Secondo me questa favoletta ci dimostra come la natura e l'istinto prevalgano su tutto.In fondo l'essere umano cercherà sempre di violentare la propria natura,attraverso la morale e determinate convenzioni sociali e culturali , e ciò accade perchè questa entra in contraddizione con il concetto su cui si fonda la nostra società :l'antropologia!L'antropologia porta l'uomo ad autoelogiarsi continuamente e a conferirsi una nobilità che non ha,poichè la nostra natura è assai meschina,molto più meschina di quella di altri esseri viventi.
Secondo te, può trattarsi della ragione?
Dioniso o Apollo? Io trovo che l'essere umano sia molto più vicino a Dioniso,ma facciamo fatica ad accettare ciò,nonostante il Romanticismo,Hobbes, Nietzsche e Freud che hanno sovvertito un assurdo sistema di valori e convenzioni,perchè non siamo degni della verità e perchè ciò comporterebbe una totale revisione dei rapporti sociali,partendo dal concetto di Stato e di legge.Voglio dire una cosa un pò provocatoria;Pensate all'antica Grecia e alla pedofilia,in fondo l'essere pedofilo è un'espressione sincera della propria personalità ,quindi i greci non la condannavano,mentre adesso la pedofilia è un reato.In base a ciò vi chiedo se reprimere i nostri desideri più reconditi e perversi non sia qualcosa di ben più morboso che accontentarli.
C'è un bel libro di De Crescenzo che non ne parla specificamente, ma dà l'idea di base: così parlò bellavista, che ti consiglio di leggere.
Questa tua domanda può essere vista da due punti di vista: quello dell'uomo che commette il fatto, che asseconda dunque il proprio desiderio carnale, e quello del bambino, che, poverino, si trova vittima dell'aggressore.
Dunque, oggi, come sempre, c'è la tesi secondo cui "la mia libertà finisce qui dove inizia la tua".
Le leggi sono state fatte principalmente per salvaguardare la libertà e non l'istinto.
Sì, perchè a questo punto dovresti giustificare anche il ladro: dopotutto ci sono certi che rubano per fame. Lo giustifichi? La legge no.
Perchè? Perchè appunto la legge prende in esame SOLO la libertà dell'individuo.
Ed ecco che dunque sorgono i problemi. Più libertà ha l'individuo, più si sente estraneo al mondo in cui vive. Più non conosce le persone che compongono la società . E più gli viene voglia di metterlo in culo al prossimo. Perchè? Perchè non lo conosce! Non ha rispetto per lui, e pensa solo a sè stesso.
Ci vorrebbe una via di mezzo tra istinto e libertà .
leggo e condivido ma è imbarazzante, "tutt'a post?" è la domanda che faccio quasi esclusivamente a chiunque io incontri, ma il dubbio amletico è "cosa cazzo chiedo altrimenti?"
beh, sono il primo a dire "tutt a post?"