Ho visto Quo Vado.
Filmicamente è zero, e qua non è che possiamo sempre farlo masto rispetto ai vari cinepanettoni solo perché che ha una linea narrativa più strutturata (ciao Nicola). Perché è un po' come se napoletanocrociato si guardasse il pesce e dicesse beh, insomma, non male, in uno spogliatoio di cinesi.
Come negli altri film c'è la solita seconda parte salvifica, che redime il popolino italiano che paga il biglietto con i soliti luoghi comuni (siamo sciatti e furbetti ma abbiamo un cuore grande grande così). In questo non si distingue dalle pieraccionate varie.
Di diverso c'è, come dicevo l'altro giorno, il fatto che le gag di Zalone, che sono sempre le stesse tali e quali, fanno ridere di gusto (almeno a me), e che tra un colpo al cerchio e uno alla botte qualche affondo c'è.
Rispetto agli altri si vede la netta differenza di budget, sia per le ambientazioni esotiche che per le interpretazioni dei comprimari.