Amen.
E aggiungo che prendere d'esempio squadre con alle spalle mecenati arabi e russi , tipi che usano il calcio come hobby x sentirsi sempre più megalomani, è fuorviante .
Tu hai detto che io vivevo nel passato. Mo comm'è, se i soldi buttati dalla finestra non sono più quelli italiani ma hanno l'odore di petrolio non vale ?
Quest'è, il calcio è molto spesso -se non sempre- un gioco a perdere denaro, ed è così dall'alba dei tempi. Più si perde moneta, più si vince: a meno che non sei un fenomenale virtuoso, come il Bayern, ed infatti da lì dovremmo prendere esempio; nessun debito e bilancio sempre in pari.
Gli interessi per cui si accettano perdite finanziarie in questo sport sono i più vari, da quelli politici a quelli commerciali; sta di fatto che un rabbino del genere, che ha fatto di una squadra la sua principale attività economica, ce l'abbiamo solo noi in Europa. Pure il Porto ca se venn' a tutt' quante non è comparabile, perchè nel suo campionato non c'è storia a suo favore, tre squadre decenti ci sono.
Il resto è solo terrorismo dell'amico Fritz e vuote parole come "progetto Borussia", che nella vulgata (ignorante) è diventato, ripeto, "sparagnamme e cumparimme".
Poi leggo di crescita del Napoli. Ok, tanto di cappello, giusto, ma contestualizziamo: pare che chist' ha tirato fuori dalla melma il Sassuolo o la Paganese.
Non va sminuito, ma nemmeno mitizzato.
Parliamo della squadra della TERZA città d'Italia, il quarto bacino d'utenza complessivo, che non ha concorrenza "interna" come un Milan/Inter o Roma/Lazio, una squadra che prima di quegli anni dannati aveva ed ha una storia importante. Siamo la settima squadra DI SEMPRE nella classifica della Serie A, ad un tiro di schioppo da Lazio e Fiorentina. Mi lancio in un azzardo dicendo che l'anomalia è stata vedere il Napoli arrancare nei bassifondi del calcio italiano, non di certo vederlo agli attuali livelli, alti livelli ma di nuovo contestualizzati: alti sì, ma campionati qualitativamente mediocri pure. Insomma.
Ed il Napoli della C e della B, il Napoli che faceva a gara con realtà inferiori e di molto, poteva supportare una gestione pane e salame (ben simboleggiata dal duo Marino/De Laurentiis), perchè il divario era talmente tanto in termini di possibilità da riuscire a volare pure con tale zavorra. Adesso che non è più così, ora che il Napoli compete con società superiori per ogni aspetto, o si fa lo step e si arriva a QUEI livelli, o hai voglia di parlare ancora di Lanciano e a Maronna che nun so' chiamma, per i prossimi dieci anni.
Chiudo su Higuain ed il fatturato: inizio da Higuain.
Il Napoli è il core business di De Laurentiis: non può permettersi un tracollo come non può rinunciare a sé e vincere. Ho detto tutto.
Il fatturato: ripetendomi, pare una realtà immutabile. Una creatura melliflua ed infernale che tutto vede ed i destini decide.
Nun è accussì. Investi in strutture (prima squadra: stadio; giovanili: foresterie e campetti), adotta una politica di marketing più consistente (dagli sponsor tecnici a scendere) e metti in campo un progetto vero di rafforzamento del materiale umano (cit.) in grado di infiammare le piazze e vedi come cresce.
Altrimenti galleggia e nun rompere o' cazz almeno il 31 pomeriggio che qua già stamm' che turcimient' e panza.