Ragazzi dispiace molto riconoscerlo, ma ormai va consolidandosi una sempre più marcata divisione nella tifoseria azzurra- Da una parte chi naturalmente tiene a cuore le sorti sportive della squadra, che nelle valutazioni generali riconosce in questo particolare contesto, al suo club un potenziale enorme, una forza tale da ritenere i tempi maturi per una concreta attestazione sportiva, fatta di vittorie identificabili in quanto realmente tali- Dall'altra invece, troviamo quelli che preferiscono sostenere più di ogni altra cosa, il presidente- La loro preoccupazione prevalente appare costantemente quella di tutelare la sua immagine, quella di esaltare oltremodo il suo operato, strutturando tutti i discorsi su basi prettamente di natura economica aziendale- Ci si interessa alla presunta oculatezza della gestione finanziaria, c'è chi addirittura riesce letteralmente a godere per la solidità finanziaria- Molti di questi nuovi tifosi pare abbiano sostituito i vecchi quotidiani sportivi con il Sole 24 ore-
Che dire. i tempi cambiano, ognuno ha il diritto di esprimere e vivere come meglio crede le proprie idee, le emozioni ecc-
Io posso solo dire, per quello che può interessare, che una gestione di questo genere la posso pure rispettare, ma personalmente in assenza di imminenti risultati sportivi reali e di prestigio finisce per ammorbarmi- Il calcio almeno per come lo intendono quelli come me, deve nutrirsi di emozioni, di pulsazioni, è fermento, deve vivere di brusche escursioni dinamiche emozionali- Se si sottraggono questi ingredienti essenziali in nome di un rinnovamento culturale, di una rivoluzione che si intende mettere in atto, beh allora vorrà dire che quanti condividono il mio pensiero saranno costretti a perdere qualsiasi interesse verso qualcosa che sarebbe destinata a subire un' incredibile mutazione genetica al punto di diventare ben altro rispetto a quanto si è conosciuto e vissuto-