De Luca si è completamente bevuto il cervello.
Viviamo nella società dei consumi, e un altro confinamento azzererebbe i consumi.
Meno c'è domanda, meno c'è produzione, meno c'è occupazione e così dicendo. Significa, semplicemente, che se hai resistito in qualche modo a marzo e aprile, questa volta il tessuto sociale e connettivo cesserebbe di esistere, lasciando degli spazi aperti alla disperazione e di bottino per le mafie.
La ricchezza persa, non la riprendi più. E per ricchezza non bisogna pensare solo a Paperon de' Paperoni che nuota nel danaro, ma anche al semplice condurre una vita dignitosa.
Non si può pensare di gestire un'emergenza sanitaria senza bilanciarla con altre esigenze, e mi riferisco anche alle condizioni psicologiche di milioni di persone che vivono con la scure tra capo e collo del venire rinchiusi dall'oggi al domani. Venire rinchiusi poi con un atto volitivo spesso affidato a singoli soggetti, perché checché se ne dica un Presidente di Regione - e non diversamente un Presidente del Consiglio con i DPCM - che comprime le libertà costituzionali a colpi di ordinanze è la morte dello Stato di diritto.
Passando al virus, a me pare che il problema matematico sia semplice.
Il virus corre esponenzialmente, e fa galoppare i ricoveri ordinari e le terapie intensive oltre il punto di saturazione.
Nelle pandemie del passato si è sempre pensato di gestire l'emergenza come un'emergenza, accettando il decorso naturale della vita. Il mondo moderno non solo ha deciso di non accettarlo, ma anche di contenere artificialmente l'emergenza, costruirci una "nuova normalità" aberrante sopra e stiracchiare questo stillicidio per un tempo assurdo. La spagnola dopo due mesi era finita. Qua invece si parla forse dell'estate 2021, un anno e mezzo che abbatterebbe pure il pugile più prestante.
Questa storia rischia seriamente di affogare una generazione intera e sfociare nel sangue.
Ora, io vorrei parlare pure di questo lockdown.
Ammesso e non concesso che fosse opportuno farlo, è comprensibile la prima volta quando non ci stai capendo più una sega.
Ed è altrettanto palese che il lockdown PREVENTIVO non serva a un beneamato cazzo, perché ti sposta solo il problema di due mesi più in là (strano eh che la pandemia in Campania sia ripresa esattamente due mesi dopo la riapertura da una quarantena durata due mesi?).
Dopo, se il principio rimane quello della prudenza, devi adottare un'altra strategia.
Ti servono i test. Ti servono posti letto e TI. Devi smetterla di chiudere la gente in casa a tempo indefinito, se positivi, facendo impazzire le ASL a contattarli. Devi potenziare il trasporto pubblico. Devi pensare anche a quarantene selettive, e non parlo solo dei lockdown "locali" ma gli over ottanta restino serrati perdio.
Invece dopo nove mesi ancora a parlare di chiusure generali, i ristoranti, la movida e o sang e chillemmuort'.
Se chiudi adesso, anche solo per un mese, a gennaio sei punto e a capo. Che cazzo fai, terzo lockdown? Quarto? Quinto?
Il punto di rottura sociale arriverà prima.