le parole esatte

Mettiamo la parola fine sul suo futuro, ovvero rimane a Napoli ? "No, perché deve finire l’anno. Qui si parla, addirittura offensivamente, di comportamenti ambigui. Secondo me, in questo ambiente, quando uno è serio e dice le cose, si dice che è ambiguo, quando uno dice una cosa e, poi, cambia dopo due settimane, è bravo, perché bisogna fare così. Io dico la verità. Poi, si stanno facendo tanti discorsi su di me quando, faccio un esempio, non per guardare in casa di altri, lo scorso anno, la Sampdoria è arrivata in Champions, sapevamo già da tre mesi che l’allenatore, probabilmente, non rimaneva a Genova, e nessuno ha fatto tutto questo can can. Per me, essere seri vuol dire, prima si raggiungono gli obiettivi, si vede dove si è arrivati. Poi, ci mettiamo a tavolino, ognuno fa le sue considerazioni. L’allenatore ha dentro di se tante cose tante cose che vive e deve capire bene. Non c’è nulla di strano, l’ho fatto anche lo scorso anno questo discorso. Quando vado in una società, i miei dirigenti sanno che voglio fermarmi, si fanno i bilanci, si vede, si valuta e si fa. Questo è un discorso, penso, serio. Dovrebbe essere per me naturale, ma vedo che, boh…"