Da piccolo avevo un sogno ricorrente abbastanza lugubre.
Sono disteso nel mio letto sotto le coperte durante un temporale invernale, ed ogni tuono fa rimbombare la stanza come in un terremoto. A un certo punto ho una visione dell'ambiente esterno, e vedo che la mia stanza non fa piu' parte del palazzo nel quale abito ma che ora si trova in una specie di campo incolto, con carriole ed attrezzi tutti scassati, ed esternamente ha l'aspetto di una baracca di legno. Inizio a sentire la presenza di un'entità che sta per entrare; all'improvviso si spalanca la porta ed entra un essere con delle unghie affilatissime che inizia a parlarmi con voce stridula. Mi conficca le unghie dentro al collo e non riesco a urlare; vedo che la stanza scompare e si spalanca un baratro oscuro nel pavimento, fino a quando l'essere decide di buttarmi giu'. Precipito sempre piu' velocemente, cresce la paura di schiantarmi al suolo. Appena mi schianto per terra (morendo) mi sveglio