Non penso che il casco possa essere paragonabile ad una sostanza stupefacente.
Qua parliamo di vizi, dipendenze, non estirpabili con la negazione di...insomma, è una comparazione campata in aria, visto che non c'è nel caso del casco un legame forte tra oggetto e soggetto.
Ed anche l'identificazione è più semplice.
Poi, Acqualo, le tasse tu le paghi per avere il servizio quando stai male, non di certo per solidarietà.
Ed inoltre mi piace il tuo ragionamento, tuteliamo la salute delle persone (che è un fatto proprio di ognuno) però scamazziamo i drogati. Ma che controsenso marchiano.
Poi c'è gente che già incorre in questi problemi con l'alcool, che vulimme fa?
Idem con la droga, oggi chi va in overdose viene abbandonato?
Anzi, con la legalizzazione lo Stato aumenterebbe anche il gettito fiscale, potendo risolvere questi intrinseci problemi senza gravare sulle spalle dei contribuenti

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Più che altro ci vorrebbe un supporto serio per chi finisce nel tunnel a causa di ragioni non certo ludiche...è questo che dovrebbe fare uno stato assistenziale vero.
Non di certo privare ad oltranza e lasciare la cura di questi vizi insiti nell'animo umano (pure nel medioevo se sballavn con il vetriolo) alla malavita, cosa che succede sempre con il proibizionismo

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