La mia ricetta è questa 
Usciamo dall'euro.
aumentiamo la spesa pubblica per sostenere il mercato interno.
svalutiamo per diminuire le importazioni e aumentare le esportazioni.
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"Il disoccupat con l'iphone" è l'immagine perfetta della politica monetaria con il cambio fisso che ci hanno imposto.
Per fissare un'exit strategy dall'euro ci vogliono quantomeno due anni di tempo.
Come converti i depositi nazionali? Come la metti con diecimila questioni come nuovi enti da istituire, nuove deleghe, nuove funzioni statali? Il conio?
Sarebbe solo questa un'operazione la cui attivazione comporterebbe diversi miliardi di euro. Ovviamente i mercati finanziari andrebbero giù d'arbitraggio, comprerebbero lire al tasso fisso, subito per vendere ad una lira apprezzata. Già lì tassi d'interesse alle stelle, interventi della banca centrale ecc ecc.
Ah, ovviamente conta pure la fuga di capitali che ne deriverebbe.
Aumenti la spesa pubblica. Bene, l'unico modo è una politica monetaria davvero espansiva, ma lì rischi seriamente con l'inflazione. Il disavanzo puoi andare giù, ma devi sempre stare attento: si finanzia col debito pubblico.
Svaluti? Sai in cosa consiste? Acquisto valuta straniera, ed offro quella nazionale. Aumento di riserve estere, diminuzione circolante: altri aumenti del tasso d'interesse. Altri tassi impossibili per affittare una casa, per effettuare investimenti, per poter aprire un'attività economica e guadagnarci.
Al netto sempre di un rischio solvibilità del sistema economico, secondo il parere delle diverse banche.
E devi sempre vedere se la tua merce riesci a venderla all'estero, se i mercati sono gli stessi di dieci anni fa ecc ecc.