Premettendo che io sono grato giusto a chi agisce per farmi un favore, Mattia, quel che dici è ovviamente sensato ma nemmeno possiamo negare, da un punto di vista oggettivo ed affettivo, di aver vissuto delle stagioni che ci hanno riconciliato con questo ridicolo giuoco. Delle milanesi in difficoltà ecc., onestamente, cazzi loro. Non voglio sputare nel piatto dove ho abbondantemente mangiato, pur condividendo tutte le critiche al comico burino ed anzi essendo stato tra i primi a muovergliele.
Ora però sono in una fase in cui un po' non voglio (essendomi rotto le palle), un po' non posso, soffermarmi sul discutere di plusvalenze ed ammortamenti.
E' molto più comoda la pace dei sensi. Tanto il meglio è già venuto e siamo destinati ad assestarci su posizioni idonee alla nostra media storica.
Presto o tardi (direi presto), De Laurentiis pagherà aver puntato tutto il suo consenso sui risultati della squadra, e non attirando a sè una base di coinvolgimento ed entusiasmo a prescindere. Perchè se poi i risultati non arrivano, tutto il castello di carte che ha costruito in questi dieci anni inesorabilmente crolla. Un castello in cui, per fortuna o per miracolo, abbiamo bivaccato a lungo. Fortuna o miracolo, ma di magnate ce ne siamo fatti, con tutto che le più grosse se le è fatte lui.