Il mercato della stagione in corso vede arrivare Ounas, una scommessa reduce da un'annata fallimentare che non ha confermato la decina di prestazioni brillanti di quella precedente. Con il franco-algerino arriva Mario Rui reduce da un infortunio al crociato. Infine si chiude l'operazione Inglese che non arriva però subito a rinforzare la rosa.
Il Napoli viaggia nelle primissime posizioni, primo fino a ieri, quando l'Inter lo scalza dalla vetta, nonostante i pesantissimi infortuni di Milik e Ghoulam.
Questi sono i fatti.
Poi ci sono le chiacchiere.
Il turnover che non va bene quando si fa, e che invece viene invocato quando non si fa.
Le accuse di non muovere critiche alla società, e quelle di aver parlato troppo e male quando finalmente dice quello che pensa, sfidando i legacci contrattuali, dopo Napoli - Juve.
E allora sapete cosa penso? Che una larga fetta della tifoseria napoletana è profondamente immatura, umorale, ignorante, incompetente, ingrata, incapace di cogliere le responsabilità, i meriti, i limiti, le colpe di questo giocattolo che regolarmente funziona fino a un certo punto, ma che a una determinata quota con la stessa regolarità si inceppa.
Mazzarri era un catrenacciaro antispettacolo, poi guardi le statistiche e vedi che uno dei suoi Napoli chiuse il campionato col miglior attacco, schiantando in casa City, Chelsea, strappando un pareggio a Manchester, e umiliando tante grandi del nostro calcio.
Benitez, uno che ha vinto tutto, 'nu chiatton scem che aveva voluto David Lopez e De Guzman, quando invece aveva chiesto con chiarezza strutture e almeno un top player per reparto.
Oggi è il turno di Sarri, artefice di un Napoli davvero bello da vedere ed efficace ma coi suoi limiti strutturali, che avrebbe chiesto ad ADL di non comprare nessuno per onorare il patto nello spogliatoio.
Voi vi immaginate la scena con De Laurentiis che prova a convincere Sarri di accettare un top player e il mister che dice no? Io ci penso e rido.
Infatti, immagino che Insigne sia felice quando deve giocare per forza rischiando la pubalgia, perché altrimenti ci sono Giaccherini o l'adattato Zielinksi.
E non oso pensare ai salti di gioia di Ghoulam, quando alle sue spalle c'è un Mario Rui che fa un tunnel (e più di qualcuno si fa un pesce in mano come di fronte al nuovo Cafù), ma poi si fa dare tre metri da Higuain come venerdì sera a Napoli.
I popoli sottomessi sono quelli che accettano le narrazioni semplici e di comodo, i meccanismi che portano a scaricare le colpe sull'agnello sacrificale di turno.
Da Lavezzi a Higuain, passando per Cavani, Mazzarri e Benitez, noi ne sappiamo qualcosa.
Questa volta è il turno di Maurizio Sarri, uomo colto, ruspante, intelligente, brillante, tutto d'un pezzo, che molti hanno già messo con la testa sotto la lama della ghigliottina.
Mentre il romano conta i soldi e ride.
Ride della mentalità servile, di cui questa città non riesce a liberarsi da 156 anni.
Ps Fossi in Sarri, col Feyenoord schiererei Mario Rui, Ounas, Giaccherini, Koulibaly centravanti, vi farei passare ogni sfizio. Chissà che non sia capace di far segnare goal a grappoli anche al rude Kalidou.