Sarri e Mazzarri, gli allenatori che sul campo hanno alzato il nostro livello come società, sono stati presi dopo aver costruito le rose per altre persone. Come se tu preparassi un tessuto per darlo a un sarto, poi chill' muress e trovassi il miglior specialista al mondo nel lavorare quel materiale giusto dietro la via.
Costruimmo male la rosa per Donadoni e la trovammo perfetta per il caciucco, preso in corsa. Un progetto societario abortito a metà (remember il terzino sinistro ? il centravanti ?) è diventato un progetto tecnico vincente.
Costruimmo male la rosa per Benitez e la trovammo perfetta per l'altro toscano, preso dopo i rifiuti di Benitez stesso, Emery, Montella, Mihajlovic e chi ne ha più ne metta. Un progetto societario abortito a metà (remember il mediano ? il difensore centrale ?) è diventato un progetto tecnico vincente.
E taccio di Guidolin che non volle venire a Napoli, altrimenti l'uomo della nostra internazionalizzazione, Rafa Benitez, non sarebbe giunto qua. E ci fu anche la titubanza di Allegri.
Questi sono fatti.
Io non voglio ridurre il tutto alla fortuna, quindi dico che questa società è molto scarsa nella programmazione ma sa muoversi molto bene nel contesto reale che si viene a creare. Come uno studente che non sa organizzare il proprio tempo a due mesi dall'esame ma sotto sotto riesce a memorizzare un numero di pagine molto alto: la spiegazione è semplice, ed è data dal fatto che siamo gestiti non da manager lungimiranti ma uomini della strada che annusano il culo al prossimo prendendo le dovute misure. E qui torniamo sulla capacità di De Laurentiis, chiaramente un uomo del fare e non dell'essere fatto, un imprenditore di basso livello tutto concentrato sul ritorno (profitto) dell'investimento a basso costo, nessuna volontà di aumentare il valore complessivo della produzione (ricavo), nessun desiderio di instaurare una rete commerciale fuori dai soliti compagni di merende con cui sempre trattiamo.