e l'educazione prevede anche i controlli e include le punizioni: o tu pensi che dicendo solo a tuo figlio "non fumare che poi ti viene il cancro ai polmoni" quello se ne importi qualcosa? lo fanno i suoi amici lo farà pure lui: non è ancora capace di intendere e di volere, non si pone il problema. Se invece gli fai capire che è sbaglaito ma nonostante tutto lui non ti ascolta e allora decidi di togliergli la paghetta e farlo stare in casa chiuso per un mese senza computer, cellulari e tv devi vedere come ci pensa sopra su quanto gli hai raccontato.
Cos'è che si punisce? L'aver consumato la droga o eventuali danni che da essa derivano? Punire uno che si fa una canna solo perchè poi può scendere per strada e investire una persona ha la stessa dose di follia di voler punire tutti i produttori di mezzi a motore perchè mettono in vendita prodotti potenzialmente esplosivi e con i quali si può uccidere un mare di persone. Non si può punire la potenzialità, perchè sennò non ci sarebbe nulla di legale.
Nè si può punire chi si fa una canna con la scusa del "fa male". Tutto fa male, nella giusta dose, perfino l'acqua. Anche il caffè è una sostanza psicotropa, anche la cioccolata lo è, non voglio nemmeno tirare fuori l'alcol perchè ormai è stato stracitato: che si fa, si proibiscono TUTTE le sostanze perchè potenzialmente fanno male?
Invece oggi non ci sono i controlli., lo stato sembra assente e le persone si sentono autorizzate a fare tutto: vedi in inghliterra avevano un problema con gli stadi, pugno duro e adesso gli stadi sono i più civili del mondo. E allora noi che facciamo: nel paese dell'assenza di controlli ci preoccupiamo di liberalizzare. Liberalizziamo tutto, siamo nella democrazia che non è rispetto dell'identità dell'uomo ma assecondare il suo egoismo.
Secondo quanto affermi, anche il semplice fatto di poter essere qui ad esprimere queste opinioni è dunque un atto di egoismo. Lo Stato deve tutelarsi con il pugno di ferro e stroncare sul nascere, o regolamentare con la forza, la diffusione di idee balzane: in questo preciso momento sono io a ledere la loro ideologia con il mio essere a favore, ma domani toccherà a te, per un cazzo o per un altro.
In america non si può bere fino a 21 ANNI! (nella terra delle liberalizzazioni) e se bevi in strada devi COPRIRE la bibita con qualcosa (in realtà si potrebbe bere solo nei bar): questo perché? sono folli nel imporre queste privazioni?
E questo è uno dei controsensi di quel paese. 21 anni per bere, però la macchina a 16. Non sono perfetti.
allora aboliamo le carceri e trasformiamo tutta la polizia giudiziaria in educatori: tu pensi che in questo modo non vi sarebbero più reati?
Tecnicamente dovrebbero esserlo già. La funzione del carcere non dovrebbe essere quella di "punire", ma di riabilitare, di correggere, di far capire alla sfaccimma della persona perchè ha sbagliato. La punizione fine a se stessa è inutile, non ha alcun tipo di effetto deterrente: se il sistema scolastico e sociale funzionasse a dovere, se fin da bambini si impartisse un'istruzione con un'etica funzionante, delle carceri non ci sarebbe nemmeno bisogno.
e ripropongo la mia provocazione: si parla di droghe leggere. ma allora perché non legalizzare anche le droghe pesanti? perché uno che si vuole fare di cocaina deve essere discriminato? anche lui vuole essere libero di farsi di coca, in fondo anche l'alcool può fare morti ma a differenza della prima lo fa nel lungo periodo ma è ugualmente mortale.
Ma infatti andrebbero legalizzate pure quelle.
Acqualò, nei tuoi ragionamenti tu sottovaluti una componente fondamentale, il "fascino del proibito": può sembrarti una stronzata, ma molti comportamenti autodistruttivi ed illegali tra i giovani derivano dal fatto che gli viene duro quando sanno di stare facendo una cosa che non dovrebbero. Tante volte è un modo come un altro di incanalare frustrazioni, chiedere attenzione, evadere da situazioni di disagio sociale: si sentono speciali perchè il processo illegale di ricerca, acquisto e consumo di una sostanza proibita li rende, ai loro occhi, diversi dalla massa di droni che vivono la loro vita senza curarsi di loro. Togli loro questo sfizio e vedi come cambiano le abitudini: se la droga si può comprare a poco pure dal salumiere sotto casa, magari quello che si fa perchè è ormai assuefatto se la compra e se la spara (ma tanto lo avrebbe fatto comunque, da uno spacciatore, a prezzi superiori e con il rischio di alimentare rapine), ma il ragazzino viziato ed annoiato che vuole qualcosa di nuovo non se la caca manco di striscio.
Aggiungici parallelamente un percorso di sensibilizzazione FORTE, in cui nelle scuole proiettano video di gente tanto strafatta da fare schifo, in cui i ragazzini vengono REALMENTE educati agli effetti delle droghe (non in termini generici, o peggio, con lo spauracchio del "peccato", o peggio ancora, semplicemente stampandogli un "è proibito/sbagliato" sopra senza spiegazioni), fagli vedere quanto è una merda farsi e allora anche quei due o tre che ancora ci pensano cambieranno idea.