La mascherina chirurgica blocca, forse, i droplets di chi la indossa. Ammesso che sia indossata correttamente e non riutilizzata. Non protegge, invece, dai droplets altrui. Ha senso per i chirurghi, in modo che non ti sputino negli organi dove ti stanno operando.
Il sars COV 2 è un virus airborne, che trova diffusione per via aerosol. La chirurgica te la fai al brodo. Le uniche maschere che hanno un effetto sono i respiratori facciali FFP2 e FFP3. E, soprattutto, l'areazione dei locali. In una metropolitana affollata te lo pigli e basta, altro che chirurgica.
La prima regola per non contagiarsi è stare all'aperto.
Qui non c'è nulla di nuovo, anche perché le particelle che fungono da vettore possono infettare una persona in altre maniere, il fatto è che la mascherina per l'appunto dovrebbe essere indossata da chi è malato, la domanda è ''chi è malato?''. La mascherina si dovrebbe indossare per proteggere il prossimo, come il prossimo dovrebbe indossare la mascherina per proteggere te. Se due persone hanno la chirurgica e una di queste è malata, a distanza di un metro, anche in un luogo chiuso, la possibilità che uno dei due cada malato è estremamente bassa.
No, nessuna situazione di emergenza, nemmeno una pandemia, può portare a un discorso del genere. Abbi pazienza. Forse un'occupazione militare straniera.
E purtroppo invece una pandemia può portare a tali implicazioni. Inoltre è già successo, solo che non con questa portata e con questa demenzialità. Adesso parliamo di un virus che tutto sommato non è cosi devastante come è stato dipinto all'inizio. La cosa che fa veramente paura è la capacità del virus di mutare, ma qui lascio cadere il discorso. Se però un giorno dovesse scappare una variante dell'Ebola in grado di propagarsi per via aerea in maniera efficace, ecco vedrai come quel giorno cambierai rapidamente idea

Per il resto anche il concetto di lockdown è stato totalmente stravolto. La procedura infatti non è stata inventata dai cinesi manco per il cazzo. Il problema è che è una cosa totalmente diversa rispetto a quella che stanno chiedendo oggi giorno. Un lockdown è infatti la totale chiusura di una ben terminata area circoscritta nella quale vengono tenute (non in contatto diretto) e bloccate le persone ammalate, con il fine ultimo di non bloccare la diffusione della malattia sul nascere (anche le strutture di ricovero all'interno di una zona lockdown dovrebbero essere totalmente diverse).
Il fatto è che qui oramai non c'è un cazzo da contenere

la malattia è totalmente scoppiata e diffusa ovunque, non ha più senso parlare di lockdown.