Il punto della situazione è che questo è (è stato?) il mercato di Mazzarri. Ancor più di quanto non lo sia stato quello passato.
Lo ha confermato quando in conferenza stampa ha detto: "Io valuto i giocatori con criteri diversi da quelli usati dai tifosi. Con l'eccezione di Inler, tutti i nuovi acquisti venivano da stagioni negative: li voglio carichi e in cerca di riscatto".
Io credo che Mazzarri abbia ottenuto, infine, le garanzie tecniche che richiedeva per rimanere a Napoli. Sono queste: giocatori esperti e motivati, nessuno scassacazzo. E questo è il suo Napoli. Non c'è Matavz - per dire - perché troppo inesperto, e non c'è Trezeguet perché ha un passato che ingombra troppo una panchina.
Il risultato di questo mercato (finora comunque leggermente sopra la sufficienza) è un Napoli che saprà confermarsi in campionato, dove siamo sempre tra i più forti (se non i più forti) in fatto di costanza, rabbia agonistica, coesione interna al gruppo, superiorità atletica. Difficilmente supereremo il girone in Champions, dove tecnica ed esperienza (quella europea, però) sono vitali.
Mazzarri è un allenatore motivazionale, questo ci dovevamo e potevamo aspettare da lui. Però merita la nostra fiducia, perché sappiamo tutti benissimo che è lui il primo artefice della nostra qualificazione in Champions. E quando la parola è passata al campo, il Napoli ci ha sempre smentito, ogni benedetto anno.
Fermo restando che secondo me il mercato non è finito qui (sono convinto che arriveranno altri due acquisti, dalla cui qualità capiremo effettivamente di che morte dovremo morire), non ci resta che aspettare di capire se dobbiamo rimpiangerci Gasperson o se toccherà a tutti imparare da Mazzarri come si fa una squadra di pallone.