The Man From Earth
L'idea è affascinante, la realizzazione scadente. La sceneggiatura tende frettolosamente al nocciolo, la regia l'asseconda in maniera anonima, al limite del televisivo. L'atmosfera è del tutto assente, complici anche un parco attori mediocre e una colonna sonora raffazzonata. Peccato.
Voto: **
p.s. Visto su consiglio di Dave79

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THE WICKER MAN
Unico film delliinglese Robin Hardy, The Wicker Man è un horror atipico che ribalta tutti gli stereotipi del genere: sostituisce le tenebre con la luce, l'orrido col grottesco, il demoniaco col divino, sfocia soventemente nel musical e nell'erotismo. L'inquietudine perviene dalla metabolizzazione dell'anormalità nella quotidianità e dall'atmosfera blasfema che si respira.
La forte censura cui l'opera è andata incontro nel tempo le ha addirittura giovato, conferendole un'aura maledetta e l'etichetta di cult movie.
Voto: ***1/2
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UNITED 93
Greengrass, forte del suo background documentaristico, rifugge la spettacolarizzazione tipicamente hollywoodiana adottando una narrazione asciutta e, almeno nelle intenzioni, capace di ricostruire fedelmente quanto avvenuto sul volo di linea United 63 l'11 settembre 2001.
Il montaggio in parallelo terra-aria è uno strumento efficace per la costruzione della tensione. Massiccia la sensazione di impotenza.
Voto: ***
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DRAG ME TO HELL
Sam Raimi torna all'horror in stile La Casa e L'armata delle tenebre. Terrore e risata vanno a braccetto in ciascuna sequenza in un'opera che riesce nell'arduo compito di esaltare e parodizzare simultaneamente il medesimo genere narrativo. Il kitsch e il weird abbondano. Qualche ridondanza nella sintassi delle scene: la tensione è costruita sempre alla stessa maniera (rumore, ansia e timore, sospiro di sollievo, nuovo rumore, terrore).
Voto: ***1/2
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IL MASSACRO DI FORT APACHE
Ford abbandona la magnificazione del mito americano, da lui stesso spesso perpetrata, attraverso la caduta del colonnello Thursday, simbolo di una nazione autoritaria ma a volte vittima della propria tracotanza. L'affettuoso dipinto del microcosmo del forte attira le simpatie, il cinismo del protagonista le allontana. Nel finale si parteggia per gli antagonisti.
Un perfetto Fonda oscura Wayne.
Voto: ***1/2
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SYNECDOCHE, NEW YORK
Opera assai personale nella quale le classiche categorie di tempo e spazio vengono destrutturate. Stessa sorte tocca ai personaggi che si moltiplicano, reincarnano, impazziscono. Il mondo inscenato è irreale, pura percezione della mente del protagonista, concrezione delle suo animo psicotico.
Si naviga dalle parti di INLAND EMPIRE ma, laddove Lynch professa la ciclicità e l'infinito, Kaufman sottolinea la limitatezza dell?uomo, la sua irrefrenabile ma frustrante tensione all'assoluto, la sua incapacità nel cogliere il reale e il presente, l'impossibilità di controllare la propria vita ed il proprio corpo. Echi beckettiani.
Voto: ****
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Altri film visti:
Alba di gloria (John Ford, 1939): ***
Rio Bravo (John Ford, 1950): ***1/2
La conquista del West (Hathaway, Ford, ecc. 1962): **1/2
Arizona Junior (Joel & Ethan Coen, 1989): ***1/2

District 9 (Neill Blomkamp, 2009): ***1/2
Le trame cercatevele voi :perul: