Autore Topic: leggendo questa banale storiella...[non sapevo dove metterlo sto topic, è serio]  (Letto 6139 volte)  Share 

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AyeyeBrazov

Uà  ma chesta è cazzimma allo stato brado proprio.  :look:
no no Fiorè per carità , ce staje pure tu che stai spammando  :asd:

bender89

no no Fiorè per carità , ce staje pure tu che stai spammando  :asd:

Ci sta pure Zoidberg, e pure Volpe. Siamo un tarramoto di gente. :stella:

Offline mk89

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verissimo e pure, diversamente da tanti altri topic più che frequentati, qui ci ristoviamo (in questo momento eh) a discutere soltanto io e te, tu pensi che non ci sia la stessa partecipazione che in un altro topic proprio perchè ci stiamo tutti conformando a quello che tu chiamavi stile facebook?

No, è che magari qualcuno legge pure, però non gli va di scrivere cose apparentemente complicate. Magari certi sono più portati a parlarne dal vivo, certi a tenerle per sè, perchè credono che la propria opinione sia quella esatta. O semplicemente a qualcuno non gliene frega proprio della storiella, troppo banale per perderci una serata della propria vita.
Vedi, Niko è intevenuto dicendo la sua, esprimendo una sua opinione e arricchendo tutti quanti della sua esperienza. Potrei dire che la sua interpretazione è sbagliata?
Mai.
Vedi bender89, sta facenn o scem, però legge. Vorrebbe parlare, ma non lo fa, perchè due sono i motivi: o si scoccia o sente i nostri discorsi come triti e ritriti, e non sa che dire perchè è una cosa alla quale crede che non ci sia soluzione. Perchè negli ultimi tempi è proprio questo che si cerca: la soluzione a tutto. Problema? Soluzione. Non c'è il problema? Allora non c'è soluzione. Non esiste un qualcosa che sia estraneo al problema. Non esiste più lo scambio di opinioni tra umani.

PS: dovevo continuare a leggere il signore degli anelli, ma come vedi, preferisco una chiacchierata digitale con un essere umano, alla lettura di un libro di uno ormai morto.
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline Artem Dzyuba

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Secondo me questa favoletta ci dimostra come la natura e l'istinto prevalgano su tutto.In fondo l'essere umano cercherà  sempre di violentare la propria natura,attraverso la morale e determinate convenzioni sociali e culturali , e ciò accade perchè questa entra in contraddizione con il concetto su cui si fonda la nostra società :l'antropologia!L'antropologia porta l'uomo ad autoelogiarsi continuamente e a conferirsi una nobilità  che non ha,poichè la nostra natura è assai meschina,molto più meschina di quella di altri esseri viventi.
Adda venì Baffone!

AyeyeBrazov

No, è che magari qualcuno legge pure, però non gli va di scrivere cose apparentemente complicate. Magari certi sono più portati a parlarne dal vivo, certi a tenerle per sè, perchè credono che la propria opinione sia quella esatta. O semplicemente a qualcuno non gliene frega proprio della storiella, troppo banale per perderci una serata della propria vita.
Vedi, Niko è intevenuto dicendo la sua, esprimendo una sua opinione e arricchendo tutti quanti della sua esperienza. Potrei dire che la sua interpretazione è sbagliata?
Mai.
Vedi bender89, sta facenn o scem, però legge. Vorrebbe parlare, ma non lo fa, perchè due sono i motivi: o si scoccia o sente i nostri discorsi come triti e ritriti, e non sa che dire perchè è una cosa alla quale crede che non ci sia soluzione. Perchè negli ultimi tempi è proprio questo che si cerca: la soluzione a tutto. Problema? Soluzione. Non c'è il problema? Allora non c'è soluzione. Non esiste un qualcosa che sia estraneo al problema. Non esiste più lo scambio di opinioni tra umani.

PS: dovevo continuare a leggere il signore degli anelli, ma come vedi, preferisco una chiacchierata digitale con un essere umano, alla lettura di un libro di uno ormai morto.
Mk sta per Michele giusto? sei un 89 quindi hai 20/21 anni, studi? Cosa?
Io conosco molti di questi utenti da anni, so per certo che molti di loro hanno una predisposizione alla riflessione molto più spiccata della mia, Fiorenzo bender è certamente uno di loro, ma forse come dici tu spesso ci si annoia a discutere di certe cose, a me succede spesso. Potrei dire però che spesso la noia che mi frena scaturisce da qualcosa di ben poco distinto ma nettamente presente in molti nostri topic. Ci leggo voglia di evadere dalle problematiche che ci stanno "aggredendo" su tutti i fronti, io in prima persona spesso mi rifugio nel forum soltanto per cazzeggiare mentre inversamente molto meno frequentemente mi capita di discutere con finalità  di cazzeggio in real. I fatti, ahimè ci costringono a riflettere sempre più sulle ingiustizie, sulle cose che non girano correttamente, perdiamo il nostro tempo a lamentarci a comunicare il nostro avvilimento, l'indignazione, in forum si può fingere che vada tutto bene, in real preferiamo semplicemente non riflettere, non vedere perchè duvunque è sconforto e degenerazione.

Offline mk89

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Mk sta per Michele giusto? sei un 89 quindi hai 20/21 anni, studi? Cosa?
Io conosco molti di questi utenti da anni, so per certo che molti di loro hanno una predisposizione alla riflessione molto più spiccata della mia, Fiorenzo bender è certamente uno di loro, ma forse come dici tu spesso ci si annoia a discutere di certe cose, a me succede spesso. Potrei dire però che spesso la noia che mi frena scaturisce da qualcosa di ben poco distinto ma nettamente presente in molti nostri topic. Ci leggo voglia di evadere dalle problematiche che ci stanno "aggredendo" su tutti i fronti, io in prima persona spesso mi rifugio nel forum soltanto per cazzeggiare mentre inversamente molto meno frequentemente mi capita di discutere con finalità  di cazzeggio in real. I fatti, ahimè ci costringono a riflettere sempre più sulle ingiustizie, sulle cose che non girano correttamente, perdiamo il nostro tempo a lamentarci a comunicare il nostro avvilimento, l'indignazione, in forum si può fingere che vada tutto bene, in real preferiamo semplicemente non riflettere, non vedere perchè duvunque è sconforto e degenerazione.
mi chiamo marco, come il 90% degli utenti del forum, e ho quasi 21 anni...studio informatica. tu invece?

Comunque vedi, ognuno ha la propria storia, le proprie motivazioni, i propri perchè. Nessuno è banale. Sono gli avvenimenti quotidiani ad essere banali, a metterci i paraocchi e i tappi nelle orecchie. Se solo provassimo a tornare alla base dei nostri bisogni, forse la nostra vita potrebbe sembrare meno banale e pesante.
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

AyeyeBrazov

Secondo me questa favoletta ci dimostra come la natura e l'istinto prevalgano su tutto.In fondo l'essere umano cercherà  sempre di violentare la propria natura,attraverso la morale e determinate convenzioni sociali e culturali , e ciò accade perchè questa entra in contraddizione con il concetto su cui si fonda la nostra società :l'antropologia!L'antropologia porta l'uomo ad autoelogiarsi continuamente e a conferirsi una nobilità  che non ha,poichè la nostra natura è assai meschina,molto più meschina di quella di altri esseri viventi.
beh giusto, ma ci sarebbe da chiedersi se rispetto al periodo in cui è stata scritta questa favola, oggi c'è una maggiore presa di coscienza circa la nostra "natura bestiale" oppure al contrario siamo erroneamente maggiormente antropologi rispetto ad un'ecopa illuminata come quella di Esopo.

AyeyeBrazov

mi chiamo marco, come il 90% degli utenti del forum, e ho quasi 21 anni...studio informatica. tu invece?

Comunque vedi, ognuno ha la propria storia, le proprie motivazioni, i propri perchè. Nessuno è banale. Sono gli avvenimenti quotidiani ad essere banali, a metterci i paraocchi e i tappi nelle orecchie. Se solo provassimo a tornare alla base dei nostri bisogni, forse la nostra vita potrebbe sembrare meno banale e pesante.
io sono Nando, ho sei anni in più rispetto a te, ma questo lo dice esclusivamente l'anagrafe e sono ingegnere ma questo lo dicono soltanto i documenti  :asd:

Offline mk89

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io sono Nando, ho sei anni in più rispetto a te, ma questo lo dice esclusivamente l'anagrafe e sono ingegnere ma questo lo dicono soltanto i documenti  :asd:

eheh, non dire cavolate. i tuoi 6 anni in più contano molto più di quello che vuoi far sembrare :)
Devo dire che non mi dispiacerebbe avere i tuoi documenti  :look:

beh giusto, ma ci sarebbe da chiedersi se rispetto al periodo in cui è stata scritta questa favola, oggi c'è una maggiore presa di coscienza circa la nostra "natura bestiale" oppure al contrario siamo erroneamente maggiormente antropologi rispetto ad un'ecopa illuminata come quella di Esopo.

Oggi siamo messi assai peggio dell'epoca di Esopo...Stanno cercando di robotizzarci, ma non riusciranno nell'impresa. Mai. E' contro natura. L'uomo ha i suoi bisogni, sentimenti e desideri, prima o poi lo capisce e se ne stanca. Come ti dicevo prima, nel mio mini-mondo conosciuto e frequentato, troppe persone si stanno stancando della superficialità  dei discorsi che si fanno: che hai fatto sti giorni, com'è andato l'esame, che si dice a casa... La domanda apparentemente più interessata è: tutt'a post?
Domanda che è diventata uno standard, come il saluto militare, che bisogna fare, sennò si è "maleducati" o si sta incazzati.
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Offline Artem Dzyuba

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beh giusto, ma ci sarebbe da chiedersi se rispetto al periodo in cui è stata scritta questa favola, oggi c'è una maggiore presa di coscienza circa la nostra "natura bestiale" oppure al contrario siamo erroneamente maggiormente antropologi rispetto ad un'ecopa illuminata come quella di Esopo.
Dioniso o Apollo? Io trovo che l'essere umano sia molto più vicino a Dioniso,ma facciamo fatica ad accettare ciò,nonostante il Romanticismo,Hobbes, Nietzsche e Freud che hanno sovvertito un assurdo sistema di valori e convenzioni,perchè non siamo degni della verità  e perchè ciò comporterebbe una totale revisione dei rapporti sociali,partendo dal concetto di Stato e di legge.Voglio dire una cosa un pò provocatoria;Pensate all'antica Grecia e alla pedofilia,in fondo l'essere pedofilo è un'espressione sincera della propria personalità ,quindi i greci non la condannavano,mentre adesso la pedofilia è un reato.In base a ciò vi chiedo se reprimere i nostri desideri più reconditi e perversi non sia qualcosa di ben più  morboso che accontentarli.
Adda venì Baffone!

AyeyeBrazov



Oggi siamo messi assai peggio dell'epoca di Esopo...Stanno cercando di robotizzarci, ma non riusciranno nell'impresa. Mai. E' contro natura. L'uomo ha i suoi bisogni, sentimenti e desideri, prima o poi lo capisce e se ne stanca. Come ti dicevo prima, nel mio mini-mondo conosciuto e frequentato, troppe persone si stanno stancando della superficialità  dei discorsi che si fanno: che hai fatto sti giorni, com'è andato l'esame, che si dice a casa... La domanda apparentemente più interessata è: tutt'a post?
Domanda che è diventata uno standard, come il saluto militare, che bisogna fare, sennò si è "maleducati" o si sta incazzati.
leggo e condivido ma è imbarazzante, "tutt'a post?" è la domanda che faccio quasi esclusivamente a chiunque io incontri, ma il dubbio amletico è "cosa cazzo chiedo altrimenti?"

AyeyeBrazov

Dioniso o Apollo? Io trovo che l'essere umano sia molto più vicino a Dioniso,ma facciamo fatica ad accettare ciò,nonostante il Romanticismo,Hobbes, Nietzsche e Freud che hanno sovvertito un assurdo sistema di valori e convenzioni,perchè non siamo degni della verità  e perchè ciò comporterebbe una totale revisione dei rapporti sociali,partendo dal concetto di Stato e di legge.Voglio dire una cosa un pò provocatoria;Pensate all'antica Grecia e alla pedofilia,in fondo l'essere pedofilo è un'espressione sincera della propria personalità ,quindi i greci non la condannavano,mentre adesso la pedofilia è un reato.In base a ciò vi chiedo se reprimere i nostri desideri più reconditi e perversi non sia qualcosa di ben più  morboso che accontentarli.
abbiamo detto molte volte che la sessualità  di un individuo si forma in itinere vitae e non contempla quasi mai la genetica, specialmente in età  adolescenziale. E' il contesto che è diverso Luigi, l'omosessualità  era la regola e la regola era ciò a cui ci si conformava. Il ragazzetto a 12-13 anni veniva affidato ad un amico di famiglia, un iniziatore alla vita sessuale, sai che gioia per molti personaggi di oggi? Ciò che faceva la differenza insomma era il consenso del ragazzo, non ne usciva turbato ne gravemente segnato venive semplicemente educato ai costumi del tempo. Però discutere prendendo i due contesti a confronto e cercare di capire se desiderare sessualmente un ragazzetto di 12 anni sia giusto o sbagliato è molto complicato anche perchè in fondo tenderemmo tutti alla seconda ipotesi.
« Ultima modifica: 20 Aprile, 2010, 00:00:49 am da AyeyeBrazov »

Offline mk89

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Secondo me questa favoletta ci dimostra come la natura e l'istinto prevalgano su tutto.In fondo l'essere umano cercherà  sempre di violentare la propria natura,attraverso la morale e determinate convenzioni sociali e culturali , e ciò accade perchè questa entra in contraddizione con il concetto su cui si fonda la nostra società :l'antropologia!L'antropologia porta l'uomo ad autoelogiarsi continuamente e a conferirsi una nobilità  che non ha,poichè la nostra natura è assai meschina,molto più meschina di quella di altri esseri viventi.
Secondo te, può trattarsi della ragione?

Dioniso o Apollo? Io trovo che l'essere umano sia molto più vicino a Dioniso,ma facciamo fatica ad accettare ciò,nonostante il Romanticismo,Hobbes, Nietzsche e Freud che hanno sovvertito un assurdo sistema di valori e convenzioni,perchè non siamo degni della verità  e perchè ciò comporterebbe una totale revisione dei rapporti sociali,partendo dal concetto di Stato e di legge.Voglio dire una cosa un pò provocatoria;Pensate all'antica Grecia e alla pedofilia,in fondo l'essere pedofilo è un'espressione sincera della propria personalità ,quindi i greci non la condannavano,mentre adesso la pedofilia è un reato.In base a ciò vi chiedo se reprimere i nostri desideri più reconditi e perversi non sia qualcosa di ben più  morboso che accontentarli.

C'è un bel libro di De Crescenzo che non ne parla specificamente, ma dà  l'idea di base: così parlò bellavista, che ti consiglio di leggere.
Questa tua domanda può essere vista da due punti di vista: quello dell'uomo che commette il fatto, che asseconda dunque il proprio desiderio carnale, e quello del bambino, che, poverino, si trova vittima dell'aggressore.
Dunque, oggi, come sempre, c'è la tesi secondo cui "la mia libertà  finisce qui dove inizia la tua".
Le leggi sono state fatte principalmente per salvaguardare la libertà  e non l'istinto.
Sì, perchè a questo punto dovresti giustificare anche il ladro: dopotutto ci sono certi che rubano per fame. Lo giustifichi? La legge no.
Perchè? Perchè appunto la legge prende in esame SOLO la libertà  dell'individuo.

Ed ecco che dunque sorgono i problemi. Più libertà  ha l'individuo, più si sente estraneo al mondo in cui vive. Più non conosce le persone che compongono la società . E più gli viene voglia di metterlo in culo al prossimo. Perchè? Perchè non lo conosce! Non ha rispetto per lui, e pensa solo a sè stesso.
Ci vorrebbe una via di mezzo tra istinto e libertà .

leggo e condivido ma è imbarazzante, "tutt'a post?" è la domanda che faccio quasi esclusivamente a chiunque io incontri, ma il dubbio amletico è "cosa cazzo chiedo altrimenti?"
beh, sono il primo a dire "tutt a post?"
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Offline Artem Dzyuba

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abbiamo detto molte volte che la sessualità  di un individuo si forma in itinere vitae e non contempla la genetica, specialmente in età  adolescenziale. E' il contesto che è diverso Luigi, l'omosessualità  era la regola e la regola era ciò a cui ci si conformava. Il ragazzetto a 12-13 anni veniva affidato ad un amico di famiglia, un iniziatore alla vita sessuale, sai che gioia per molti personaggi di oggi? Ciò che faceva la differenza insomma era il consenso del ragazzo, non ne usciva turbato ne gravemente segnato venive semplicemente educato ai costumi del tempo. Però per discutere prendendo in considerazione i due contesti a confronto e cercare di capire se desiderare sessualmente un ragazzetto di 12 anni sia giusto o sbagliato è molto complicato anche perchè in fondo tenderemmo tutti alla seconda ipotesi.
Era un esempio,ciò che contava era la frase finale.Nando,purtroppo i nostri desideri ci portano a danneggiare gli altri,vedi gli istinti omicidi,perchè noi siamo puro egoismo,anzi pura individualità ,quindi è difficile ammetterlo,ma  è giusto fare del male agli altri se ciò giustifica un nostro interesse e questo perchè io non credo nel concetto di socialità  riferita all'uomo.
Adda venì Baffone!

Offline Artem Dzyuba

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Secondo te, può trattarsi della ragione?

C'è un bel libro di De Crescenzo che non ne parla specificamente, ma dà  l'idea di base: così parlò bellavista, che ti consiglio di leggere.
Questa tua domanda può essere vista da due punti di vista: quello dell'uomo che commette il fatto, che asseconda dunque il proprio desiderio carnale, e quello del bambino, che, poverino, si trova vittima dell'aggressore.
Dunque, oggi, come sempre, c'è la tesi secondo cui "la mia libertà  finisce qui dove inizia la tua".
Le leggi sono state fatte principalmente per salvaguardare la libertà  e non l'istinto.
Sì, perchè a questo punto dovresti giustificare anche il ladro: dopotutto ci sono certi che rubano per fame. Lo giustifichi? La legge no.
Perchè? Perchè appunto la legge prende in esame SOLO la libertà  dell'individuo.

Ed ecco che dunque sorgono i problemi. Più libertà  ha l'individuo, più si sente estraneo al mondo in cui vive. Più non conosce le persone che compongono la società . E più gli viene voglia di metterlo in culo al prossimo. Perchè? Perchè non lo conosce! Non ha rispetto per lui, e pensa solo a sè stesso.
Ci vorrebbe una via di mezzo tra istinto e libertà .
beh, sono il primo a dire "tutt a post?"
La ragione è ciò che ci rende ignobili  :asd:
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Secondo te, può trattarsi della ragione?

non è che mettiamo troppa carne al fuoco?  :asd:

Offline mk89

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non è che mettiamo troppa carne al fuoco?  :asd:

no guarda, è che l'uomo si ritiene superiore all'animale per questo. Ma io sto cominciando a pensare che l'animale ci sia superiore proprio per quello!
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

AyeyeBrazov

Era un esempio,ciò che contava era la frase finale.Nando,purtroppo i nostri desideri ci portano a danneggiare gli altri,vedi gli istinti omicidi,perchè noi siamo puro egoismo,anzi pura individualità ,quindi è difficile ammetterlo,ma  è giusto fare del male agli altri se ciò giustifica un nostro interesse e questo perchè io non credo nel concetto di socialità  riferita all'uomo.
a questo proposito ricordo una frase di Nietzsche che più o meno diceva che non c'è ingiustizia peggiore che limitare la natura  del nostro Dio perchè egli non può peccare. Nell'utilizzo del termine "peccato" certamente non vi era nulla di divino nei suoi riferimenti.

Offline Artem Dzyuba

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no guarda, è che l'uomo si ritiene superiore all'animale per questo. Ma io sto cominciando a pensare che l'animale ci sia superiore proprio per quello!
Allora siamo d'accordo  :love:
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AyeyeBrazov

no guarda, è che l'uomo si ritiene superiore all'animale per questo. Ma io sto cominciando a pensare che l'animale ci sia superiore proprio per quello!
allora ti pongo a priori una domanda, non è retorica, davvero ignoro la risposta, la ragione e la coscienza sono la stessa cosa? Se non lo sono in cosa differiscono?