A me ciò che dà veramente sui nervi è scaricare la colpa sempre addosso al tifo popolare che, scusate se è poco, riempie sempre lo stadio, si svena, fa sacrifici, segue la squadra dappertutto ed è sempre stata presente senza mai tirarsi indietro. Credo che sia proprio un comportamento meschino.
E lamentarsi che allo stadio non va nessuno è ancora peggio perché non si rendono conto che il calcio è uno sport con una fortissima impronta popolare (non si è mai visto il figlio di un industriale o di un banchiere diventare l'idolo delle folle) e se proponi una filosofia di calcio così patetica come quest'anno ci è stata proposta - e siamo messi peggio dell'anno scorso - tu devi essere fortunato se la gente non ti è venuta a rascare in bocca. Presentare una squadra che non ha alcuna voglia di lottare, composta da calciatori che guadagnano fior di milioni, che hanno giocato nelle migliori squadre del globo, e proporre un gioco adatto solo per i grandi palcoscenici significa non avere rispetto per la gente, significa poter fare calcio solo nel Real Madrid dove pure ti sputano in faccia per senza niente.
Questa società che appoggia, giustamente visto l'investimento, il suo allenatore sta proponendo un'immagine di sé pessima. Non c'è carattere, non c'è una causa comune, nessuno sposa i nostri colori e le nostre battaglie. Ci hanno tolto l'azzurro!
Sembra una roba assemblata a football manager riuscita male.
Anzi, è un'offesa a tutto il popolo azzurro che ha contribuito in maniera determinante a portare il Napoli dove è ora. Un'offesa al nostro popolo di tifosi, alla nostra anima. Una mancanza totale di riconoscenza. Un atteggiamento sterile, a volte ostile, altre vuoto. Il nulla assoluto, il lancio di hashtag asettici. Tutto ciò che un appassionato di calcio odia profondamente. Un atteggiamento nei nostri confronti così di sufficienza che non può fare altro che allontanare il tifoso con più cuore.
Davvero, al di là dei possibili trofei che potremmo vincere (nella vita mai dire mai), io spero davvero che questi due mesi finiscano presto.
Io continuerò a guardare le partite e a scambiare audio su WhatsApp con l'amico Filippo, ma stanno mettendo a dura prova anche me che sono forse il tifoso più stupido, fesso e disilluso della terra. Così stupido che restavo attaccato alla TV anche quando il Bologna prendeva a pallonate il Napoli di Zeman. Però, ieri, mi sentivo davvero uno sconfitto, un patetico di merda.