Autore Topic: Il fenomeno Facebook  (Letto 22014 volte)  Share 

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Offline nickwire

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #120 il: 23 Giugno, 2012, 02:55:09 am »
non ho letto il topic ma facebook mi ha procacciato delle pelli facendomi impegnare pochissimo nel dover solo scrivere due puttanate di merda. daltronde l'ho fatto solo perchè vedevo che i miei amici lo usavano così e io ero l'unico strunz. Quindi io dico grazie Mark Sukerberg (o come sfaccimma ti chiami): onoratissimo di mettere nelle tue mani svariati cazzi miei, usali come ti pare, fratello giudeo.

Offline WhiteManCanJump

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #121 il: 23 Giugno, 2012, 12:26:51 pm »
Non pazziamo, Facebook e tutti i social network sono veramente una salvezza.

Al di la' dei rapporti interpersonali che sono pesantemente agevolati, la diffusione di eventi, iniziative e notizie e' imminente e decisamente piu' netta. Po' se sfruttato bene ti puo' anche aiutare a farti un po' di soldi. Se organizzi una festa ad esempio, pubbicita' con la pala.
Citazione da: Starfred
E a noi serve un titolare lì, non il Giaccherini iberico, uno che a 26 anni non è nessuno.

Online pappasouth

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Il fenomeno Facebook
« Risposta #122 il: 23 Giugno, 2012, 14:00:24 pm »
si ma non sarà mai redditizio quanto un blog :nono:

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #123 il: 23 Giugno, 2012, 14:21:05 pm »
Rispetto le idee di tutti ma dire che Facebook è "un qualcosa di positivo, dipende da come lo si usa" a mio avviso è sbagliatissimo.
Questo strumento ha allargato gli orizzonti della comunicazione, ha cambiato un'era ed è la più grande invenzione dopo il telefonino, lo ammetto, ma ha dei lati negativissimi che aime scavalcano quelli positivi.

1.
In primo piano l'intento di plasmare i gusti e le preferenze delle persone. Le tendenze che vengono fuori, che rimbalzano sul social network e vengono messe sulla piazza vengono studiate, analizzate e vendute alle multinazionali che, come sappiamo, sono capaci di tutto pur di tenerci il cappio al collo.
Quindi i prodotti vengono studiati non più per essere utili ma solo per fare tendenza. Apparecchiature che non hanno nulla in più a quelle precedenti vengono messe sul mercato di continuo, ormai è un bombardamento di roba inutile cambiata solo minimamente nella propria forma.
Studiandone il fenomeno il margine d'errore (inteso come riuscita del prodotto) vale esclusivamente per quella fetta di persone che davvero ne capisce e/o se ne frega delle varie tendenze.
Come l'iPhone osannato da tutti e smerdato da chi davvero ne capisce.

2.
La possibilità di essere messi in vetrina. Quand'ero piccolo sognavo di diventare uno showman, di diventare questo e diventare quello. Oggi i ragazzi/bambini possono essere i divi di loro stessi. La gente che condivide i cazzi propri, che va a caccia di mi piace, che si fa i servizi fotografici, che si spoglia davanti la macchina fotografica lo fanno solo per acquisire popolarità. Si è nella natura dell'uomo moderno andare a caccia di popolarità ma con l'avvento di certe apparecchiature il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale e velocissima.
Ormai abbiamo solo gente vuota che si crea quest'avatar di facciata, donne e uomini che su facebook sembrano dei superfighi fatti ad immagine e somiglianza di quelli della tv ma che, dopo 2 ore passate insieme dal vivo, si rivelano di un noiosismo mortale e rivoltante.

3.
L'alienazione e la dipendenza.
La timeline, il diario e o' cazz cann cacat hanno reso il tutto un giochino sadico e perverso.
Se voglio vedere come ero ai tempi della mia ex, come ero con i miei vecchi amici tre anni fa mi basta fare due click. Questo illude già di per se gli alienati che hanno passato ore ed ore su facebook da quattro o cinque anni a sta parte. I dati dimostrano che la gente sta tantissimo davanti al pc e davanti a facebook allora rendono sempre più reale il "te facebookizzato" creandone un album dei ricordi con stati, foto, link e quant'altro. E' come il diario della tua vita di facebook, l'ennesima vetrina che oramai continua a crescere giorno per giorno grazie all'aggiunta dei luoghi e di altre cazzate che porteranno alla distruzione delle interazioni dal vivo.

Dobbiamo pensare che questo fenomeno in 5 anni ha cambiato il mondo e dobbiamo chiederci dove riuscirà ad arrivare tra altri 5 anni. Ormai la gente vive dietro il proprio avatar, si muove in funzione di quelle che sono (e saranno) le immagini che loro stessi vogliono espandere al social network. Credono di essere superfighi e superfighe rimanendo imprigionati in un qualcosa che in realtà non esiste.
E' vero che facebook aiuta chi ha problemi a relazionare, il fatto è che anche chi non aveva problemi a stare tra la gente, per ozio e pigrizia che contraddistingue la specie umana, si è lasciato trascinare dal fenomeno riconoscendo che crearsi una maschera cybernautica è più semplice che costruire una personalità vera e propria nella vita reale.
Una società di sociopatici dediti alla tendenza. E' questo che vogliono.   
"IL M0ND0 3' 1 P4LC0SC3N1C0 3 N01 GL1 4TT0R1 K3 R3C1T4N0 UN4 P4RT3  <3 <3 <3
esco alle 8 dallo studio,corso novara.....non prendo gelati...ti mangio il cuore.
Spoiler
 
bha...io non rinuncerei ad Hamsik.
Tanto è lui che rinuncia a sè stesso.

Offline Genny Fenny

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R: Il fenomeno Facebook
« Risposta #124 il: 23 Giugno, 2012, 14:30:04 pm »
Che poi il biondo culturista mi ha praticamente monopolizzato la home con sortite omofobe, esilaranti gag, monologhi di critica di costume e commiati a Lavezzi.
Comm cazz è? :look:

Offline Romano Malaspina

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Re:R: Il fenomeno Facebook
« Risposta #125 il: 23 Giugno, 2012, 14:31:22 pm »
Che poi il biondo culturista mi ha praticamente monopolizzato la home con sortite omofobe, esilaranti gag, monologhi di critica di costume e commiati a Lavezzi.
Comm cazz è? :look:
:rotfl:

Online Dhu

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #126 il: 23 Giugno, 2012, 15:03:59 pm »
Boh è un discorso che in parte non ho compreso proprio :boh:

1.
In primo piano l'intento di plasmare i gusti e le preferenze delle persone. Le tendenze che vengono fuori, che rimbalzano sul social network e vengono messe sulla piazza vengono studiate, analizzate e vendute alle multinazionali che, come sappiamo, sono capaci di tutto pur di tenerci il cappio al collo.
Quindi i prodotti vengono studiati non più per essere utili ma solo per fare tendenza. Apparecchiature che non hanno nulla in più a quelle precedenti vengono messe sul mercato di continuo, ormai è un bombardamento di roba inutile cambiata solo minimamente nella propria forma.
Studiandone il fenomeno il margine d'errore (inteso come riuscita del prodotto) vale esclusivamente per quella fetta di persone che davvero ne capisce e/o se ne frega delle varie tendenze.
Come l'iPhone osannato da tutti e smerdato da chi davvero ne capisce.
Beh, scusa ma questo non esiste sin dall'alba dei tempi? Le multinazionali cercano il profitto e sfruttano i mezzi a loro disposizione per farsi pubblicità. Prodotti che vengono venduti solo perché "di tendenza" e non perché più "utili" dei modelli precedenti ci sono sempre stati così come ci sono ancora prodotti veramente innovatori che possono seriamente migliorare la qualità della vita. Non puoi fare un discorso così generalizzato e, francamente, non capisco Facebook che c'entri. Vedono cos'è di tendenza e vi appiccicano i marchi? Ma perché "la nazionale beve uliveto" che r'è? C'era bisogno di Facebook per inventare la pubblicità?

Citazione
2.
La possibilità di essere messi in vetrina. Quand'ero piccolo sognavo di diventare uno showman, di diventare questo e diventare quello. Oggi i ragazzi/bambini possono essere i divi di loro stessi. La gente che condivide i cazzi propri, che va a caccia di mi piace, che si fa i servizi fotografici, che si spoglia davanti la macchina fotografica lo fanno solo per acquisire popolarità. Si è nella natura dell'uomo moderno andare a caccia di popolarità ma con l'avvento di certe apparecchiature il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale e velocissima.
Ormai abbiamo solo gente vuota che si crea quest'avatar di facciata, donne e uomini che su facebook sembrano dei superfighi fatti ad immagine e somiglianza di quelli della tv ma che, dopo 2 ore passate insieme dal vivo, si rivelano di un noiosismo mortale e rivoltante.
Oh ecco un'altra cosa che c'è sempre stata ma solo la si vive in maniera diversa. La ricerca del consenso, della popolarità. Ma ringrazia il cielo che i social network permettono a tutti di mettersi in mostra e non solo quella buona percentuale di merda che ci è stata inculcata fino ad ora dalle televisioni. Poi è ovvio che ognuno su Facebook si crea una propria immagine e si fa apparire diverso da come è dal vivo, ma è una cosa che tutti sanno: non mina i rapporti tra le persone. Lo è pure questo forum (io che ne so come siete voi tutti di persona?). Il fatto che l'alter ego virtuale sia diverso da quello "reale" non vuol dire che la gente sia vuota.

Citazione
3.
L'alienazione e la dipendenza.
La timeline, il diario e o' cazz cann cacat hanno reso il tutto un giochino sadico e perverso.
Se voglio vedere come ero ai tempi della mia ex, come ero con i miei vecchi amici tre anni fa mi basta fare due click. Questo illude già di per se gli alienati che hanno passato ore ed ore su facebook da quattro o cinque anni a sta parte.
Vabbè qua non ho capito :look:

Citazione
I dati dimostrano che la gente sta tantissimo davanti al pc e davanti a facebook allora rendono sempre più reale il "te facebookizzato" creandone un album dei ricordi con stati, foto, link e quant'altro. E' come il diario della tua vita di facebook, l'ennesima vetrina che oramai continua a crescere giorno per giorno grazie all'aggiunta dei luoghi e di altre cazzate che porteranno alla distruzione delle interazioni dal vivo.
No, e l'ho già detto. Nessuno finora preferisce interagire su Facebook piuttosto che dal vivo. Poi pure estremizzando il discorso, se mai ci fosse una società (Alla Wall-e :asd: ) in cui tutti hanno la faccia continuamente rivolta ai loro monitor, senza praticamente nessuna interazione dal vivo non è un male. È semplicemente cambiato il modo di vedere le cose, se è diverso da quello a cui sei abituato son problemi tuoi. Se le persone preferiscono un monitor al vedersi dal vivo guardano un monitor, se vogliono interagire di persona lo fanno.



Offline Moebius

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #127 il: 23 Giugno, 2012, 15:10:16 pm »
il "noiosismo"
 :sisi:
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #128 il: 23 Giugno, 2012, 17:23:12 pm »
il momento migliore dei miei tre anni di iscrizione a facebook è stato sicuramente quello in cui gli ultras del Pomigliano volevano l'indirizzo di Crippler per vatterlo dopo una sortita antipomiglianese sulla mia bacheca.

Questa è interazione, questa è multiculturalità
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #129 il: 23 Giugno, 2012, 17:23:49 pm »
Boh è un discorso che in parte non ho compreso proprio :boh:
Beh, scusa ma questo non esiste sin dall'alba dei tempi? Le multinazionali cercano il profitto e sfruttano i mezzi a loro disposizione per farsi pubblicità. Prodotti che vengono venduti solo perché "di tendenza" e non perché più "utili" dei modelli precedenti ci sono sempre stati così come ci sono ancora prodotti veramente innovatori che possono seriamente migliorare la qualità della vita. Non puoi fare un discorso così generalizzato e, francamente, non capisco Facebook che c'entri. Vedono cos'è di tendenza e vi appiccicano i marchi? Ma perché "la nazionale beve uliveto" che r'è? C'era bisogno di Facebook per inventare la pubblicità?
Oh ecco un'altra cosa che c'è sempre stata ma solo la si vive in maniera diversa. La ricerca del consenso, della popolarità. Ma ringrazia il cielo che i social network permettono a tutti di mettersi in mostra e non solo quella buona percentuale di merda che ci è stata inculcata fino ad ora dalle televisioni. Poi è ovvio che ognuno su Facebook si crea una propria immagine e si fa apparire diverso da come è dal vivo, ma è una cosa che tutti sanno: non mina i rapporti tra le persone. Lo è pure questo forum (io che ne so come siete voi tutti di persona?). Il fatto che l'alter ego virtuale sia diverso da quello "reale" non vuol dire che la gente sia vuota.
Vabbè qua non ho capito :look:
No, e l'ho già detto. Nessuno finora preferisce interagire su Facebook piuttosto che dal vivo. Poi pure estremizzando il discorso, se mai ci fosse una società (Alla Wall-e :asd: ) in cui tutti hanno la faccia continuamente rivolta ai loro monitor, senza praticamente nessuna interazione dal vivo non è un male. È semplicemente cambiato il modo di vedere le cose, se è diverso da quello a cui sei abituato son problemi tuoi. Se le persone preferiscono un monitor al vedersi dal vivo guardano un monitor, se vogliono interagire di persona lo fanno.
Parli da cittadino del mondo urbano. Sai nonostante io sia nato, cresciuto e pasciuto in città ho sviluppato un (direi immotivato) amore per la natura e le cose naturali. Cioè io vivo la città, la respiro ogni giorno ma quando sono in posti pieni di verde, in posti dove c'è silenzio o meglio solo il suono della natura, mi sento davvero a casa. Non riesco a concepire un mondo dove la gente parla tramite dei monitor, esclusivamente tramite dei monitor. Amo il contatto con le persone, amo guardarle negli occhi, e sai quante volte me so sentito dire "non guardarmi negli occhi mi metti soggezione". Secondo te questo è un mondo giusto? Secondo te permettere che il marketing si evolva tanto da renderci delle cavie da laboratorio su cui fare esperimenti sia qualcosa di giusto?
E potrei attaccare a farvi una uallera delle dimensioni di Giove parlandovi degli alimenti e della munnezza che ci propinano nella roba confezionata, parlarvi delle schifezze che impregnano i campi da coltivare e tutte robe così. Tutte merdate dedite al dio denaro e questa non è una miglioria, questa è la strada che ci porterà alla disumanizzazione che è già in atto.
Facebook diventa giusto se si parla di Canapa, Ambiente, Cibo Sano e Aria Pulita, no se si parla di Nike, Adidas, Sturbucks, KFC e Apple. Viviamo in un mondo di merda e c'è chi ancora come te crede che sia la direzione giusta. Affidare le vite dei nostri figli (parlo come un vecchiodimmerda per colpa vostra) significa spalancare le porte alle multinazionali e al potere piegandoci sempre di più, bisogna educare le nuove generazioni e limitarne l'uso.
"IL M0ND0 3' 1 P4LC0SC3N1C0 3 N01 GL1 4TT0R1 K3 R3C1T4N0 UN4 P4RT3  <3 <3 <3
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Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #130 il: 23 Giugno, 2012, 17:24:47 pm »
il "noiosismo"
 :sisi:
Vivo in uno stato perenne di "licenza poetica" e tu, amante degli schemi e della grammatica, sei di un noiosismo mortale.  :ruoss:
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Offline nickwire

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #131 il: 23 Giugno, 2012, 17:26:32 pm »
Facebook è un ottimo strumento per l'onanismo travestito da pusteggia.

Un pò come Alvaro Vitali nei film di Pierino.

Online Dhu

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #132 il: 23 Giugno, 2012, 17:30:29 pm »
Parli da cittadino del mondo urbano. Sai nonostante io sia nato, cresciuto e pasciuto in città ho sviluppato un (direi immotivato) amore per la natura e le cose naturali. Cioè io vivo la città, la respiro ogni giorno ma quando sono in posti pieni di verde, in posti dove c'è silenzio o meglio solo il suono della natura, mi sento davvero a casa. Non riesco a concepire un mondo dove la gente parla tramite dei monitor, esclusivamente tramite dei monitor. Amo il contatto con le persone, amo guardarle negli occhi, e sai quante volte me so sentito dire "non guardarmi negli occhi mi metti soggezione". Secondo te questo è un mondo giusto? Secondo te permettere che il marketing si evolva tanto da renderci delle cavie da laboratorio su cui fare esperimenti sia qualcosa di giusto?
E potrei attaccare a farvi una uallera delle dimensioni di Giove parlandovi degli alimenti e della munnezza che ci propinano nella roba confezionata, parlarvi delle schifezze che impregnano i campi da coltivare e tutte robe così. Tutte merdate dedite al dio denaro e questa non è una miglioria, questa è la strada che ci porterà alla disumanizzazione che è già in atto.
Facebook diventa giusto se si parla di Canapa, Ambiente, Cibo Sano e Aria Pulita, no se si parla di Nike, Adidas, Sturbucks, KFC e Apple. Viviamo in un mondo di merda e c'è chi ancora come te crede che sia la direzione giusta. Affidare le vite dei nostri figli (parlo come un vecchiodimmerda per colpa vostra) significa spalancare le porte alle multinazionali e al potere piegandoci sempre di più, bisogna educare le nuove generazioni e limitarne l'uso.
Aspè, per quanto riguarda la prima parte io non ho mai detto di volere un mondo del genere: sono come te in questo e non mi piacerebbe, se mai ci fosse però (e ho fatto un discorso puramente ipotetico, non credo proprio che possa avvenire), vorrebbe dire che è così che lo vuole l'uomo... che è semplicemente cambiato il modo di vedere le cose.
Tutto il resto con facebook non c'entra niente: non sono i social network ad aver creato una situazione del genere e non cambierebbe qualora scomparissero.

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #133 il: 23 Giugno, 2012, 17:38:43 pm »
Aspè, per quanto riguarda la prima parte io non ho mai detto di volere un mondo del genere: sono come te in questo e non mi piacerebbe, se mai ci fosse però (e ho fatto un discorso puramente ipotetico, non credo proprio che possa avvenire), vorrebbe dire che è così che lo vuole l'uomo... che è semplicemente cambiato il modo di vedere le cose.
Tutto il resto con facebook non c'entra niente: non sono i social network ad aver creato una situazione del genere e non cambierebbe qualora scomparissero.
Allora mea culpa, dal post sembrava che stessi idolatrando il fenomeno esclusivamente per quel tipo di progresso.
In ogni modo Facebook è un enzima, ha catalizzato il regresso ideologico e incrementato la passività dell'uomo dell'era moderna. Tutte cose che sarebbero avvenute magari tra una decina d'anni. Ridurne il raggiungimento da cinque a quindici anni è qualcosa di preoccupante e di molto.
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Offline Moebius

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #134 il: 23 Giugno, 2012, 19:56:13 pm »
Vivo in uno stato perenne di "licenza poetica" e tu, amante degli schemi e della grammatica, sei di un noiosismo mortale.  :ruoss:
dovrebbero ritirartela la licenza
 :suicidio:
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Offline Gerardo Petti

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #135 il: 23 Giugno, 2012, 20:40:56 pm »
il momento migliore dei miei tre anni di iscrizione a facebook è stato sicuramente quello in cui gli ultras del Pomigliano volevano l'indirizzo di Crippler per vatterlo dopo una sortita antipomiglianese sulla mia bacheca.

Questa è interazione, questa è multiculturalità

bei momenti.... :siasd: :siasd:
Bale mi fa cagare a spruzzo, è un caprone.

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Il fenomeno Facebook
« Risposta #136 il: 24 Giugno, 2012, 00:50:41 am »
e sai quante volte me so sentito dire "non guardarmi negli occhi mi metti soggezione"
ma alza la merda! :asd:

AyeyeBrazov

Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #137 il: 24 Giugno, 2012, 01:28:43 am »
ma alza la merda! :asd:
magari è strabico :look:

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #138 il: 24 Giugno, 2012, 01:52:40 am »
ma alza la merda! :asd:
Vien ca o' zi te piglia mbraccio...

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Re:Il fenomeno Facebook
« Risposta #139 il: 24 Giugno, 2012, 10:29:40 am »
o foss mai na vot che riuscess a leggr un post di capetiello senza finire con questo  :scratch:?
Sappiamo tutti chi e' il porco!
please, no more Vittorio Raio!