Io credo che nella storia della SSC Napoli era ADL gli allenatori che hanno veramente fallito, per vari motivi su cui si potrebbe discutere, sono Donadoni ed Ancelotti al momento. Escludendo Ventura che è abbastanza inutile tenere in considerazione, visto il contesto che trovò.
Il resto bene o male ha fatto il proprio dovere.
Onestamente la distorsione della realtà è un poco antipatica però.
Non perchè sono il procuratore di Gattuso, o Gattuso mi gira na cosa e sord o mi manda la frittura e pesce per le feste di Natale, ma perchè parliamo di uno che è stato un anno e mezzo qui, dove:
- ha ereditato un disastro societario, compreso una roba inaudita e mai vista come l'ammutinamento;
- ha acchiappato una cosa altrettanto irripetibile come sta storia del covid, con lo stop al campionato, il lockdown, gli allenamenti da remoto in videoconferenza, la stagione finita ad agosto, un ritiro appezzottato e subito la ripartenza per il campionato seguente, e compagnia cantante (fattori che alla fine sono stati determinanti per la serie di infortuni che abbiamo avuto e che abbiamo ancora);
- ha avuto i suoi problemi personali abbastanza gravi, tra la sorella e se stesso.
Insomma uno scenario che non sarà più ripetibile per qualsiasi allenatore sulla faccia della terra.
E nonostante ciò resta uno dei 3 allenatori in 16 anni ad aver VINTO, insieme a Mazzarri e Benitez (p.s. curioso che almeno 2 su 3 di questi vengono costantemente fatti come la merda dall'opinione pubblica napoletana "esperta di calcio") .
Mo sarà na coppetta, nu portaombrelli, la coppa del nonno, ma intanto è na cosa in più che c'è in una bacheca che non è esattamente quella del Real Madrid.
E la coppetta altri scienziati passati da queste parti l'hanno vista dal binocolo.
Poi sappiamo tutti, al netto di smemorati o in malafede, cosa è successo nel finale dello scorso anno, dopo 43 punti fatti nel girone di ritorno (solo Sarri ha fatto meglio in 2 gironi nell'anno solare 2017, un anno decisamente miracoloso, irripetibile e fuori scala), tra il goal assolutamente valido del 2-0 di Osimhen col Cagliari, le vergognose pagliacciate pro gobbi a Milano e la partita alquanto "strana" e chiacchierata Napoli-Verona.
Poi può essere milanista, ndranghetista, compariello di Mendes, ma STICAZZI. È stato l'allenatore del Napoli e va valutato come tale.
Per me può venire pure na commissione fatta da Del Piero, Totti, Maldini e Bergomi ad allenare il Napoli, che cazz me ne fotte. Basta che fanno bene.
Per quanto riguarda Spalletti, il tempo dirà se farà decisamente meglio, lo stesso rendimento o decisamente peggio, al di là dei confronti che si fanno di volta in volta.
Io spero vivamente faccia meglio, ma non perchè è Spalletti, ma perchè spero sempre che chi viene fa meglio di chi lascia, perchè questo significa crescita per il club.
È innegabile però la disparità di trattamento a livello mediatico fino ad ora, in un'evoluzione della stagione che ricorda un pò quella dello scorso anno. Poi magari è bravura dell'allenatore pure questa eh, che magari è capace di allisciarsi la stampa a microfoni spenti (si potrebbe dire che è una soft skill dell'allenatore).
Ma soprattutto è innegabile, oggettivo, chiaro, che ci sono dei limiti in questa rosa che vanno al di là dell'allenatore di turno, e che sono il principale problema che abbiamo da anni. E non si risolvono cambiando un tizio in panchina, ma facendo la cosa più banale che si può fare nel calcio: comprare calciatori più forti. Ed è quello che si provava ad evidenziare già dagli scorsi anni.
Detto ciò, ci possiamo poi frusciare sulla filosofia, sulla tattica, sulle statistiche, mo si portano gli xG e i numeri e le percentuali di Virtual Coach, interpretati da gente che mediamente nun sap manco a tabellina ro 3. Insomma si può parlare di tutto, ma il cuore della faccenda come sempre nel calcio è la rosa di calciatori che si ha a disposizione, che determina i risultati.