Esperimento fallito, si deve guardare avanti. Benitez, e il suo mondo, è un esperimento completamente fallito a Napoli. E questo lo dico con tanta amarezza. Perché quella squadra che lui prese in mano, con un allenatore più immerso nella realtà italiana e capace di dare un'impronta di carattere alla squadra, avrebbe tranquillamente potuto vincere lo stesso Supercoppa e Coppa Italia. E fatto anche il terzo posto l'anno scorso.
Il Pappy ha voluto riempire la lacuna del mercato con una toppa di respiro internazionale, ma fallendo miseramente. Ha voluto prendere un allenatore difficile come Benitez - uno che gli devi mettere roba di alto livello in mano oppure lasciarlo pascolare per anni nella società - sperando di potersi apparare in due stagioni.
D'altro canto, Benitez non è uomo sanguigno, lavora troppo con i numeri piuttosto che con le mani. Troppo impiegato e poco operaio. Casomai credo anche nella buona fede, ma troppo ripiegato sul voler risollevare la sua carriera.
Tempo fa, seguivo alcune testate di informazione che sembravano avere un maggiore spessore intellettuale rispetto alle altre. All'arrivo di Benitez sono diventati fogli acritici da leggere senza commentare. Ovviamente, decisi di lasciarli, ma contemporaneamente ho notato una mentalità esattamente opposta dall'altra parte, dove non c'è spazio al dibattito. E va bene così. Però non è da sottovalutare come l'arrivo di questo personaggio a Napoli, contemporaneamente con la voglia di quel pezzente sagliuto di De Laurentiis di diventare internazionale, sia coincisa con una totale spaccatura della tifoseria e dell'opinione. L'eterna lotta tra papponisti e tifosotti, intelligenti e mongoloidi, fessi e contenti, mentalisti e menomati.
Ecco, io spero che Benitez vada via al più presto (se non passiamo contro la Dinamo, anche subito) e venga un allenatore capace di far ritornare Pappy sulla terra e di instaurare, insieme alla squadra, un rapporto vero con la tifoseria, dare un carattere alla squadra facendo capire loro quanto sia importante per chi indossa questa maglia sputare l'anima su campi come Verona, Parma, Bergamo, Genova, Torino, Milano, Udine e tanti altri. Un carattere identitario, ma non stupidamente forgionico. Un'identità ben precisa. Una squadra che quando la vedi giocare sai chi è.
Io in Benitez ci speravo davvero tanto, mi ero anche stupidamente affidato alla capacità del suo entourage di portare calciatori buoni a Napoli. Ma se deve giocare Callejon e non Manolo solo perché quest'ultimo non si chiama Gabbias allora devono andare via alla fine di questa stagione.