CdS di oggi
E ORA SI VA AL PROCESSO Deferiti anche Grava e Cannavaro
di Alberto Abbate
ROMA - Altro che Vesuvio, il vulcano è Palazzi. E sè svegliato: eruzione di deferimenti
sul Napoli. Lava incandescente colata dalla sfida con la Samp del 16 maggio 2010.
Ora è solida, è roccia: per lillecito dellex Matteo Gianello e le omesse denunce di
Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, quindi per responsabilità oggettiva, il club
partenopeo rischia due-tre punti di penalizzazione. Eppure, proprio la collaborazione
fattiva?? (art. 24 CGS) dellex terzo portiere potrebbe garantire al Napoli - vedi la Samp
con Guberti o il Benevento con Poloni (6 tarocchi)- uno sconto (un punto), in caso di
patteggiamento: «Ma noi non abbiamo alcuna intenzione di prendere in
considerazione una simile ipotesi - giura Grassani, avvocato della società - perché ci
sentiamo solo parte lesa in questa vicenda» . LUefa prevede
lesclusione dallEuropa in caso di condanna, anche a
manifestazione in corso: la discrezionalità di Platini, però,
sinora è sempre stata unalleata.
GIANELLO - Ormai non ci dorme da mesi. Pallido,
dimagrito, la voce rotta dal fumo e dal pianto. Matteo
Gianello lo scorso 16 luglio aveva confermato a Palazzi la
confessione resa il 15 giugno 2011 al pm Antonello Ardituro.
Fallito il tentativo di ritrattare: «Ho deciso di dire tutta la
verità» . È stato lavvocato Eduardo Chiacchio a salvare
Gianello e il Napoli da una condanna più pesante: la giustizia sportiva non crede a chi
nega confessioni già rese e non concede il patteggiamento. Lo avrà invece il 35enne
Gianello, che spera di diventare allenatore dei portieri nel Veneto, magari dopo aver
scontato un anno di squalifica. Lex terzo portiere, alla vigilia di Samp-Napoli, avrebbe
offerto a Cannavaro e Grava di perdere, per favorire le vincite di due suoi amici
scommettitori, Silvio Giusti (anche lui deferito, ma già radiato) e Michele Cossato. In
Procura prima nega la proposta, poi una telefonata intercettata risveglia la memoria:
«Cannavaro e Grava diedero con estrema decisione una risposta negativa e capii che
erano risentiti» .
GRAVA E CANNAVARO - I due difensori negano, ieri però si son beccati lomessa
denuncia. E lavvocato Malagnini non rigetta a priori un patteggiamento, lodore di uno
sconto da 6 a 4 mesi di stop: «Sussistono i presupposti, non ci sarebbe nessuna
ammissione di colpa, ma piuttosto un elemento procedurale per evitare il processo.
Cannavaro e Grava si ritengono innocenti ed estranei ai fatti, ma purtroppo Palazzi ha
ritenuto le parole di Gianello credibili» . In realtà, strillano soprattutto le rivelazioni di
Gaetano Vittoria, il poliziotto della squadra mobile di Napoli infiltrato, finto amico dellex
portiere azzurro «per raccogliere informazioni - svela lagente - di potenziale interesse
investigativo nel settore delle scommesse clandestine e delle frodi sportive» .
Addirittura Vittoria aveva denunciato tutto, in uninformativa di polizia giudiziaria, il 24
maggio 2010: «Su Samp-Napoli, Gianello mi disse che aveva personalmente
contattato i difensori Grava e Paolo Cannavaro, oltre allo stesso Quagliarella,
ricevendo da tutti un netto rifiuto» .
QUAGLIARELLA - Spifferi scottanti, eppure si salva lattaccante della Juve. Palazzi
utilizza addirittura 12 righe per giustificare il non deferimento?? di Quagliarella: «Non
può non evidenziarsi, già dal contenuto delle dichiarazioni dellUfficiale di P.G, che il
contatto di Gianello con la punta per lalterazione del risultato non è altrettanto chiaro e
perentorio come per gli altri due calciatori, tanto da riferirsi a un momento successivo
alla gara e non precedente (laver dileggiato il compagno per non avere vinto il premio
correlato alla segnatura). Gianello ha poi negato in Procura Federale di aver rivolto la
proposta dillecito al Quagliarella. Da ultimo vi è un riscontro che sembra escluderlo, in
quanto Gianello non era convocato per la gara e non avrebbe potuto dileggiare il
compagno dopo lincontro» . Faceva caldo, Quagliarella scansa il cratere.