Il fatto è che io ci lavoro pure su queste cose e da parecchi anni, quindi vai dal tuo professore e digli di darsi ad altre attività, perché evidentemente deve averti insegnato male o forse sei troppo capera per comprendere, il che non mi sento nemmeno di escluderlo eh. 
Mah, secondo me sei solo troppo arrogante per poter discutere serenamente di qualsivoglia cosa, visto che parli di filosofia e non citi Feuerbach, Nietzsche e i punti deboli dello stesso Pascal (la scommessa su Dio e il divertissement).

Noi abbiamo diciannove piccoli frammenti dell'opera di Parmenide da cui è impossibile comprendere il pensiero completo. Tu stai estrapolando il lungo discorso sull'essere decontestualizzandolo e applicandolo ad un'altra fattispecie che con Dio non ci azzecca assolutamente niente.

Anche perchè sai benissimo (?) che il filosofo di Elea compie queste valutazioni in un discorso più ampio che riguarda doxa e aletheia, perciò...
ed è anche utile ricordare come i sofisti, praticamente contemporanei, utilizzassero questi sistemi di logica mentale (vedi Gorgia, di poco successivo, che pure dice cose simili: Nulla è ,s e anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile, se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri).
Il punto è che voi potete parlare tantissime ore ma dimostrare che c'è Dio è ben più difficile che dimostrare che non ci sia. Tornando al Dio cristiano, se andiamo a fare un'indagine storiografica (perchè io sono un umanista e non mi addentro in questioni scientifiche) si nota chiaramente come la derivazione di alcuni negozi tipici della cristianità (il matrimonio, il battesimo, la repressione dell'adulterio, il culto del sepolcro) sia attribuibile a negozi precedenti alla cristianità stessa che, in realtà, avevano scopi pratici ben diversi da quelli che noi conosciamo oggi, soprattutto nel caso del battesimo che era in pratica il riconoscimento del figlio dal parte del padre naturale.
Semplicemente il potere politico del tempo ha dapprima respinto (fino a Diocleziano) e poi appoggiato la moda esistente, utilizzandola come strumento di controllo e adattandola agli istituti già esistenti...ed è l'epoca del cesaropapismo. Stop.
La stessa figura di Cristo presenta delle enormi similitudini con una divinità egizia, Horus se non sbaglio. Segno che la storia di un uomo comunque straordinario sia stata amplificata nel corso del tempo inserendola in un contesto mitico già presente...
Insomma per me il vostro Dio è una X meta fenomenica (per dirla alla Kant) inconoscibile, ma non perchè vi è un alone di mistero, ma semplicemente perchè l'uomo è troppo limitato nell'approccio cognitivo per comprendere il "tutto". Per il resto, come diceva Nietzsche, c'è bisogno di un appiglio fisso nella vita per poter superare le atrocità che la stessa ci riserva ogni giorno, cosa ricordata anche da Marx (religion als opium des volkes) che parlava di "vita ultraterrena" per dimenticare le angosce della "vita terrena".
Al massimo siete degli spinoziani. :-)