Alcune perle degne di vecchibaldracca ( o giu di lí)
«Caro presidente, chi la ama, e siamo tanti, siamo la stragrande maggioranza del Paese, la difenderà anche fisicamente, può contare su di noi oggi e per sempre». (a Berlusconi, 14 dicembre 2009)
«Io ho un figlio adolescente con tanto di amici adolescenti e per loro Berlusconi è un mito perché dicono che è simpaticissimo: è un politico che loro capiscono, parla una lingua che loro capiscono, racconta le barzellette ed è anche super potente da un punto di vista sessuale. I ragazzini lo ammirano, come la maggior parte degli italiani che vorrebbero essere come lui. Quanti italiani a 70 anni si sognano di andare con le donne dalla mattina alla sera? Pochissimi! Per quelli che lo amano è un mito e sta conquistando anche i giovani». (18 aprile 2011)
«Un operaio quando va a casa ha lasciato i suoi problemi nel suo ufficetto. Io quando vado a casa ho ancora i miei problemi di lavoro. Il mio telefono è sempre accesso, è sempre quello dal 1994 e chiunque mi può raggiungere, sabato domenica o festivi. Ma mica solo io lavoro così tanto. Però voi purtroppo pensate che tutti siano dei lavativi perché questo è il messaggio che passa». (17 novembre 2008)
«Il mio stipendio è il minimo! Perché tutte le spese che ho le sostengo con i miei soldi. Spese che giustamente servono a mantenere il rapporto con l'elettorato». (17 novembre 2008)
«Internet e i social network stanno diventando, ogni giorno di più, canali e strumenti di diffusione di odio e veleno». (14 dicembre 2009)
«I social network non sono più luoghi di incontro e socializzazione virtuale. Si sono trasformati in pericolose armi in mano a pochi delinquenti che, sfruttando l'anonimato, incitano alla violenza, all'odio sociale, alla sovversione». (14 dicembre 2009)
«L'assurda vicenda delle minacce al Presidente Berlusconi dimostra, ancora una volta, quanto pericoloso sia diventato l'uso e l'abuso di Facebook». (22 ottobre 2009)
«Le auguro che appena suo figlio avrà accesso a Facebook venga intercettato dai pedofili e che lo incontrino sotto scuola». (A un giornalista, 24 aprile 2009)
«Altro che diritto universale, l'aborto è una tragedia umana e la sua legittimazione deve essere limitata a casi eccezionali e straordinari». (1° dicembre 2008)
«Antonio Di Pietro è un pericolo per la vita democratica del nostro Paese». (18 settembre 2009)
«Il giudice deve bloccare l'uscita del film "Francesca" il quale contiene una frase estremamente offensiva nei confronti dell'On. Mussolini». (12 novembre 2009).
«Per tutelare infanzia e adolescenza dalla cattiva televisione proporrò l'oscuramento dei canali televisivi che inviano messaggi e immagini sbagliate fuorvianti per la formazione della personalità dei minori». (4 dicembre 2009)
«I professionisti della politica possono sfacciatamente dichiarare un enormità come quella di farsi finanziare da uno Stato straniero nemico della democrazia, che ha assassinato milioni di suoi concittadini, che ha abbattuto regimi democraticamente eletti, invaso paesi, ridotto alla fame i popoli. Io non credo che i soldi li hanno beccati solo dai sovietici!» (dal suo blog)
«Il test del capello dovrebbe essere obbligatorio anche per magistrati, forze dell'ordine e militari». (6 novembre 2009)
«Ecco perché io non posso fare la politica come professione, ma solo come servizio. Eppoi, sì! Noi, quelli che la politica vogliono farla sul serio, siamo differenti da loro!» (dal suo blog)
«Il crocifisso è il simbolo della storia e della cultura italiana, e di conseguenza dell'identità del Paese, ed è il simbolo dei principi di eguaglianza, libertà e tolleranza e del secolarismo dello Stato». (3 novembre 2009)
«Un tribunale italiano, sostituendosi al Parlamento e alle leggi italiane, ha deciso che Eluana deve morire per fame e per sete. Un'altra sentenza devastante che promuove un'inaccettabile cultura della morte». (26 gennaio 2009)
«Avete mai provato ad applaudire con una mano sola? Sono Gabriella Carlucci, l'altra mano». (dal suo blog)
Io sogno la guerra civile e la voglio come bottino di guerra
