Secondo me 50 anni è veramente una vita utile molto prudenziale, teorica e sulla carta e dipende dallo spessore dell'armatura e dalle condizioni esterne a cui è soggetto l'edificio (un edificio su un lungomare avrà una vita utile minore di un edificio nell'entroterra).
Ci sono strutture in cemento armato che sono arrivate tranquillamente a una vita utile doppia.
Il teatro Augusteo a Napoli è una delle prime strutture in cemento armato in Italia, costruita dal padre delle costruzioni in cemento armato italiane, l'ingegnere Pier Luigi Nervi. Nonostante sia stato più volte ristrutturato, comunque conserva la sua struttura originaria del 1926 e sta lì da quasi 100 anni.
Il Pirellone, costruito nel 1955, e sicuramente con armature importanti, i 50 anni li ha abbondantemente superati.
Le case in cemento armato durano 50 anni? Mi sembra una dichiarazione esagerata e che tiene conto di una vita utile sulla carta.
Sono infinite? Ovviamente no!
Ad oggi con una stima abbastanza prudenziale ma neanche troppo mi sentirei di dire che 80/100 anni potrebbero essere una stima più coerente con la realtà.
Tenete conto che le prime costruzioni di edilizia in cemento armato in Italia risalgono al 1950 e ormai queste sono arrivate a 70 anni di vita e non mi risulta che ci siano stati crolli in serie.
Con questo non dico che sono eterne ovviamente, volevo solo smorzare il terrorismo fatto nei precedenti post.
Il punto non è la vita, ma la manutenzione necessaria a garantirgli quella vita ed i costi di manutenzione se siano sostenibili
Non c'è dubbio che il cemento armato sia materiale da costruzione di scarsa qualità e di scarsa durabilità rispetto a quelli usati nei secodli preedenti, solo ad esempio napoli è piena di palazzi in tufo disabitati dai tempi della guerra e che bene o male reggono ancora benissimi (se lasci un palazzo di cemento non manutenuto per 70 anni tovi un pò di polvere)
Non c'è dubbio, altresì, che i palazzi di cemento in italia e a napoli in particolare siano stati costruiti in un epoca nella quale si faceva carne di puorco e che Napoli abbia in più, oltre al problema evidente e noto in letteratura della difficile durabilità del cemento, il problema della scarsa qualità dei cemnti usati nei quartieri sorti negli anni 50-70 (mezzo vomero, fuyorigrotta, parte di pianura e soccavo etc etc etc sono fatte con cementi usati da costruttori privi di ogni scrupolo)
Nell'insieme da qui a qualche decennio si porrà un problema serissimo di necessità di rinnovamento di gran parte del patrimonio abitativo italiano e, francaemnte, io se dovessi comprare casa la cercherei sempre e comunque in un palazzo in muratura o in tufo.