Cataliotti in quali casi può aversi risoluzione del rapporto contrattuale con un calciatore professionista?
In generale la risoluzione del rapporto contrattuale può avvenire consensualmente o nei casi previsti dal contratto individuale, dall’Accordo Collettivo e da Norme Federali. In particolare, con riferimento all’Accordo Collettivo di serie A, diverse sono le ipotesi che possono determinare la risoluzione contrattuale del rapporto di prestazione sportiva essendo la risoluzione del contratto anche una misura sanzionatoria applicabile al calciatore che sia venuto meno ai suoi obblighi contrattuali verso la Società, ovvero agli obblighi derivanti da Regolamenti Federali, fonti normative, statuali o federali. Anche in caso di malattia o infortunio che comportino una inabilità o inidoneità del calciatore per oltre 6 mesi, è ipotizzabile che la società possa richiedere al Collegio Arbitrale la risoluzione del contratto.
Quali le conseguenze della risoluzione del rapporto contrattuale?
Come recita l’art. 117 delle Norme Organizzative Interne della FIGC, in caso di risoluzione del rapporto contrattuale, qualunque ne sia la ragione e anche in caso di risoluzione consensuale risultante da atto scritto che deve essere depositato presso la Lega di appartenenza della Società entro 5 giorni dalla data di sottoscrizione, il calciatore professionista potrà tesserarsi per altra società unicamente durante i periodi di tesseramento annualmente stabiliti per le cessioni di contratto e per una sola volta nel corso della stessa stagione sportiva.