Succhiami il mignolo inzuppato a culo a nonneta.
Ti rispondo un attimo nel merito perchè non riesco a farne a meno

Innanzitutto sei impreciso, perché non si può definire la letteratura un'arte "non mediata" se abbisogna di una corrispondenza di significati e significanti. E' proprio in questa corrispondenza, nella ricomposizione razionale della frattura tra questi elementi per mezzo della logica verbale, che si ritrova la forma di mediazione cui essa ricorre.
Le arti meno mediate sono invece quelle visive e la musica, nelle quali la distanza tra l'idea originaria e il risultato artistico è meno ampia. Perché la forma di pensiero connaturata a ciascun essere umano è visiva e/o analogica (la musica è analogica). L'esigenza comunicativa, il pensiero verbale (e quindi la letteratura) arrivano più avanti.
Relativamente al rapporto tra il cinema e le altre arti rispondo che è proprio il cinema la prima forma d'arte. E' già presente in forma embrionale nelle caverne primitive: i graffiti, racconti per immagini. E cito ancora con Ejzenstejn: "Sono convinto che il cinema è il livello attuale del teatro; che il teatro nella sua forma antica è morto e continua ad esistere per pura forza d'inerzia". Il cinema non come punto di convergenza del passato ma come suo superamento. Ovviamente questa è una provocazione e va presa come tale. Così come vanno ridimensionate molte pisciate fuori dal vaso fatte da Bene.
La dimensione artistica di una qualsiasi opera in qualsiasi settore, non è data dal suo elitarismo né dalla sua diffusione commerciale ma dal rapporto tra forma e contenuto, dallo spessore dell'uno e dell'altro e dall'efficacia della loro combinazione.
Infine, dire che la forma non è necessaria (o indispensabile) al cinema è un'eresia inaccettabile. E lo stesso riferito a qualsiasi arte.
Ogni inquadratura risponde ad esigenze morfologiche, ogni sequenza a necessità sintattiche. L'indagine metalinguistica fatta in 120 anni da Griffith fino a Greenaway (che per me è tutt' strunz ma lassamm' sta) non può essere smerdiata con tanta superficialità.