Ti risultano espulsioni in nome della laicità? No, perché una cosa è la cattiva politica sull'immigrazione e sull'integrazione, altra cosa invece i concetti generali che esponevo io, che sono sostanzialmente: in attesa che impari quanto cazzo si vive meglio senza quei precetti assurdi (come Woody Allen, per dire, vive meglio senza lavare le stoviglie del formaggio separatamente da quelle della carne come fanno i kosher) e acquisisci gli strumenti per liberarti dal retaggio che ti porti, lo Stato ti impedisce che la tua religione ti sciolga dal dovere di seguire determinate regole (igieniche, alimentari, di convivenza). Che poi alcuni utilizzino la laicità come alabarda spaziale per rompere il cazzo ai musulmani questa è una distorsione del sistema, ma non toglie validità al concetto teorico alla base. E inoltre di solito non implica cambiamenti legislativi, ma solo campagne mediatiche di fascistoidi e leghisti...
Il discorso è tutto legato eh.
Teoria sulla laicità, politiche culturali e di immigrazione. Quell'è.
Le espulsioni non sono campate sul niente, ma da una concezione di base teorica.
Per il resto non sono d'accordo con te ma penso sia il caso di chiuderla qui.
Continui a giudicare le culture altrui in maniera troppo approssimativa, sminuendo e basandoti su un punto di vista monofocale, come se gli altri dovessero giocoforza imparare a campare come noi.
La libertà religiosa è una libertà negativa, si erge in un area dove lo Stato non può e non deve mettere bocca perché in primis si erge fuori dal suo spettro di legittimazione ed in secundis per un discorso storico.
La libertà religiosa è la prima libertà, quella che ha permesso allo Stato occidentale come lo conosciamo di nascere, perché ha rotto il legame teologico tra l'autorità politica e Dio...ed ora vogliamo una regolamentazione positiva del fenomeno!? Io rimango esterrefatto.
Si critica l'Islam perché non conosce la differenza tra cittadini e fedeli e poi si vuole che lo Stato occidentale, invece di garantire una laicità interculturale che rispecchi un vero sistema democratico, imponga un'assimilazione forzata alla propria cultura che poi è permeata da una tradizione cristiano cattolica che l'ha costruita. Che controsensi.
Ma in generale ormai, stiamo facendo carne sotto e maccheroni sopra.
Lo Stato deve rimanere esterno alla sfera economica (cosa che gli competerebbe eccome, invece) ed al contrario intervenire nella libertà religiosa.
Insomma, libertà economica e diritti religiosi. Il mondo al contrario.