Autore Topic: Al fianco dei fratelli musulmani in questi momenti difficili e di grande portata  (Letto 13127 volte)  Share 

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Offline Full-of-lutamma

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Egyptian Revolution Jan 25th 2011 - Take what's Yours! (backup)


Speriamo che non cadiate nella solita retorica da bombarolo da tastiera dell'anche in Italia, perché sta gente non ha manco il pane da mettere a tavola. Vuje oggi a mezzogiorno mangiate.

Comuqneu gli USA sono al fianco del popolo. Gli Usa sono sempre al fianco di chi lotta per la democrazia e la libertà.


 

Offline Full-of-lutamma

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Re:Al fianco dei fratelli arabi in questi momenti difficili e di grande portata
« Risposta #1 il: 29 Gennaio, 2011, 11:46:38 am »
I ragazzi tunisini, egiziani, yemeniti e poi tutti quelli che si ribelleranno in futuro, grazie alla rete hanno conosciuto che in altri paesi i loro coetanei sono liberi di scendere in piazza e di manifestare il loro dissenso. Magari avranno visto che in Francia, i loro cugini emigrati hanno bloccato il paese per i rincari della benzina e hanno preso coraggio, ed io spero coscienza, che l'unica via percorribile è quella della democrazia. Chiedono diritti granatiti, sembra che in piazza non comandi qualche fondamentalista da strapazzo. Sembrano a tutti gli effetti rivoluzioni democratiche. Speriamo.


 

Offline Full-of-lutamma

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Un documento diplomatico segreto pubblicato da Wikileaks rivela che gli Stati Uniti, pur appoggiando in Egitto il governo  di Mubarak, da almeno tre anni sostengono segretamente alcuni dei dissidenti che sarebbero dietro la rivolta di piazza di questi giorni, come parte di un piano per favorire un "cambio di regime" in senso democratico al Cairo, nel 2011. Dal 2008, gli Usa lavorerebbero quindi in segreto alla deposizione del presidente egiziano.

Gli Usa dietro la rivolta. Il documento proviene dall'ambasciata Usa al Cairo e risale al 30 dicembre 2008, ed è stato ripreso dal quotidiano inglese The Telegraph. In esso l'ambasciatrice, Margaret Scobey, dice che un "giovane dissidente" egiziano del movimento "6 aprile", il cui nome viene omesso, è stato aiutato dalla stessa ambasciata a partecipare a un incontro di dissidenti a Washington, il summit della "Alliance of Youth Movements". L'incontro, promosso dal Dipartimento di Stato, è avvenuto alla presenza di esperti e funzionari del governo americano. Al suo ritorno al Cairo - scrive il Telegraph - il dissidente egiziano ha rivelato ai diplomatici Usa che era stata formata un'alleanza fra gruppi di opposizione, con un piano per rovesciare nel 2011 il governo del presidente Mubarak. L'obiettivo del piano è installare un governo democratico in Egitto, prima delle elezioni presidenziali previste per il settembre di quest'anno.
Il dispaccio svelato da Wikileaks dice che "diverse forze di opposizione" egiziane avevano raggiunto un accordo per "appoggiare un piano non scritto per una transizione verso una democrazia parlamentare, con meno poteri al presidente (della Repubblica), e più al primo ministro e al parlamento. Il tutto da portare a compimento prima delle elezioni presidenziali in programma nel 2011".  Il documento rivela anche che il piano è "così delicato da non poter essere messo per iscritto" e che l'identità del dissidente va tenuta nascosta per evitare rappresaglie al suo rientro in Egitto. L'ambasciatrice Scobey, infine, si chiede se il piano, che definisce "non realistico", possa funzionare.

Il manuale della rivolta. Uno scudo e uno spray di vernice come equipaggiamento, e una rosa per dimostrare le proprie intenzioni pacifiche. E poi, obbiettivi molto chiari: "Prendere il controllo di significativi edifici governativi. Convincere elementi della polizia e dell'esercito a stare dalla parte del popolo. Proteggere i nostri fratelli e le nostre sorelle nella fase della rivoluzione". Il manuale della rivoluzione in Egitto non prevede armi, ma determinazione e accortezza e "intelligenza". Un vero e proprio vademecum della rivolta, fatto arrivare da blogger egiziani nelle redazioni del Guardian e di Atlantic: un manuale  dettagliato di come comportarsi durante la protesta e quali fini perseguire. Non si indica come effettuare un colpo di Stato, ma come agire strategicamente secondo i dettami della "disobbedienza civile" per ottenere "la caduta di Hosni Mubarak e dei suoi ministri" e la formazione di "un nuovo governo non militare che abbia a cuore gli interessi degli egiziani".
Il piano d'azione della protesta, corredato da disegni esplicativi, prevede "il raduno di amici e vicini in strade lontane dal punto in cui sono concentrate le forze di sicurezza, e l'incoraggiamento ai passanti affinchè si uniscano al corteo (usando slogan positivi)". La divisa del rivoluzionario è così composta: giubbotto e cappuccio, vernice spray "da spruzzare sui poliziotti, se ci attaccano", scarpe con cui muoversi velocemente, scudo (che nel disegno assomiglia al coperchio di una pentola da cucina), occhiali protettivi, fazzoletto per proteggersi dai gas lacrimogeni. E poi, una rosa per mostrare le proprie "pacifiche" intenzioni. Il manuale indica, poi, come confrontarsi nel corpo a corpo con i poliziotti e con i blindati.


 

Offline Moebius

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Comuqneu gli USA sono al fianco del popolo. Gli Usa sono sempre al fianco di chi lotta per la democrazia e la libertà.



la maggior parte dei regimi dittatoriali dichiarati o mascherati in africa asia e sud america sono stati "creati" o comunque appoggiati da USA e URSS,quindi di che stiamo parlando?
a seconda della situazione politica internazionale il dittatore che fino a ieri ti era comodo (es.saddam hussein) oggi lo additi come mostro e mobiliti tutto il mondo per abbatterlo.
io ho vissuto per un paio di anni in eritrea,e posso dirti che li c'è una sanguinosissima dittatura,e il presidente viene da anni corteggiato (non combattuto) dagli usa per garantirsi il possesso di alcune isole di fronte allo yemen,fottendosene delle condizioni orribili a dir poco del popolo...
quindi,di cosa si sta parlando?
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Full-of-lutamma

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Comuqneu gli USA sono al fianco del popolo. Gli Usa sono sempre al fianco di chi lotta per la democrazia e la libertà.



la maggior parte dei regimi dittatoriali dichiarati o mascherati in africa asia e sud america sono stati "creati" o comunque appoggiati da USA e URSS,quindi di che stiamo parlando?
a seconda della situazione politica internazionale il dittatore che fino a ieri ti era comodo (es.saddam hussein) oggi lo additi come mostro e mobiliti tutto il mondo per abbatterlo.
io ho vissuto per un paio di anni in eritrea,e posso dirti che li c'è una sanguinosissima dittatura,e il presidente viene da anni corteggiato (non combattuto) dagli usa per garantirsi il possesso di alcune isole di fronte allo yemen,fottendosene delle condizioni orribili a dir poco del popolo...
quindi,di cosa si sta parlando?

Si hai ragione bla bla bla. Non so che dirti. Se non ci si sforza di vedere le cose più a 360 gradi è inutile parlare. Avanti il prossimo. :boh:


 

Offline regista

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Speriamo che non cadiate nella solita retorica da bombarolo da tastiera dell'anche in Italia, perché sta gente non ha manco il pane da mettere a tavola. Vuje oggi a mezzogiorno mangiate.



beh da che pulpito? non e' che pure tu canti sempre la stessa canzone?




Comuqneu gli USA sono al fianco del popolo. Gli Usa sono sempre al fianco di chi lotta per la democrazia e la libertà.

vir megl!!
Sappiamo tutti chi e' il porco!
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Offline Full-of-lutamma

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Nando, è difficile.....


 

Offline Moebius

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Si hai ragione bla bla bla. Non so che dirti. Se non ci si sforza di vedere le cose più a 360 gradi è inutile parlare. Avanti il prossimo. :boh:
ma porca miseria perchè quello che scrivi tu non è retorica trita e ritrita???????
sono 30 anni che sento sta favoletta degli americani liberatori e difensori della democrazia
Solo che tante cose le ho viste con i miei occhi cazzo,come ti ho già detto
ma dubito seriamente che tu abbia letto il mio post
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline ciccio-s

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ma porca miseria perchè quello che scrivi tu non è retorica trita e ritrita???????
sono 30 anni che sento sta favoletta degli americani liberatori e difensori della democrazia
Solo che tante cose le ho viste con i miei occhi cazzo,come ti ho già detto
ma dubito seriamente che tu abbia letto il mio post
io ormai evito di rispondergli...  :look:

Offline Full-of-lutamma

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ma porca miseria perchè quello che scrivi tu non è retorica trita e ritrita???????
sono 30 anni che sento sta favoletta degli americani liberatori e difensori della democrazia
Solo che tante cose le ho viste con i miei occhi cazzo,come ti ho già detto
ma dubito seriamente che tu abbia letto il mio post

Non sono stato in Eritrea ne in Yemen. Però in Yemen c'è uno dei regimi integralisti islamici più pazzi del pianeta. In Yemen è sulla penisola araba. Dalla penisola araba arriva la roba che ti permette di girare in macchina, accendere un PC e fare tante altre cose che ti fanno vivere nel 2010 e non nel 1810. Le isolette per tenere sotto controllo gli yemeniti servono anche per garantirti uno standard di vita che che tu, i tuoi genitori ed i tuoi nonni si sono conquistati. Poi democrazia in Eritrea. Sarebbe come dare 10 puttane in mano a Silvio. Quando gli eritrei dimostreranno di avere acquisito una vera cultura democratica l'avranno anche loro.


 

Offline regista

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Offline Moebius

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Non sono stato in Eritrea ne in Yemen. Però in Yemen c'è uno dei regimi integralisti islamici più pazzi del pianeta. In Yemen è sulla penisola araba. Dalla penisola araba arriva la roba che ti permette di girare in macchina, accendere un PC e fare tante altre cose che ti fanno vivere nel 2010 e non nel 1810. Le isolette per tenere sotto controllo gli yemeniti servono anche per garantirti uno standard di vita che che tu, i tuoi genitori ed i tuoi nonni si sono conquistati. Poi democrazia in Eritrea. Sarebbe come dare 10 puttane in mano a Silvio. Quando gli eritrei dimostreranno di avere acquisito una vera cultura democratica l'avranno anche loro.
mio dio.
lasciamo perdere,ho sbagliato io a entrare qui.
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie


Offline signor groucho

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Se non il primo film di Woody Allen sicuramente uno dei primissimi è Bananas, da noi tradotto con Il dittatore dello stato libero di Bananas, in cui nella fantomatica nazione delle banane una rivoluzione stile cubana sovvertirà il potere del dittatore Castrado. All'inizio degli scontri, un elicottero tra i tanti inviati dagli Stati Uniti, pullula di Marines. Memorabile il breve scambio di battute tra due soldati:
Soldato 1: "Ma siamo a favore o contro la ribellione?"
Soldato 2: "Il governo questa volta non vuole commettere errori, metà di noi combatterà a favore e l'altra metà contro!"
Soldato 1: "Ah, mi sembra giusto!"

Con questo ho detto tutto sulla moralità degli USA.

PS la democrazia non si può esportare!
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline Full-of-lutamma

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mio dio.
lasciamo perdere,ho sbagliato io a entrare qui.

Popoli non pronti con la scusa della democrazia, dell'uguaglianza e della libertà sono andati a finire in mano a Robespierre, Mussolini, Hitler e Stalin. La democrazia è una cosa troppo preziosa per lasciarla in mano a degli incompetenti. E dato che la democrazia è il potere al popolo il popolo deve dimostrare di meritarsela e saperla preservare. Fosse per me la democrazia la toglierei dalle mani del popolo italiano, ma purtroppo o per fortuna siamo troppo importanti nello scacchiere per lasciarci a briglie sciolte.


 

Offline Moebius

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Se non il primo film di Woody Allen sicuramente uno dei primissimi è Bananas, da noi tradotto con Il dittatore dello stato libero di Bananas, in cui nella fantomatica nazione delle banane una rivoluzione stile cubana sovvertirà il potere del dittatore Castrado. All'inizio degli scontri, un elicottero tra i tanti inviati dagli Stati Uniti, pullula di Marines. Memorabile il breve scambio di battute tra due soldati:
Soldato 1: "Ma siamo a favore o contro la ribellione?"
Soldato 2: "Il governo questa volta non vuole commettere errori, metà di noi combatterà a favore e l'altra metà contro!"
Soldato 1: "Ah, mi sembra giusto!"

Con questo ho detto tutto sulla moralità degli USA.

PS la democrazia non si può esportare!
no,loro la esportano con la forza e solo  quando gli conviene,con la massima spregiudicatezza e il massimo cinismo politico.fin qui mi potrebbe anche stare bene,non credo più alle favole da anni.
ma questi poi vogliono essere applauditi come angeli che portano il bene e la pace sul mondo  :maronn:
noi occidentali siamo il popolo più ipocrita della storia dall'antica roma in poi
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Full-of-lutamma

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Se non il primo film di Woody Allen sicuramente uno dei primissimi è Bananas, da noi tradotto con Il dittatore dello stato libero di Bananas, in cui nella fantomatica nazione delle banane una rivoluzione stile cubana sovvertirà il potere del dittatore Castrado. All'inizio degli scontri, un elicottero tra i tanti inviati dagli Stati Uniti, pullula di Marines. Memorabile il breve scambio di battute tra due soldati:
Soldato 1: "Ma siamo a favore o contro la ribellione?"
Soldato 2: "Il governo questa volta non vuole commettere errori, metà di noi combatterà a favore e l'altra metà contro!"
Soldato 1: "Ah, mi sembra giusto!"

Con questo ho detto tutto sulla moralità degli USA.

PS la democrazia non si può esportare!

Quoto. A me sembra che egiziani e tunisini abbiano raggiunto un livello sufficiente di coscienza democratica. Per me se la meritano. Di fronte ad un popolo che scende in piazza, di fronte a persone come quelle nel video che vogliono più diritti, siano essi musulmani cristiani o chi per essi, il dovere nostro è di essergli al fianco. Proprio come gli Stati Uniti, che di fronte a queste cose non si tirano mai indietro. Ah si scusate, hanno deposto uno che faceva gassare interi villaggi. Viva Castro.


 

Offline Moebius

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Quoto. A me sembra che egiziani e tunisini abbiano raggiunto un livello sufficiente di coscienza democratica. Per me se la meritano. Di fronte ad un popolo che scende in piazza, di fronte a persone come quelle nel video che vogliono più diritti, siano essi musulmani cristiani o chi per essi, il dovere nostro è di essergli al fianco. Proprio come gli Stati Uniti, che di fronte a queste cose non si tirano mai indietro. Ah si scusate, hanno deposto uno che faceva gassare interi villaggi. Viva Castro.
ti prego,studia in modo approfondito la seconda guerra mondiale e rivaluta motivazioni intenzioni e apporto che gli usa hanno dato alla guerra.
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Offline regista

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l'approccio colonialista e intromissivo con il quale affetti i tuoi argomenti e' vomitevole!
modalita' tipiche della politica estera americana
« Ultima modifica: 29 Gennaio, 2011, 12:27:26 pm da regista »
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no,loro la esportano con la forza e solo  quando gli conviene,con la massima spregiudicatezza e il massimo cinismo politico.fin qui mi potrebbe anche stare bene,non credo più alle favole da anni.
ma questi poi vogliono essere applauditi come angeli che portano il bene e la pace sul mondo  :maronn:
noi occidentali siamo il popolo più ipocrita della storia dall'antica roma in poi

Tu sei un altro che si merita Mussolini nata vot. Iatvenn in Corea del Nord. Gli USA l'unica cosa anti-democratica che hanno fatto e con la quale mi trovano d'accordo è quando i comunisti li andavano a prendere fin dentro casa. Perché siete profondamente anti-democratici. Ma manco ve ne accorgete....di essere comunisti ed anti-democratici.