Comunque leggere Alfredo che ripete Storia del Diritto romano e aropp ò cavall che ha l'identikit perfetto p'fa l'opinionista a Forum è una cosa stupenda...

Comunque credo che in quello che ha detto Peppe ci sia un fondo di verità, spesso l'omosessualità nasce anche come estrema identificazione nel ruolo materno, visto come rifugio ad un non riconoscimento del ruolo paterno. Infatti, com'è noto, i gay sono quasi sempre legatissimi alle madri.
Non sono d'accordo però sul fatto di associare la depressione all'omosessualità, l'omosessualità è una peculiarità comportamentale che deriva da traumi e dinamiche relazionali, così come lo sono migliaia di fobie.
Qualcuno si sognerebbe mai di non far adottare un bambino ad un claustrofobico?
Magari l'essere claustrofobico può portare alla depressione, ma può anche essere aspetto gestito e smussato serenamente. Come tutte le debolezze.
Ciononostante credo che il concedere troppi diritti ed equiparazioni nel bel mezzo di una rivoluzione sessuale (perchè è tale), senza far decantare tempi e far maturare la società civile, sia un errore madornale.
Che i tempi siano immaturi lo si capisce anche da alcuni atteggiamenti e costumi fortemente ostentati ed esasperati, classico segno di insicurezza ed immaturità sociale nel vivere una condizione e nel mostrarla agli altri.
Un pò come alcuni atteggiamenti delle femministe negli anni 70.
Esempio classico è il divorzio, che ha visto solo di recente assimilare nella piena normalità le "famiglie miste" tra nuove coppie provenienti da precedenti matrimoni. Per decenni è stato un tabù.
Dato che di bambini stiamo parlando, non è forse il caso di vedere se davvero il progresso ed il futuro portano davvero alle "famiglie arancioni" e poi magari aprire alle adozioni?