Comunque mi permetto di fare il cacacazzo sulla questione delle biciclette. La pista ciclabile è una grande illusione soprattutto in una città come Napoli poiché per le caratteristiche storico-urbane e morfologiche della città sarebbe totalmente inutile poiché puoi solo pensare di creare dei circuiti chiusi non collegati tra loro che hanno come unico scopo quello ludico-turistico. Questo porta il rischio di creare un dipolo (cioè un punto polarizzante dei flussi di persone) che si traduce in congestione stradale.
Faccio un esempio.
Fai la pista ciclabile sul lungomare di Napoli. Non la puoi collegare a Fuorigrotta perché dovresti farla sotto la Galleria Laziale, Vomero e Posillipo sono colline con delle pendenze assurde per le biciclette ed il centro storico non lo puoi coinvolgere perché qualsiasi lavoro di ampliamento delle arterie stradali andrebbe a scontrarsi con la Soprintendenza (la cosiddetta "walking city").
Quindi la pista ciclabile non è collegata alla rete stradale in nessun modo, puoi solo prendere la macchina arrivare a Mergellina, parcheggiare e farti il giretto.
Risultato? Hai creato un mostro che ha impatto sia sociale (sulla residenza locale) sia economico (costi di manutenzione, costruzione ecc) sia anche ambientale (aumento delle emissioni) sempre negativo.
La pista ciclabile a Napoli non serve a niente ed è impossibile da usare.
Nota bene, non ho detto che non puoi usare la bicicletta ho detto che non puoi creare una corsia preferenziale riservata.
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Io mi permetto di non essere d'accordo invece (che forum di gentlemmerd siamo divenuti). Per me a Napoli l'unico modo per fare uno spazio ciclabile è proprio quello dell'itinerario turistico invece. Avere la possibilità di fare sport all'aria aperta in città è una gran cosa, specie offrendo una vista simile sul mare. Non dimentichiamoci che il lungomare prima era un luogo pericolosissimo, mal illuminato e pieno di auto che sfrecciavano, una sera vidi una ragazza farsi un volo di due o tre metri investita da un tassista, una scena impressionante. E quella si che è roba da terzo mondo.
Piuttosto a questo 'progresso' in termini di experience ludico-turistica va abbinato un concreto progetto di mobilità funzionale anche al trasporto di bici. Bisogna puntare ad avere una metro che funzioni sul serio, anche perché a livello progettuale siamo forse la città meglio collegata d'Italia. Le criticità restano funzionamento, e funzioni (leggi trasporto bici succitato).
Poi è normale, pretendere una pista ciclabile per muoversi da un quartiere all'altro, magari passando per una zona già angusta ed impraticabile come il centro storico, è pura utopia, pur perché te voglio vede farti itinerari tipo Plebiscito-Capo Posillipo in salita, o Carlo III-Capodichino. Napoli è stata costruita per essere passeggiata.
Qua in Lombardia il discorso è totalmente diverso, essendo in pianura, pure cu neve, acqua, viento e tuoni la gente si muove in bici. Coadiuvati tra l'altro sa un sistema di trasporti veramente futuristico rispetto agli standard italiani.