il terrorismo mediatico non è nel presentare la situazione (anche romanzandola), ma nel non analizzare le cause che quella situazione, beh, l'hanno creata.
a fronte di una prima ondata che qui non è esistita, e che doveva spingere i presidenti di regione del sud (BASTA CHIAMARLI GOVERNATORI) a pressare il governo per una velocissima riapertura, non si è fatto un cazzo da marzo a oggi tranne campagna elettorale.
non si è rafforzata la sanità territoriale, non c'è stata attenzione sulle strutture, non si sono attrezzati i laboratori per processare i tamponi, non si è abolita quella regola ridicola del doppio negativo per togliere la gente dai domiciliari.
mo che cazz' vuò dalla gente?
una pandemia o la fai scorrere e ti assumi il peso delle vittime (com'è stato anche solo per la febbre di hong kong, almeno ventimila morti in Italia) oppure crei un sistema lato diagnostico e ospedaliero in grado di elaborare un carico elevato in picco, picco comunque mediato dalle restrizioni e perfino chiusure locali.
invece la soluzione sembra essere quella di combattere il covid con una soluzione di emergenza e disperata, zitti e tutti a casa indistintamente. tra qualche mese con lo sblocco dei licenziamenti, la cig impossibile da erogare, i negozi chiusi e tre quarti del settore ristorazione/alberghiero in mano alle mafie, usura alle stelle, milioni di persone con problemi psicologici e centinaia di morti (anche giovani) per le patologie non prese a carico del ssn perché a un picco grosso e veloce si sono preferiti più picchi lenti, si piangeranno lacrime amare. un'intera generazione sacrificata per salvare gli ultraottantenni, esattamente il contrario della spagnola.
ah e ovviamente saremo punto e a capo con i contagi e si parlerà di un bel terzo lockdown.