Secondo me, c'è una fortissima emergenza psichiatrica. Le violenze e gli egoismi si continueranno a consumare anche in una famiglia con a capo una coppia dello stesso sesso. Giuro, mi trovo (e mi sono trovato) spesso a vivere per lunghi giorni in campeggio condividendo quella breve vita anche con tante famiglie nordeuropee e i confronti con noi italiani saltano agli occhi: siamo una banda di psicopatici alla ricerca dell'ossessivo controllo che viene confuso puntualmente con l'amore. E, nello stesso tempo, affetti da un individualismo ed egoismo di dimensioni spaventose. Qui è proprio l'istituzione della famiglia così come la concepiamo che è fallito. Almeno qui da noi è così.
Io non sono d'accordo con Giggino quando dice che non siamo pronti perché è semplicemente una stronzata sesquipedale. Non esiste un momento per la società in cui si è pronti. Il grosso problema sta nel fornire ad una società di individui gli elementi materiali e intellettuali minimi per poter non dico risolvere (perché impossibile), ma arginare certi fenomeni. Una società dove avviene questo, ovviamente, non risolve i problemi che affliggono la famiglia tradizionale, ma almeno pone le basi per un cambiamento futuro che permetta alla società di auto riorganizzarsi senza crisi isteriche.
Altro che pesce e pesce, avutamienti di stomaco di gente nata nella pancia di sconosciuti o uno che si è fatto la pugnetta a Caracas fa nascere un figlio nella fessa di una vrenzola di Casavatore.