Ho visto Diaz anche io, ieri sera. In qualche scena, non mi vergogno di ammetterlo, ho pianto.
Il film è strutturato benissimo, senza veli o retorica. Tutte le scene sono davvero successe, compresa quella del poliziotto "buono" all'interno della scuola, che altri non era che il vicequestore di Genova che parlò della richiesta della manifestante di aiutare la sua collega con il cranio aperto in due in un'intervista a Repubblica e di come lui avesse acconsentito, credendola addirittura morta.
Le uniche due critiche che posso fare, concordando solo su questi due aspetti con Agnoletto, sono: non aver usato nomi reali (si doveva dire chi era presente quella sera, almeno quelli accertati dall'indagine giudiziaria) e aver fatto sembrare la politica "distante", visto che non si parla quasi mai di esponenti della maggioranza che proprio in quelle ore furono attivi e protagonisti...Castelli, sporco fascioleghista, visitò la caserma di Bolzaneto poche ore prima dei fatti.
Ed è proprio la caserma degli orrori ad avermi shockato di più nel film. Forse perchè a livello mediatico è rimasta più "in ombra" rispetto ai fatti della scuola Diaz sebbene sia naturalmente ad essi collegata, ma quello che è successo in quell'edificio pubblico è ABOMINEVOLE.
Torture da "Il processo", annullamento della condizione umana con aberranti umiliazioni fisiche e psicologiche (insulti politici e personali, sputi, percosse su persone già massacrate, derisioni in infermeria, impossibilità di recarsi al bagno, dovere di assumere la posizione eretta per ore ed ora con la faccia rivolta al muro e le scene della ragazza nei gabinetti mi fanno veramente venire la nausea) senza la possibilità di ricorrere ad una difesa legale, baluardo del garantismo democratico del dopoguerra.
I fatti della Diaz sono così incredibili da sembrare una trasposizione moderna di accadimenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale, tanto sembra impossibile che, in un paese democratico, costituzionale e garantista come l'Italia (o come almeno, appare essere) nel XXI secolo accadano ancora episodi che ci riportano con la mente indietro di un secolo, ad immagini di uomini senza cintura costretti all'umiliazione finale davanti ad una corte che li derideva perchè dovevano tenere i pantaloni con le mani.
Vedetelo.