ce la puoi fare.
la sera (ora sono le 23, tra dieci giorni saranno le 20) stai a casa, quindi è un confinamento in tutto e per tutto.
di giorno lavori a casa, in smart working, oppure fai la dad che a breve diventerà la prassi almeno per le scuole superiori.
non vai al ristorante o a cazzeggiare.
gli unici che si recheranno a lavoro sono quelli che non possono fare a meno della presenza, che però a breve chiuderanno in tanti per mancanza di domanda (penso a tutte le tavole calde attorno agli uffici).
rimangono giusto le grandi fabbriche, fin quando c'è chi gli chiede i prodotti (le automobili chi le compra più?).
il resto lo farà la naturale paura del virus, che porterà la gente a uscire solo per necessità nella stragrande maggioranza dei casi.
nel weekend, dove hai tempo libero, chiudono tutti gli esercizi non essenziali (ha iniziato il Piemonte, seguiranno a ruota gli altri).
è un lockdown mascherato, più soft, ma è un lockdown.
(e mi aspetto qualcosa pure lato barbieri e cosmesi)
in un paese come questo che vive di industria, turismo e terziario operare delle scelte del genere significa spingere la stragrande maggioranza del paese a non uscire di casa.