Però parliamoci chiaramente: ADL, in quanto capo di questa società, dei tifosi e dell'ambiente non gliene passa ad ampie falcate nemmeno per il cazzo.
Sono dieci anni che si prende novanta minuti di insulti e ogni anno in città ci sono striscioni di contestazione. Tutto questo senza la necessità di scuoiare capretti vivi a Piazza Plebiscito.
Ora, ammesso che abbiamo capito l'andazzo, ammesso che abbiamo capito che non andremo a prendere campioni, ammesso che a ADL di vincere gliene passa per il cazzo, ammesso che da questa situazione non ne usciremo presto, ammesso che non sappiamo se esistono al mondo miliardari capaci di prendere il Napoli e fargli vincere lo scudetto, ammesso che siamo una banda di fieri poveri maronni sconfitti che non si arrenderanno mai. Fatte tutte queste doverose ammissioni, io mi chiedo che senso abbia continuare a sognare cuolli di cazzo impossibili, e non prendere la realtà a due mani, fare dei ragionamenti a voce alta, e rendersi conto che Sarri e Giuntoli sono in perfetta linea con quella che è stata la politica del Napoli fino all'infelice era Benitez.
Lo spagnolo è stata solo una sfortunata allucinazione, un'amara illusione.
Vedendo Mazzarri e Bigon prima, ma Sarri e Giuntoli dopo (cancellando ciò che è stato l'orrido Benitez del secondo anno) lo possiamo considerare come un miglioramento, come una scelta coraggiosa e lungimirante.