Tra finire sull'orlo del fallimento e fallire è meglio la seconda opzione. Chi subentra prende una società libera da pendenze.
La crescita del Napoli è agevolata da questo fattore. Il Borussia per anni ha camminato col fardello dei debiti da pagare.
Considerando questo, il confronto per noi è ancor più impietoso.
E perchè?
Sono d'accordo con la tua premessa... ma resta il dato oggettivo di ripartire da *zero* e di dover scalare due categorie per cominciare a vedere i soldi veri dei diritti tv.
Arrivati in A non mi sembra si sia lesinato ma c'è stata sempre la volontà di costruire e migliorarsi.
Magari a volte la "ciambella non è riuscista col buco" e sono stati spesi male... ma i soldi sono stati investiti.
Tenendo presente che la società non deve pensare solo all'aspetto "tecnico" ma anche a porre le basi per futuri investimenti in strutture... che con il "lentume burocratico" porta a lungaggini inaudite (ecco il perchè della necessità di una legge sugli stadi che sveltisca l'iter).
Ma non ci stava neanche bisogno di andare a scavare in Germania. Già in Italia, tra le società che chiudono in attivo, ci sono modelli imprenditoriali certamente più nobili del nostro, che è invece un mero progetto di speculazione.
Mi spiace "scetarti dal sonno"... ma le società di calcio è circa un ventennio che sono diventate aziende a scopo di lucro.
C'è chi fa solo quello, leggi i Pozzo piuttosto che Pulvirenti, e chi unisce l'utile al dilettevole... tipo DeLa che intanto la coppetta te l'ha portata... e l'anno scorso e l'anno che viene mi porterà in giro per l'Europa.