“Non abbiamo fatto tutto quello che avremmo dovuto fare. Non possiamo più perdere tempo, stiamo entrando in una fase estremamente critica”. Di fronte a una curva epidemica che tende a impennarsi, Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ammette che a suo avviso qualcosa nella preparazione della seconda ondata non è andata per il verso giusto. “Abbiamo avuto tanto tempo per preparaci adeguatamente e mi chiedo se il sistema abbia utilizzato il tempo disponibile. Quando vedo le immagini di persone 8-10 ore in coda al drive-in per fare il tampone ho la sensazione che la risposta alla domanda sia drammaticamente negativa”, aggiunge prevedendo settimane “delicate”, alla vigilia delle quali “non possiamo più perdere tempo” perché “stiamo entrando in una fase estremamente critica”.
Sempre a proposito della manciata di letti, due pullman e quattro tamponi in più che sosteneva questo forum di freak negazionisti, le parole di Miozzo sono roba da far gelare le vene.
La verità è che, giorno dopo giorno, appare sempre più pacifico come l'Italia - e in generale i paesi occidentali - abbiano buttato totalmente all'aria quanto costruito dal lockdown, credendo di aver totalmente risolto il problema quando uno, due mesi dopo l'allentamento delle restrizioni non vi era stata una crescita "di ritorno", ma anzi un calo sempre più accentuato e protrattosi fino all'inizio di agosto, magari rafforzati pure dallo sguardo alla Cina post-quarantena senza positivi. Sebbene il confinamento serva solo a spostare la questione e non a risolverla, dando tempo al Sistema Sanitario di riorganizzarsi, alle parole dei Bassetti e dei Zangrillo c'avevano creduto in primis i politici. La popolazione sarebbe dovuta essere più realista del re in ogni singolo individuo, perché quando il contagio riparte riparte e c'è poco da fare, è mancato l'indirizzo emergenziale, era il tempo dei soldi a Bruxelles e non del contenimento del virus.
E così ci si ritrova con appena un migliaio di TI in più a ottobre rispetto a marzo, quando il piano del Governo stesso prevedeva di raddoppiarle, passando da 5500 a 11000: solo 1450 concretamente realizzate, nel decreto rilancio (07/2020) sono scesi a meno di 9000 complessive come obiettivo (l'emergenza era finita, quindi inutili). Insomma ci ballano quasi cinquemila postazioni, e se non si capisce cosa sono cinquemila postazioni faccio un esempio semplice semplice: lo 0.5% dei contagi va in TI, se i contagi sono 15.000 saranno occupate quindi 75-80 TI al giorno, averne 4000 in più significa DUE MESI di autonomia ulteriori rispetto a ora, e in un momento in cui il vaccino sembra vicino fa tutta la differenza tra l'andare in lockdown e non andarci.
Questo ovviamente limitando il discorso "a valle", perché se poi ci muoviamo sul lato prevenzione basta ascoltare Crisanti che già ad agosto parlava di insufficienza del numero dei tamponi per bloccare gli asintomatici, laboratori da migliorare, tracciatori da assumere, Immuni abbandonata, doppio tampone negativo follia che rubava solo risorse e tempo in contraddizione ai dettami OMS. E ci sono dubbi metodologici sulle modalità di tracciamento, perché in Asia (dove i contagi sono bassissimi) non tracciano i contatti del positivo per verificare se si sono contagiati ma cercano di capire chi possa aver contagiato il positivo, reverse tracing, e funziona.
Poi ci sono le scuole, i trasporti, le assunzioni nella sanità (la graduatoria OSS del Cardarelli è bloccata da mesi), posti di degenza ordinaria che...lasciamo stare.
Insomma, il Governo è stato deficitario anche sulla sua stessa linea, che nessuno abbia fatto meglio non è una giustificazione.
Poi parliamone anche del nessuno ha fatto meglio, la curva dell'Italia sale con una violenza esponenziale che non si riscontra in nessun altro Paese europeo esclusa la Repubblica Ceca, con raddoppi a meno di una settimana. Probabilmente i buoni dati di settembre erano dovuti alla non ancora avvenuta apertura delle scuole, evento che ha mandato in crisi gli altri prima di noi (e che hanno saputo gestire in maniera più consona, a quanto pare).
Qual è adesso la soluzione? Il lockdown? Quindi mandiamo in fumo un altro 10% del PIL?
A gennaio ci becchiamo milioni di licenziamenti e fallimenti, condannando due generazioni?
Da dove pigliamo i soldi per i sussidi? Aumentiamo un debito pubblico già disastrato?
Continuiamo con la pantomima della "questione complessa" e del Billionaire? Delle mascherine? Dove vogliamo andare a parare?
Prosegue la pandemia dei malati non covid?
Se decidi di controllare un evento naturale e catastrofico come una pandemia non puoi permetterti di sbagliare la prevenzione di una seconda ondata, a quel punto ti assumi le responsabilità e il giudizio della storia. E non può essere certo colpa mia che sono rimasto a casa quando dovevo, ho pure contratto il virus quando mi dicevano che era tutto okay, roba cinese, ho indossato la mascherina e mi sono lavato le mani, non facendo alcuna pazzia in estate. Il credito è abbondantemente finito.
Questa gente ha sempre inseguito la pandemia dai tempi delle mancate zone rosse a Nembro e Alzano, un gruppo di democristiani senza spina dorsale e che ora è arrivato alla resa dei conti.