Autore Topic: Dogville (Lars Von Trier, 2003)  (Letto 4077 volte)  Share 

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Offline signor groucho

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Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« il: 07 Febbraio, 2010, 23:56:23 pm »
Siccome sono incazzato oggi per come è andata la partita ad Udine, vi parlo di un film che credo e spero in molti già  conoscano e che a me m'ha fatto sfogare tantissimo quando lo vidi la prima volta (all'Astra, quando frequentavo i cineforum dei cinema del centro...).
Allora, Lars  Von Trier è ufficialmente pazzo. Cosa dalla quale non si può prescindere. Dopo aver trionfato a Venezia con Dancer in the Dark (premiato come film più triste del mondo), Lars presenta Dogville a Cannes. Doveva essere il primo di una trilogia, il secondo capitolo è Manderlay (2005), del terzo non ho più sentito parlare. Ma si sa, Lars è pazzo...
Tornando al film, Nicole Kidman, all'epoca probabilmente all'apice della sua popolarità , è Grace, una ragazza degli anni trenta, inseguita da gangster, che si rifugia nella cittadina che dà  il nome al film. Già  la scelta della scenografia, molto essenziale per usare un eufemismo, ci riporta alla chiave di lettura del film, ovvero la pazzia del regista. La storia, lenta e lunga, si protrae per circa tre ore, nell'intento di Grace di farsi accettare nel villaggio.
In realtà  Lars scava nell'animo umano mettendo in risalto i lati peggiori degli uomini normali, non dei supercattivi che, per definizione, sono cattivi. In particolare a me piace molto il dialogo tra Grace e il padre, in cui lui accusa lei di essere arrogante perché si pone su un piano superiore rispetto agli altri individui, perdonando le bassezze agli altri ma non a se stessa. Beh, si capisce meglio quando lo dicono loro... Comunque, verso la fine del film, io, dentro di me, speravo davvero che finisse così come effettivamente finisce, mi sentii liberato da un peso enorme e soddisfatto.
In coda al film, "Young American" di Bowie, mentre scorrono alcune fotografie...

Per me è un capolavoro, uno dei film migliori del decennio, almeno tra quelli che ho visto, per cui:
Voto *****
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Offline djcarmine

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #1 il: 08 Febbraio, 2010, 00:05:29 am »
lo vidi qualche anno fa su rete4, il regista tanto pazzo non è perchè in quel film ci ho visto tanto della realtà  umana
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline signor groucho

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #2 il: 08 Febbraio, 2010, 00:07:53 am »
lo vidi qualche anno fa su rete4, il regista tanto pazzo non è perchè in quel film ci ho visto tanto della realtà  umana

Si si, senza dubbio! Ciò non toglie che Lars sia completamente pazzo!
http://it.wikipedia.org/wiki/Lars_von_Trier
Leggitela, è uno spasso!
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guallera

Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #3 il: 08 Febbraio, 2010, 08:28:29 am »
Citazione
Già  la scelta della scenografia, molto essenziale per usare un eufemismo
Scopiazzatura vile e ladresca di Wittgenstein di Derek Jarman un bel film del 1994. Von Trier come al solito non ha inventato un cazzo, ma copia copia copia copia...

Offline signor groucho

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #4 il: 08 Febbraio, 2010, 09:01:12 am »
Scopiazzatura vile e ladresca di Wittgenstein di Derek Jarman un bel film del 1994. Von Trier come al solito non ha inventato un cazzo, ma copia copia copia copia...

Sono pochi quelli che hanno inventato qualcosa di nuovo, e comunque anche a loro si può imputare di aver copiato da altri settori, ad esempio dal teatro. Certo l'innovazione viene premiata, e in alcuni casi anzi è solo quella a fare grande un regista. Lars non sarà  un innovatore, anche se è l'unico che ha creato qualcosa di nuovo negli ultimi anni, ovvero Dogma95, sebbene poi neanche lui abbia seguito i dettami da se stesso proposti, comunque io trovo Dogville un film riuscito e di altissima qualità .
Poi, ci sta a non essere d'accordo, ma come polemizzare quando uno ha uno spoiler in firma come il tuo? :sbav:
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Offline ziumberto

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #5 il: 08 Febbraio, 2010, 14:38:06 pm »
Scopiazzatura vile e ladresca di Wittgenstein di Derek Jarman un bel film del 1994. Von Trier come al solito non ha inventato un cazzo, ma copia copia copia copia...

 :sisi:

Di Von Trier vidi ‘Europa’ nel lontano 91 e in quella rassegna (alla mitica 'cava' posillipo) mi colpirono molto di più ‘Rosencranz e Guildenstern sono morti’ di Stoppard, ‘Toto le Heros’ di Van Dormael ed ‘Eduardo II’ proprio del frocione inglese, il quale però ad essere sincero non mi aveva entusiasmato con ‘Caravaggio’ e in alcuni esperimenti come ‘The last of England’ o 'Sebastien’(quello recitato in latino).

Wittgenstein, poi, fu una piacevole sorpresa, asciutto e ‘leggero’.

Continuai a seguire anche Von Trier più per curiosità , visto che dei registi di quella rassegna (ovviamente :peppe:) ebbe maggiore successo.
Che dire…'Le Onde del destino' mi fece cagare e ricordo solo i siparietti con i deeppurple(che fantasia)
La telenovela horror-ospedaliera girata coi piedi non mi ha mai coinvolto più di tanto, ne tantomeno Bjork…
Dogville alla fine è l'unico che non mi ha deluso.

 :look: :look: :look:

Tra i due il più ‘pazzo’ è sicuramente l’Inglese, mentre trovo Von trier un grande furbacchione.
« Ultima modifica: 11 Febbraio, 2010, 01:04:24 am da ziumberto »

Offline Genny Fenny

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #6 il: 22 Aprile, 2011, 22:39:02 pm »


Sfuggita all'inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all'aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei...

L'opinione che Trier vuole far credere egli abbia dell'umanità è una provocazione. Quindi si prenda il film come esperimento sociale condotto con la tecnica del paradosso. Visto così è un lavoro che ha i suoi lati interessanti. Credo inoltre che l'idea di un personaggio messianico e vendicativo quale è il protagonista sia addirittura più credibile dell'estremo opposto del dio redentore, quello propinato dal cristianesimo e inteso come l'idea di uomo per eccellenza.
La non-scenografia è pur'essa conforme all'esperimento.  Offre una visione d'insieme ragionevolmente distaccata, concentra l'attenzione sugli elementi dotati di vita. Sorvolando sul fatto che il regista ha una visione assurdamente negativa della natura (come ha modo di chiarire in Antichrist), si può quindi comprendere l'assenza di qualsiasi cosa non sia strettamente umana.
Per il resto credo che l'autoregolamentazione utilitaristica della comunità, la mercificazione del debole, l'assuefazione al male siano, in dosi più o meno massicce di quelle messe in scena, delle costanti inconfutabili.
Per me è buono, e nemmeno poco.  :look:
****
« Ultima modifica: 22 Aprile, 2011, 22:40:15 pm da Kilroy »

Offline signor groucho

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #7 il: 22 Aprile, 2011, 22:59:03 pm »
Conosco un Giovanni che odia Von Trier. A me Dogville è piaciuto tantissimo, non ricordo di essere uscito così soddisfatto dal cinema.
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Offline wendell

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #8 il: 23 Aprile, 2011, 13:49:15 pm »
Topic uniti :doh:

Un film brechtiano, volendomi sparare la posa. Non so chi sia Brecht, dettagli.
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline signor groucho

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #9 il: 23 Aprile, 2011, 14:09:48 pm »
Topic uniti :doh:

Un film brechtano, volendomi sparare la posa. Non so chi sia Brecht, dettagli.
Ma sai chi è ano?
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Offline dostoieschi

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Re:Dogville (Lars Von Trier, 2003)
« Risposta #10 il: 23 Aprile, 2011, 14:56:55 pm »
Film che ho odiato come pochi altri.