Più sono degli ammazzacinema e più ti piacciono, nun ce sta niente da fare, più non sanno come si racconta una storia ma credono che il cinema sia una cacata fatta solo d'immagini e più te fann arrizzà. Guarda ti do l'attenuante giusto perchè questo classico merdone da festival, qualcosa di buono l'ha fatta, tipo Il tempo dei lupi e Niente da nascondere, ma Funny Games e quel dito in culo di Amour sono veramente buoni per lo squaglio.
Invece è proprio Il tempo dei lupi ad essere tra i meno riusciti, mentre Benny's video, Il settimo continente e soprattutto La pianista sono film giganteschi.
Io mi trovo quasi sempre d'accordo con te quando si tratta di cinema, femmine e pallone, quindi di tutto ciò che la vita ha da offrire, però quando c'è da sorbirsi qualche pataniello che si discosta dallo storytelling tradizionale subito fai o schifettuso e cominci a dire che si tratta di gente che si odora le perete da sola ecc.
Come se richiedere uno sforzo esegetico - ermeneutico allo spettatore fosse una truffa e una cosa da cialtroni.
E' come rallegrarsi perché in televisione fanno vedere Mamma Roma al posto di Teorema.
Mo' un conto è che parliamo di Von Trier, che evidentemente è un imbroglione e un furbetto, un altro è se passiamo Haneke allo stesso setaccio.
Riguardo Kubrick io penso che le cose che dice Alemao siano di una superficialità disarmante, che toglie veramente la voglia di imbastire un discorso serio.
Quindi sul fatto di attingere a sottogeneri come gli horror di serie B per Shining, e gli exploitation movies per Arancia meccanica, o la corrente infinita di film brutali e lancinanti sul Vietnam per Full metal jacket, riporto semplicemente un estratto dalla storia del cinema di Tullio Kezich a proposito di Shining, che ho letto giusto ieri:
Cercando inutilmente di spaventarci a morte, Kubrick riscuote piuttosto la nostra ammirazione: per il virtuosismo stilistico e per il carico di significati che è capace di estrarre da un pretesto del tipo generalmente usato nei film di serie B. Con Shining sembra appunto di rivisitare uno di questi classici minori sottobraccio con un saggista genere Umberto Eco. Sicché il film lascia un sospetto: è vero cinema o è una lezione sul cinema?Per me ogni film di Kubrick è una monumentale lezione di cinema, una austera tavola dei dieci comandamenti.
Non so valutare il migliore ma probabilmente sceglierei Full Metal Jacket, perché tra i tanti è quello che mi è apparso meno glaciale e con più fili scoperti, il più molesto e piacevolmente imperfetto.
Secondo me chi disprezza Kubrick si deve solo guardare qualche cacata di serie Tv o razzolare in mezzo a Porky's, Fast and furiuous e amenità varie ed eventuali, perché con il cinema non è proprio cosa.