Vorrei avere (ancora) il vostro ottimismo.
Io davvero credevo in una svolta. Quando seppi di Higuain, Mertens e Callejon a Napoli ci ho creduto davvero. Quando ho visto la prima partita ufficiale del Napoli di Benitez ero convintissimo che avremmo stravinto lo scudetto. Alla prima in Champions contro il Borussia ero convintissimo di un campionato ed una corsa europea entrambi storici, leggendari.
Pensateci quante cose belle so successe. I 12 punti in Champions, la vittoria in semifinale di Coppa con una Roma asfaltata sotto gli occhi di un D10S in visibilio, Reina che para il primo rigore della carriera di quel pagliaccio di Balotelli. Cose troppo belle uagliù. Soddisfazioni troppo grosse. Le nostre sciagure sono iniziate con quella fottutissima finale, dalla notizia di Ciro che ci intossicò una vittoria comunque storica (la seconda Coppa Italia in tre anni) una serata che doveva essere di sport e di gioia.
Ma dopo quest'anno non ci credo più. La nostra dimensione è questa. Se non ci è riuscito Benitez a portare gli investimenti fondamentali (perché c'è differenza da quelli importanti) non ci riuscirà certo un Emery o un Mihailovich senza Champions.
E arricurdammece che a detta della presidenza la società nun se ne fotte dei tifosi, né delle 'coppette' per cui questi tifosi spantecano da una vita sana. Figurammece di accattare un centrocampista decente.