Giuseppe ha poco più di vent'anni quando il 28 dicembre 2008 contesta Vittorio Sgarbi pubblicamente in una libreria di Agrigento facendo parlare molto di se. Ecco il video girato dalla ragazza:
E' un ragazzo coraggioso Giuseppe, contesta le istituzioni siciliane fatte di mafia e clientelismi criminali, non ha paura di esporsi, si sente un cittadino libero di poter parlare e lo fa senza indugio.
Non è uno studente mosso da entusiasmi didattici, non è un politicante, Giuseppe è un pastore, un operaio e lavora nel caseificio del padre. Un mese dopo lo scontro con Sgarbi Giuseppe muore a causa di uno stranissimo incidente:
folgorato dalla corrente della vasca refrigerante dalla quale stava prendendo il latte di capra per poi portarlo al mini-caseificio dei suoi per trasformarlo in vari formaggi.
E' morto accidentalmente perchè in quella fattoria mancava un impianto di messa a terra, almeno questa è al versione definitiva dell'inchiesta aperta subito dopo la sua morte, non tutti ci credono.
Sono in molti a ripeterlo da 2 anni precisi oggi: "Giuseppe non è stato ucciso dalla mafia" e pure per altri troppe cose non tornano, tanti sono stati i dubbi mossi su questa strana vicenda anche da personaggi politici come Sonia Alfano.
Omaggio al suo ricordo, esempio di libertà e di coraggio di un figlio del meridione.