Autore Topic: [eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto  (Letto 22251 volte)  Share 

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Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #40 il: 05 Maggio, 2012, 15:08:51 pm »
Gianmarco ha ragione, le parole servono anche perchè nel raccontare qualcosa devi mantenere un ritmo che faccia evocare la scena che stai rappresentando, la frase deve essere lirica, deve essere bevuta come un bicchiere d'acqua.

E per fare questo c'è bisogno di leggere.



Ti prometto che oggi pomeriggio leggo e ti dico. :look:
Ma penso la medesima cosa. Il fatto è che la scrittura è molto simile al canto. Diciamo che mettermi a scrivere un racconto del genere è come provare un acuto di Mengoni quando in realtà scrivo e interpreto delle ballate dai toni bassi. In sostanza non posseggo ancora i mezzi per cimentarmi in certe cose.
P.S: Per chi contestava la brevità, dico che questo racconto era per un concorso letterario sui Partigiani indetto dall'ANPI, avevo solo 4 fogli A4 a disposizione e quindi non potevo spingermi più in la.
In ogni caso questa è una versione più estesa, ma di poco comunque, che ho composto appositamente per le critiche e l'esercizio in se.
"IL M0ND0 3' 1 P4LC0SC3N1C0 3 N01 GL1 4TT0R1 K3 R3C1T4N0 UN4 P4RT3  <3 <3 <3
esco alle 8 dallo studio,corso novara.....non prendo gelati...ti mangio il cuore.
Spoiler
 
bha...io non rinuncerei ad Hamsik.
Tanto è lui che rinuncia a sè stesso.

falceEmarcello

[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #41 il: 05 Maggio, 2012, 15:14:44 pm »
Fiorenzo sei il solito piscione

Capitiello hai sbagliato a cimentarti in un esercizio di stile si vede che e' un racconto vuoto e non tuo e che hai voluto solo "giocare con la penna" e purtroppo ti devo dire anch'io che non ti e' riuscito bene
Il mio e' un consiglio di un pessimo scrittore ma di un accanitissimo lettore infatti ti confido che quelli che scrivono con stile mi fanno cagare a meno che al suddetto  stile non siano associati contenuti "massicci"
Insomma a me, come alla maggior parte dei lettori interessa la "ciccia" e non il piatto in cui e' servita
Secondo me eri acerbo per tentare l'esperimento.
Adesso mi caco il cazzo di dare suggerimenti e cazzi vari ma mi farebbe piacere leggere uno scritto che senti tuo sopratutto sul piano della trama
Ovviamente poi ti faro' la mia critica ( per quello che serve) in privato o in pubblico ma certamente no mo' :chupa:

micoste

Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #42 il: 05 Maggio, 2012, 15:45:07 pm »
Lo stuprare i vocaboli fa parte di me stesso, non vi nascondo che non conosco la grammatica ne mezzo verbo "comm faje?" allora vi chiedete, semplicemente scrivo a sentimento.
Non è sinonimo di scarsa umiltà, anzi, semplicemente sto plasmando uno stile che probabilmente in futuro mi caratterizzerà. Qui si parla di arte non di matematica.

Gli scrittori che si permettono di stuprare la grammatica sono quelli che la conoscono a menadito. Altrimenti, sono solo strafalcioni  :asd: Differenza sottile ma fondamentale. La matematica non piove dal cielo, le regole della matematica sono state stabilite umanamente, così come quelle dell'arte letteraria: c'è un'affinità tra le due materie. E per stravolgere un teorema matematico, bisogna conoscerlo alla perfezione.


Offline Moebius

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #43 il: 05 Maggio, 2012, 15:50:22 pm »
capetiè fino dai tempi dei tempi l'arte è prima di tutto techne,tecnica da padroneggiare per poter esprimere al meglio quanto si sente....
studia che quando farai una certa età inevitabilmente rimpiangerai di non averlo fatto prima,un giorno ti accorgerai che non riesci a trasmettere le tue sensazioni nemmeno a te stesso perchè ti mancano le parole giuste (e il modo più efficace di disporle) per farlo
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

falceEmarcello

[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #44 il: 05 Maggio, 2012, 15:52:26 pm »
Gli scrittori che si permettono di stuprare la grammatica sono quelli che la conoscono a menadito. Altrimenti, sono solo strafalcioni  :asd: Differenza sottile ma fondamentale. La matematica non piove dal cielo, le regole della matematica sono state stabilite umanamente, così come quelle dell'arte letteraria: c'è un'affinità tra le due materie. E per stravolgere un teorema matematico, bisogna conoscerlo alla perfezione.

Mah ti quoto e non ti quoto
Scrivere non e' la settimana enigmistica  ci stanno eccelsi romanzi di scrittori autodidatti e grandissime cagate di fini linguisti, chiaramente il mio esempio rappresenta le rare eccezioni e non la regola generale, secondo la quale il tuo discorso non fa una piega
Insomma ci deve essere la TRAMA per potere passare sulle regole

Online pappasouth

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[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #45 il: 05 Maggio, 2012, 18:33:24 pm »
Almeno prova a dare qualche motivazione ...
Io gli ho detto il motivo per il quale non mi è piaciuto del tutto.
Dire "fa schifo" è inutile. Del resto la premessa lascia ben intendere che l'autore sta spaziando in un genere che non sembra essere il suo ...
fiorenzo è proprio n omm e merd!

Offline mk89

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #46 il: 05 Maggio, 2012, 18:46:30 pm »
Non era mio intento trattare capitiello con sufficienza. Anzi, giuro che quando lessi avevo la volontà di citare passo passo le parti di testo indigeste. Purtroppo, vuoi per l'impossibilità di copiare, vuoi per la non praticabilità di una trascrizione manuale di quasi tutto il racconto (:look:), ho desistito.
Onestamente poi non sono un buon critico letterario. La letteratura è un'arte troppo più immediata e complessa del cinema di cui scrivo maccheronicamente ogni tre e quatt.
Comunque di "utile" nun tengo niente. L'incipit è brutto assai e l'epilogo della vicenda, quello che precede la melliflua menata finale, mi pare tutt'altro che brusco, come ha detto Nando. Anzi, mi pare il solito artificio di certa drammaturgia evenemenziale che odio soprattutto quando applicata al cinema come giochetto per tenere alto l'interesse dello spettatore.
Nella sostanza ci ho trovato il solito qualunquismo mongoloide tipico di capitiello. Ma è possibile che io abbia dei preconcetti legati a quello che scrive sul forum, anche se non la ritengo una ipotesi probabile.  :look:

 :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Comunque almeno ora hai espresso un punto di vista più utile!  :ok:
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline mk89

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #47 il: 05 Maggio, 2012, 19:05:07 pm »
Sai Giggì io ho una scuola di scrittura che quasi m'impone robe del genere. Se pensi a Lanzetta scrive un mezzo Napoletano nei suoi libri, se pensi a Petrella trovi lo stesso però su un gradino più alto di italiano, se pensi ancor più su a Brugess si è preso il lusso addirittura di inventare dei vocaboli e di mischiarli con un gergo tanto incomprensibile da diventare poi una seconda lingua.
Lo stuprare i vocaboli fa parte di me stesso, non vi nascondo che non conosco la grammatica ne mezzo verbo "comm faje?" allora vi chiedete, semplicemente scrivo a sentimento.
Non è sinonimo di scarsa umiltà, anzi, semplicemente sto plasmando uno stile che probabilmente in futuro mi caratterizzerà. Qui si parla di arte non di matematica.
Quando ho il foglio davanti non riesco a prefissarmi un obbiettivo, degli schemi, non riesco a badare alla grammatica perché mi immedesimo in quello che sono i protagonisti, quelli che sono gli scenari e le ambientazioni.
Secondo il lettore scrivere magari è una cosa facile ma così non è, non è il tema delle elementari dove devi stare accuorto alla grammaticca oppure il tema della maturità dove vince chi scrive paroloni più difficili. La letteratura è un qualcosa che esce da ogni schema, libero da ogni vincolo, dalla grammatica, dal buon costume, dal senso talvolta.
Avete mai preso in mano un libro di Isabella Santacroce o di Francesca Ferrando? No? Allora è meglio che non ci provate sennò v'impiccate, vi date fuoco, vi lavate gli occhi con l'alcool, insomma, anche la letteratura, sopratutto la letteratura, è questione di stile, gusto e tollerabilità.
P.S: Ciò non toglie tempo e motivazione ai miei studi sia chiaro, ma è proprio questo il punto, della grammatica, punteggiatura, forma e stile non ne voglio sapere molto, sono io a dettare tempi e regole quando ho un foglio tra le mani, ovviamente nei limiti della comprensibilità. Il resto è roba da giornalisti e/o autori da primo stand della Feltrinelli.

Uà quanto la schifo a lei e ai suoi libri pseudo-alternativi del cazzo.  :asd:

Comunque sono in grossa parte d'accordo con te, assolutamente! Rendere l'arte soggetta alle regole ...  :asd:  a questo punto non c'è evoluzione  :asd: L'arte s'è sempre evoluta con la ricerca di "nuove" cose o con la fuoriuscita dagli schemi. Però è anche vero che chiunque nel suo piccolo ha reso tale "novità" una tecnica, altrimenti saremmo tutti Bukowski .. basterebbe piazzare 4 parole lì e via ... Per me hai molto da studiare ...! Nun sta a sentì chi dice che non è così, perchè non è vero, a meno che non hai il dono del saper usare la parola giusta nel momento giusto, e vabuò ... lì è un dono....

Ah non sono d'accordo al 100% con Marcello. Se vuoi la sostanza allora ti leggi solo i saggi .  :asd: Obiettivamente ... è piacevole leggere uno scritto di Dante, Wilde o di Toliken (il tizio del signore degli anelli) proprio per la bravura che hanno nel creare atmosfere, trasmettere emozioni con le parole eccetera.

Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline dostoieschi

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #48 il: 05 Maggio, 2012, 19:18:34 pm »
Ma senz'altro, di certo non penso di essere già arrivato. Anzi. Se son qui a leggere, scrivere, diffondere e chiedere critiche è appunto per migliorare. Altrimenti invece di un esercizio di stile avrei postato un inedito scritto nel mio di stile. Ho deciso di calarmi in quest'esperienza dopo aver letto i 49 Racconti di Hemingway (tra l'altro con qualche difficoltà), è stata una sfida con me e le critiche che state muovendo solo la dimostrazione che sperimentare paga sempre. Sempre.
Grazie e non sentirti fallito, comincia a non seguire degli schemi prefissati e ad usare anche te vocaboli a cazzo di cane, è questo il bello della letteratura. Quando Bukowsky si sedeva a scrivere di certo non pensava ad un verbo, una virgola, un avverbio o un aggettivo (questi sconosciuti :look: ). Per quello esistono traduttori ed editor.

Bell r'o frate :look: il mio problema è stato esattamente il contrario, pure se non si direbbe. Io ero un cazzo di anarchico, ho fatto qualsiasi tipo d'esperimento, inventando vocaboli nuovi, scrivendo periodi di venti righe senza una virgola, giocando con allitterazioni e metafore fino alla soglia della sopportabilità. E il cazzo è che tutto è stato già fatto, tutto è stato già detto. Il mio problema è stato non aver avuto la costanza, la cazzimma, la superficialità necessaria per concludere un lavoro che fosse uno. Gli amanti del bello - i perfezionisti - non sono fatti per la riproduzione industriale della loro arte.

Così ho accantonato - momentaneamente? - la strada maestra con un unico racconto all'attivo (con cui però ho vinto un viaggio in Olanda :look:) e ora scrivo quello che mi chiedono di scrivere. Lo trovo più semplice. Più riposante.

Offline wendell

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #49 il: 05 Maggio, 2012, 19:29:13 pm »
Sai Giggì io ho una scuola di scrittura che quasi m'impone robe del genere. Se pensi a Lanzetta scrive un mezzo Napoletano nei suoi libri, se pensi a Petrella trovi lo stesso però su un gradino più alto di italiano, se pensi ancor più su a Brugess si è preso il lusso addirittura di inventare dei vocaboli e di mischiarli con un gergo tanto incomprensibile da diventare poi una seconda lingua.
Lo stuprare i vocaboli fa parte di me stesso, non vi nascondo che non conosco la grammatica ne mezzo verbo "comm faje?" allora vi chiedete, semplicemente scrivo a sentimento.
Non è sinonimo di scarsa umiltà, anzi, semplicemente sto plasmando uno stile che probabilmente in futuro mi caratterizzerà. Qui si parla di arte non di matematica.
Quando ho il foglio davanti non riesco a prefissarmi un obbiettivo, degli schemi, non riesco a badare alla grammatica perché mi immedesimo in quello che sono i protagonisti, quelli che sono gli scenari e le ambientazioni.
Secondo il lettore scrivere magari è una cosa facile ma così non è, non è il tema delle elementari dove devi stare accuorto alla grammaticca oppure il tema della maturità dove vince chi scrive paroloni più difficili. La letteratura è un qualcosa che esce da ogni schema, libero da ogni vincolo, dalla grammatica, dal buon costume, dal senso talvolta.
Avete mai preso in mano un libro di Isabella Santacroce o di Francesca Ferrando? No? Allora è meglio che non ci provate sennò v'impiccate, vi date fuoco, vi lavate gli occhi con l'alcool, insomma, anche la letteratura, sopratutto la letteratura, è questione di stile, gusto e tollerabilità.
P.S: Ciò non toglie tempo e motivazione ai miei studi sia chiaro, ma è proprio questo il punto, della grammatica, punteggiatura, forma e stile non ne voglio sapere molto, sono io a dettare tempi e regole quando ho un foglio tra le mani, ovviamente nei limiti della comprensibilità. Il resto è roba da giornalisti e/o autori da primo stand della Feltrinelli.

"La dialettica delle opere d'arte è costruita su una curiosissima unità dualistica: un'impetuosa ascesa progressiva lungo le linee dei più elevati livelli espliciti di coscienza e la penetrazione simultanea, per mezzo della forma, negli strati del più profondo pensiero sensoriale. La separazione antitetica di queste due linee di movimento crea quella notevole tensione unitaria di forma e contenuto che è caratteristica delle vere opere d'arte. Senza di essa non esiste vera arte.
Permettendo all'uno o all'altro elemento d'avere il predominio, non si raggiunge l'opera d'arte. La tendenza verso l'aspetto tematico-logico rende l'opera arida, logica, didattica. Ma anche il porre un eccessivo accento sulle forme sensoriali del pensiero, senza tener abbastanza conto della tendenza tematico-logica, è fatale all'opera, condannata così al caos sensoriale, agli elementi grezzi, al delirio".

S. M. Ejzenstejn


"Ma stai arraggiunann' o stai cacann?"
P. Wendell
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Offline dostoieschi

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #50 il: 05 Maggio, 2012, 19:46:54 pm »
Sai Giggì io ho una scuola di scrittura che quasi m'impone robe del genere. Se pensi a Lanzetta scrive un mezzo Napoletano nei suoi libri, se pensi a Petrella trovi lo stesso però su un gradino più alto di italiano, se pensi ancor più su a Brugess si è preso il lusso addirittura di inventare dei vocaboli e di mischiarli con un gergo tanto incomprensibile da diventare poi una seconda lingua.
Lo stuprare i vocaboli fa parte di me stesso, non vi nascondo che non conosco la grammatica ne mezzo verbo "comm faje?" allora vi chiedete, semplicemente scrivo a sentimento.
Non è sinonimo di scarsa umiltà, anzi, semplicemente sto plasmando uno stile che probabilmente in futuro mi caratterizzerà. Qui si parla di arte non di matematica.
Quando ho il foglio davanti non riesco a prefissarmi un obbiettivo, degli schemi, non riesco a badare alla grammatica perché mi immedesimo in quello che sono i protagonisti, quelli che sono gli scenari e le ambientazioni.
Secondo il lettore scrivere magari è una cosa facile ma così non è, non è il tema delle elementari dove devi stare accuorto alla grammaticca oppure il tema della maturità dove vince chi scrive paroloni più difficili. La letteratura è un qualcosa che esce da ogni schema, libero da ogni vincolo, dalla grammatica, dal buon costume, dal senso talvolta.
Avete mai preso in mano un libro di Isabella Santacroce o di Francesca Ferrando? No? Allora è meglio che non ci provate sennò v'impiccate, vi date fuoco, vi lavate gli occhi con l'alcool, insomma, anche la letteratura, sopratutto la letteratura, è questione di stile, gusto e tollerabilità.
P.S: Ciò non toglie tempo e motivazione ai miei studi sia chiaro, ma è proprio questo il punto, della grammatica, punteggiatura, forma e stile non ne voglio sapere molto, sono io a dettare tempi e regole quando ho un foglio tra le mani, ovviamente nei limiti della comprensibilità. Il resto è roba da giornalisti e/o autori da primo stand della Feltrinelli.

Questa è una bella cacata :ok: In quello che ho letto del tuo scritto non c'è nulla di rivoluzionario, di nuovo. Impara prima a scrivere bene. Anche dai giornalisti, quelli bravi, e dagli "autori da primo stand alla Feltrinelli". L'innovatore lo farai più avanti.

AyeyeBrazov

Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #51 il: 05 Maggio, 2012, 19:56:53 pm »
mmm..mi state facendo venir voglia di contribuire: capatiè a puttan e mammet!

Offline Genny Fenny

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #52 il: 05 Maggio, 2012, 20:05:31 pm »
"La dialettica delle opere d'arte è costruita su una curiosissima unità dualistica: un'impetuosa ascesa progressiva lungo le linee dei più elevati livelli espliciti di coscienza e la penetrazione simultanea, per mezzo della forma, negli strati del più profondo pensiero sensoriale. La separazione antitetica di queste due linee di movimento crea quella notevole tensione unitaria di forma e contenuto che è caratteristica delle vere opere d'arte. Senza di essa non esiste vera arte.
Permettendo all'uno o all'altro elemento d'avere il predominio, non si raggiunge l'opera d'arte. La tendenza verso l'aspetto tematico-logico rende l'opera arida, logica, didattica. Ma anche il porre un eccessivo accento sulle forme sensoriali del pensiero, senza tener abbastanza conto della tendenza tematico-logica, è fatale all'opera, condannata così al caos sensoriale, agli elementi grezzi, al delirio".

S. M. Ejzenstejn


Io ritengo che questa idea sia valida solo applicata alla letteratura e non al cinema.
Perché essendo la letteratura un'arte non mediata abbisogna di una precisa corrispondenza tra significanti e significati. Per cui il veicolo formale è necessario.
Il cinema di per sé è mediato perché ha un sottobosco di più arti precostituite di specifici linguaggi. Quindi una mano accademica finisce per creare l'arte dell'arte, che è una cosa che aumenta il distacco temporale con lo spettatore dando l'idea di mediato e anacronistico. Parafrasando nu poco quello che diceva Carmelo Bene  :look:, che vedeva il cinema con una sorta di sotto-arte per deficienti, quanto più l'arte è capibile (per via una trama delineata, certi formalismi noti e la somministrazione spettacolare di phatos a dosi) tanto più è misera e consolatoria perché occhiolino tra il creatore e l'idea borghese.
Usando le parole di Ejzenstejn (che all'epoca sperimentava col montaggio in un modo che poteva benissimo essere considerato caotico e delirante) credo che quanto più il cinema sia delirante, oscura, confusa (ovviamente non in maniera posticcia per compiacere lo schifo di Giovanni Guallera) tanto più assurge dignità artistica.
Ma questa è una cosa di cui abbiamo discusso già tremila volta. Nun me risponnere, pigl' ngul. 

Offline wendell

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #53 il: 05 Maggio, 2012, 20:18:47 pm »
Io ritengo che questa idea sia valida solo applicata alla letteratura e non al cinema.
Perché essendo la letteratura un'arte non mediata abbisogna di una precisa corrispondenza tra significanti e significati. Per cui il veicolo formale è necessario.
Il cinema di per sé è mediato perché ha un sottobosco di più arti precostituite di specifici linguaggi. Quindi una mano accademica finisce per creare l'arte dell'arte, che è una cosa che aumenta il distacco temporale con lo spettatore dando l'idea di mediato e anacronistico. Parafrasando nu poco quello che diceva Carmelo Bene  :look:, che vedeva il cinema con una sorta di sotto-arte per deficienti, quanto più l'arte è capibile (per via una trama delineata, certi formalismi noti e la somministrazione spettacolare di phatos a dosi) tanto più è misera e consolatoria perché occhiolino tra il creatore e l'idea borghese.
Usando le parole di Ejzenstejn (che all'epoca sperimentava col montaggio in un modo che poteva benissimo essere considerato caotico e delirante) credo che quanto più il cinema sia delirante, oscura, confusa (ovviamente non in maniera posticcia per compiacere lo schifo di Giovanni Guallera) tanto più assurge dignità artistica.
Ma questa è una cosa di cui abbiamo discusso già tremila volta. Nun me risponnere, pigl' ngul. 
Ti rispondo che il tuo post è veramente una cacata illeggibile :sisi:
Non sono praticamente d'accordo su niente e prendo atto dell'inconciliabilità delle reciproche posizioni. Sei un deficiente e un ignorante :ok:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline Genny Fenny

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #54 il: 05 Maggio, 2012, 20:35:41 pm »
Ti rispondo che il tuo post è veramente una cacata illeggibile :sisi:
Non sono praticamente d'accordo su niente e prendo atto dell'inconciliabilità delle reciproche posizioni. Sei un deficiente e un ignorante :ok:

Succhiami il mignolo inzuppato a culo a nonneta.

AyeyeBrazov

Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #55 il: 05 Maggio, 2012, 20:46:56 pm »
Succhiami il mignolo inzuppato a culo a nonneta.
va a capì perchè proprio il mignolo....

Offline Genny Fenny

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #56 il: 05 Maggio, 2012, 20:47:53 pm »
va a capì perchè proprio il mignolo....

Non voglio infierire.  :look:

AyeyeBrazov

Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #57 il: 05 Maggio, 2012, 20:51:18 pm »
Non voglio infierire.  :look:
sai campare :sisi:

Online pappasouth

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Re:[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #58 il: 05 Maggio, 2012, 21:11:22 pm »
bender è ributtante anche quando parla di cinema.

falceEmarcello

[eBook] Germogli d'un Inverno Primaverile | Luca P. Trombetta | Racconto
« Risposta #59 il: 05 Maggio, 2012, 21:21:45 pm »
Ma Po comm ha scritt pathos ???
Phatos ma che re? O pezzot ra Philadelphia oppur nu stereo giappones ???
Fiore' sei un ignorante popeto


phatos


:maronn:
« Ultima modifica: 05 Maggio, 2012, 21:25:18 pm da F&Marcello »