La verità è che il capro espiatorio lo dovete per forza cercare dopo ogni partita e un giorno è uno, n'at juorn è chillat e via dicendo. Due settimane fa era Higuain "che non valeva i soldi spesi", che "finora non ha segnato quanto dovrebbe". La settimana dopo è stata la volta di Insigne "tiroagiro", che "non ha umiltà", che "è una atteggiato" e via dicendo. Poi è stato il momento di Armero, talmente incapace che ieri è stato uno dei pochi a salvarsi.
Ieri sera Hamsik non ha fatto più schifo dei Callejon, Higuain, Inler, Behrami, Maggio. Hanno fatto tutti schifo dal primo all'ultimo, salvo i centrali difensivi, Armero e Insigne. Eppure no: il capro espiatorio va sempre cercato, anche a costo di riscrivere la storia calcistica di un ragazzo di 26 anni ad uso e consumo vostro per giustificare una mazzata presa da una squadra che nel primo tempo come a Londra non è proprio scesa in campo e una squadra non la fa un singolo calciatore, a meno che non si chiami Diego Armando Maradona, ma la fanno 11 persone. 7 di queste ieri sera sono mancate nei primi 45 minuti.
Il problema vero è la mentalità di vincere. C'è chi vi è abituato e chi no. Noi dobbiamo ancora lavorarci sopra.