Diobrà ovviamente mi fido di quel che dici, ma non sono convinto che in italia ci sia la fila per investire nel calcio. In fondo, sia Thoir che gli americani(ricordo che una bella fetta della AS Roma è ancora Unicredit) sono figure di livello intermedio rispetto a quelle che hanno deciso di investire in francia, spagna e inghilterra. Difficile che si trovi qualcuno che prenda tutto il Napoli e subito, anche perchè immagino che dela chiederà la luna.
Secondo me, l'interesse che può esercitare una piazza come il Napoli (piazza che può permetterti grandi palcoscenici, con un gran numero di tifosi, senza un euro di debito e con una storia rilevante per lo meno in Italia), è bruciata dai problemi della città stessa (città in cui la parola programmazione è un concetto totalmente sconosciuto, dove la camorra e i gruppi ultrà cagano il cazzo di continuo, dove se ti esponi, e ti offri di investire, invece di venire agevolato, vieni spennato, sia dalla politica nazionale ma soprattutto da quella territoriale). Ergo dei pezzi da 90 secondo me nessuno bussa alla porta.
Niente mi leva dalla testa però che il Napoli, se sfruttato a dovere, con un imprenditore che non abbia come unica concezione spremere il limone, che accetti di investire in infrastrutture e in questa squadra, possa trasformare questa società nel peggior incubo italiano, e in una grande europea, tenendo conto anche dei bilanci.