Rispetto le idee di tutti ma dire che Facebook è "un qualcosa di positivo, dipende da come lo si usa" a mio avviso è sbagliatissimo.
Questo strumento ha allargato gli orizzonti della comunicazione, ha cambiato un'era ed è la più grande invenzione dopo il telefonino, lo ammetto, ma ha dei lati negativissimi che aime scavalcano quelli positivi.
1.
In primo piano l'intento di plasmare i gusti e le preferenze delle persone. Le tendenze che vengono fuori, che rimbalzano sul social network e vengono messe sulla piazza vengono studiate, analizzate e vendute alle multinazionali che, come sappiamo, sono capaci di tutto pur di tenerci il cappio al collo.
Quindi i prodotti vengono studiati non più per essere utili ma solo per fare tendenza. Apparecchiature che non hanno nulla in più a quelle precedenti vengono messe sul mercato di continuo, ormai è un bombardamento di roba inutile cambiata solo minimamente nella propria forma.
Studiandone il fenomeno il margine d'errore (inteso come riuscita del prodotto) vale esclusivamente per quella fetta di persone che davvero ne capisce e/o se ne frega delle varie tendenze.
Come l'iPhone osannato da tutti e smerdato da chi davvero ne capisce.
2.
La possibilità di essere messi in vetrina. Quand'ero piccolo sognavo di diventare uno showman, di diventare questo e diventare quello. Oggi i ragazzi/bambini possono essere i divi di loro stessi. La gente che condivide i cazzi propri, che va a caccia di mi piace, che si fa i servizi fotografici, che si spoglia davanti la macchina fotografica lo fanno solo per acquisire popolarità. Si è nella natura dell'uomo moderno andare a caccia di popolarità ma con l'avvento di certe apparecchiature il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale e velocissima.
Ormai abbiamo solo gente vuota che si crea quest'avatar di facciata, donne e uomini che su facebook sembrano dei superfighi fatti ad immagine e somiglianza di quelli della tv ma che, dopo 2 ore passate insieme dal vivo, si rivelano di un noiosismo mortale e rivoltante.
3.
L'alienazione e la dipendenza.
La timeline, il diario e o' cazz cann cacat hanno reso il tutto un giochino sadico e perverso.
Se voglio vedere come ero ai tempi della mia ex, come ero con i miei vecchi amici tre anni fa mi basta fare due click. Questo illude già di per se gli alienati che hanno passato ore ed ore su facebook da quattro o cinque anni a sta parte. I dati dimostrano che la gente sta tantissimo davanti al pc e davanti a facebook allora rendono sempre più reale il "te facebookizzato" creandone un album dei ricordi con stati, foto, link e quant'altro. E' come il diario della tua vita di facebook, l'ennesima vetrina che oramai continua a crescere giorno per giorno grazie all'aggiunta dei luoghi e di altre cazzate che porteranno alla distruzione delle interazioni dal vivo.
Dobbiamo pensare che questo fenomeno in 5 anni ha cambiato il mondo e dobbiamo chiederci dove riuscirà ad arrivare tra altri 5 anni. Ormai la gente vive dietro il proprio avatar, si muove in funzione di quelle che sono (e saranno) le immagini che loro stessi vogliono espandere al social network. Credono di essere superfighi e superfighe rimanendo imprigionati in un qualcosa che in realtà non esiste.
E' vero che facebook aiuta chi ha problemi a relazionare, il fatto è che anche chi non aveva problemi a stare tra la gente, per ozio e pigrizia che contraddistingue la specie umana, si è lasciato trascinare dal fenomeno riconoscendo che crearsi una maschera cybernautica è più semplice che costruire una personalità vera e propria nella vita reale.
Una società di sociopatici dediti alla tendenza. E' questo che vogliono.