadre) in lidi piu esotici, il nostro campionato vivrà sempre di luce riflessa, sarà sempre in secondo piano.
Per questo penso che DELA sia il migliore presidente che potesse capitarci, perchè mi pare che lui non si accontenti della fascia da 4^ al 7^ posto, ma vuole la testa della scala gerarchica. Aurelio non vende i suoi campioni alle squadre estere, non vende il culo per quattro spiccioli. Lui punta al massimo, da grande capitalista quale è, perchè sa che vendere un Hamsik a 30 ML comporterebbe un guadagno solo minimale rispetto al merchandising, alle televisioni, agli introiti della UEFA. La sua mentalità capitalista , cioe conquistare nuovi mercati, lo porta a pensare suvito ai guadagni del Napoli in Cina , in Estremo Oriente, negli USA (e non è che non l'abbia mai detto eh)
Ora vi chiedo scusa per la lunghezza del post, è un argomento difficile e volevo esprimere la mia idea , confrontarmi con voi e sapere cosa ne pensate voi sulla crisi del calcio italiano (visto che siamo direttamente colpiti anche noi tifosi del Napoli)